| Lampedusa chiede aiuto, il ministro Amato risponde con una commissione per “superare” i Cpt
I Cpt sono stati istituiti nel 98’ con la legge Turco-Napolitano per una precisa ragione: accertare le identità per consentire le operazioni di rimpatrio. Tempo 60 giorni, anche in mancanza di passaporti nazionali affidabili o di qualsiasi documento. Svolgono una funzione indispensabile se non vogliamo trasformare l’Italia in terra di nessuno, in quanto terra di chiunque ci metta piede.
Ora il governo pungolato dalla sinistra antagonista vuole superare questi centri, ovvero ELIMINARLI, altrimenti i pagliacci del pacifismo a senso unico "s’innervosiscono". Quali sono le alternative che propongono?
Concedere a TUTTI un permesso di soggiorno temporaneo in attesa di un regolare contratto di lavoro. Una follia che rischia di trasformare l’Italia nella terra promessa per milioni di disperati nel mondo. (L’immigrazione raggiunge in Italia 3 milioni di regolari secondo la Caritas- Migrantes, che prevede un raddoppio nel prossimo decennio. Sul numero dei clandestini non esiste una STIMA ATTENDIBILE).
Le intenzioni permissive di questo governo riguardo l’immigrazione e le solite dichiarazioni di ministri tanto “canterini” quanto incoscienti, hanno fatto nascere il fondato timore che gli sbarchi siano aumentati grazie agli annunci sui permessi selvaggi e senza controllo. Il Corriere della Sera relega a pag. 17 questa amena notizia. “Clandestini, in 400 sbarcano in Sicilia. I timori: spinti da annunci sui permessi”. (notare che è stata opportunamente relegata a pag.17).
Intanto a Lampedusa serpeggia lo scontento, gli isolani si rivoltano contro gli immigrati e il sindaco Bruno Siragusa espone indignazione e preoccupazione: “Sento continuamente dire che i centri di accoglienza saranno chiusi, che il governo intende stabilizzare la posizione di migliaia e migliaia di extracomunitari, questo non fa altro che incentivare gli sbarchi dei clandestini. Inoltre, faccio presente, che chiudere i centri, significherebbe consentire agli irregolari di passeggiare tranquillamente per l'isola”.( e per l’Italia, senza accertare se fra quei clandestini si confondano anche TERRORISTI).
“Lo Stato- continua Bruno Ragusa- deve dire come intende comportarsi. Noi non siamo un popolo inospitale, lo abbiamo dimostrato ampiamente, però non possiamo continuare su questa strada. Il governo, deve consentire alla popolazione di Lampedusa di vivere dignitosamente sull'isola. Se qualcuno si ammala, abbiamo difficoltà a trasferire tramite elicottero o aereo l'ammalato. Invece, non appena bisogna svuotare il centro di permanenza temporanea, vedo atterrare, in continuazione, gli aerei dell'Alitalia. Questo significa che siamo trattati peggio degli extracomunitari. Non possiamo tollerarlo.” Questa situazione esaspera gli abitanti di Lampedusa che per protesta hanno tagliato le gomme delle auto dei volontari di “medici senza frontiera”.
Davanti a questa congiuntura spinosa e potenzialmente esplosiva il nostro Ministro degli Interni Giuliano Amato ha deciso di accontentare in parte le richieste della sinistra radicale che vuole chiudere i Cpt avviando una commissione mista con il compito di svolgere ispezioni in tutti i centri esistenti per arrivare a un «superamento» degli stessi. A spiegarlo è il portavoce del ministro, Fabrizio Forquet, sul Manifesto di questa mattina in risposta a un appello sui centri lanciato ieri dal quotidiano comunista diretto da Gabriele Polo.
Tanta superficialità e menefreghismo verso le esigenze del POPOLO ITALIANO, che dovrebbe essere sovrano in una vera democrazia, è paradossale, PAZZESCA, si preferisce accontentare le istanze di un manipolo di finti pacifisti e veri nemici dell’Italia, piuttosto che salvaguardare i desideri e il benessere dei cittadini. Dovrebbero vergognarsi coloro che con il ricatto obbligano l’80% degli italiani a subire prevaricazioni di ogni tipo, esponendo i loro compatrioti a rischi non indifferenti. Senza mettere in conto lo spreco di pubblico denaro per commissioni che hanno come unico scopo foraggiare "amici degli amici" e folkoristici consulenti.
da Orpheus
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