| Francesco Rutelli non demorde come un vero sciacallo cerca di sfruttare al massimo l’indignazione popolare per la fine tragica del piccolo Tommy per portare a casa una manciata di voti in più.
Ha accusato il governo di “fare leggi a tutela solo di Berlusconi e i suoi amici” non contento di ripetere il trito e usurato leit-motiv di questi cinque anni, ha aggiunto, dandosi la zappa nei piedi, “sarebbe bastata la certezza della pena per impedire che Mario Alessi che doveva stare in carcere per un terribile reato, stesse fuori dal carcere”.
Per questa specifica occasione e SOLO per questa, la sinistra quindi invoca la certezza della pena, e devo dire che non ha veramente nessun ritegno dimostrando per la milionesima volta la sua enorme ipocrisia e incoerenza ( e non mi esprimo sulla strumentalizzazione di una simile tragedia).
E’ prerogativa della sinistra la cultura sbagliata, pericolosa e ingiusta che attribuisce alla società la responsabilità dei reati e che cerca il recupero del condannato a tutti i costi, anche quando i “danni collaterali” sono donne e bambini innocenti. Le cronache riportano quasi giornalmente notizie di criminali che avrebbero dovuto stare in galera e, che in virtù della legge Gozzini, sono stati rimessi in libertà per faciloneria o pietismo peloso dei magistrati, tornando a delinquere nuovamente.
Tutta una parte della sinistra, con cui Rutelli è in coalizione, è ipergarantista e bolla come forcaiolo chiunque chieda solo GIUSTIZIA. . Fu il governo D'Alema, nel '99, ministro della Giustizia Diliberto, ad introdurre il rito abbreviato e dunque la riduzione della pena anche per i reati puniti con l'ergastolo.
Durante l’arco di questa legislatura la sinistra ha presentato ben tre proposte di legge coerenti con la mentalità garantista che la contraddistingue:
1. ABOLIRE L'ERGASTOLO primi firmatari Pisapia (possibile ministro della Giustizia dell'Unione) e Bertinotti ecc. Motivo: “Sarebbe una scelta coerente con le ragioni culturali e ideali, ancor prima che giuridiche, proprie di una società democratica che si fonda sul rispetto dell'individuo”
2.ESTENDERE IL BENEFICIO dell'affidamento in prova al servizio sociale alle pene fino a quattro anni e di estendere la detrazione di pena di pena ai fini della liberazione anticipata da 45 a 60 giorni a semestre. firmatari i verdi nella persona di Paolo Cento
3.DISARMARE LA POLIZIA «in generale, non devono essere utilizzate armi da fuoco, salvo quando un reo sospetto offra resistenza armata o metta altrimenti in pericolo la vita altrui, e non vi é alcun altro modo di disarlarlo (chessò magari facendogli il solletico)firmatari da Pietro Folena a Rosi Bindi, da Marco Boato a Giuliano Pisapia
Nel 2005 i soliti Radicali sempre in compagnia dei soliti Prc e Verdi si scagliarono contro i 6 articoli della Cirielli che inaspriscono le pene per i recidivi perché “si propone di togliere i benefici ai detenuti recidivi (circa l'80% delle persone oggi in carcere), e rischia di riportare indietro di decenni il già disastrato sistema carcerario italiano….La sicurezza dei cittadini non si costruisce sulla disumanità della vita delle e nelle carceri, ma attraverso la conquista della certezza e della civiltà del diritto”.
Mi piacerebbe chiedere a dette menti illuminate, come si propongono di conseguire la certezza della pena, se i delinquenti RECIDIVI, continuano ad essere messi in libertà?
Come se tutto ciò non bastasse il PROGRAMMA per il bene dell’Italia (ma non certo degli italiani)
Cita testualmente: “Obiettivo primario della prossima legislazione è l’approvazione di un nuovo codice penale. A questo deve associarsi un provvedimento di clemenza”. Quindi una bella amnistia già in programma per “svuotare” le carceri e la quasi certezza che saranno trasformate in leggi le proposte sopra enunciate.
Questa gente oggi chiede la certezza della pena, ma come può essere credibile?
Quanto a Rutelli dovrebbe semplicemente vergognarsi.
Orpheus (moi)
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