PROTOCOLLO GRONINGEN
END-OF-LIFE DECISIONS MIGHT BE MADE
Bambini su cui è pensabile applicare l'eutanasia
Sono stati suddivisi in 3 gruppi
Il gruppo 1 comprende i lattanti che moriranno presto malgrado l'uso di tecnologie mediche invasive continuative. Sono lattanti con una malattia sottostante nei quali la morte è inevitabile, anche se in alcuni casi possono essere mantenuti vivi per un breve periodo di tempo. I bambini affetti da ipoplasia grave dei polmoni possono servire da esempio. Nella maggior parte dei casi, quando è evidente la futilità del trattamento, il supporto ventilatorio è rimosso in modo da far morire il bambino nelle braccia dei genitori.
Il gruppo 2 consiste di pazienti che potenzialmente possono sopravvivere ma di cui è prevista una qualità di vita dopo il periodo di terapia intensiva molto scadente. Differenti gruppi di pazienti possono entrare in questa categoria: per esempio, lattanti con le anomalie intracraniche congenite gravi (per esempio,oloprosencefalia) o danno neurologico grave intracranico per patologia neurologica acquisitaa severa (per esempio, asfissia o emorragie intracraniche gravi). I bambini in questa categoria si pensa che muoiano quando il trattamento di terapia intensiva sia stato sospeso.(????NDT)
Il gruppo 3 comprende i pazienti con una prognosi difficile che non dipendono da tecnologie mediche per la loro stabilità fisiologica e il cui livello di sofferenza è grave, continuo e non può essere alleviato.*
Un esempio è bambini che sopravvivono grazie a tecnologie avanzate ma per i quali è chiaro che, dopo il completamento della terapia intensiva che la vita sarà piena di sofferenza senza alcuna speranza di miglioramento. ... Un altro esempio è rappresentato da bambini con malformazioni congenite serie o malattie che non possono essere trattate e che franno vivere il bambino in una sofferenza continua (per esempio, epidermolysis type Hallopeau-Siemens). Inoltre in questo gruppo ci sono i bambini del gruppo 2 che si era pensato sarebbero morti dopo che fosse stato sospeso il trattamento in terapia intensiva ma che sono rimasti vivi , ma con sofferenza grave.
Per esempio, un bambino con la forma più grave di spina bifida avrà una qualità di vita estremamente difficile, anche dopo molti interventi. Questo gruppo inoltre include i lattanti che sono sopravvissuti grazie alla terapia intensiva ma per i quali è chiaro che , dopo il completamento della terapia intensiva avranno una scadente qualità della vita e per i quali non c'è speranza di miglioramento
*La sofferenza è un tipo di sensibilità soggettiva che non può essere misurata obiettivamente, se non negli adulti che possono affermare che la loro sofferenza è insopportabile.I lattanti non possono esprimere la loro sofferenza parlando ma attraverso tipi differenti di pianto, di movimenti e di reazioni all'alimentazione. Le scale di dolore per i neonati, basate sui cambiamenti nei segni vitali (pressione sanguigna, frequenza cardiaca e modello di respirazione) e nel comportamento osservato, possono essere usate per determinare il grado di disagio e di dolore. Coloro che accudiscono i lattanti e i genitori possono valutare il grado di sofferenza in un neonato, come pure il grado di sollievo dovuto a farmaci o ad altri interventi terapeutici.
Nei Paesi Bassi, l'eutanasia per soggetti di età superiore ai 16 anni è stata riconosciuta legalmente dal 1985. Ora si vorrebber estendere questa pratica anche ai neonati, i quali non possono esprimere il loro consenso.In certe circostanze estreme( quelle descritte) l'autore dell'articolo crede che l'eutanasia possa essere presa in considerazione e per questo ha messo a punto il protocollo Groningen in cui l'eutanasia del piccolo bambino è basata su relazioni del medico curante cui segue la valutazione dei procuratori criminali
Un'indagine nazionale dei neonatologi nei Paesi Bassi ha indicato che ogni anno ci sono 15 - 20 casi del eutanasia in lattanti-neonati che sarebbero classificati nel terzo gruppo.Se una morte è avvenuta per eutanasia non può essere redatto un certificato di morte naturale, ma il medico deve informare il coroner, che controlla il corpo e, a sua volta, informa l'avvocato del distretto, di cui l'ufficio rivede ogni caso alla luce delle leggi o della giurisprudenza applicabili. L'avvocato del distretto presenta il caso, insieme al suo proprio parere, al College of Attorneys General( avvocatura generale) di cui i quattro membri controllano se esiste luogo a procedere .La decisione finale è presa dal ministro della giustizia.
Due casi su cui si è pronunciata la corte di giustizia negli anni 90, per quanto riguarda l' eutanasia in lattanti nei Paesi Bassi forniscono una sorta di linea guida per entrambi i giudici e medici. Nel primo caso, l'eutanasia è stata praticata su un neonato con spina bifida gravissima,nel secondo caso, eutanasia è stata praticata si un neonato che soffriva di trisomia 13. In entrambi i casi c'era una aspettativa di vita limitata e con sofferenza estrema che è stata alleviata( nella trisomia 13? NDT). Nei loro verdetti, le corti hanno approvato le procedure come una buona pratica medica.
Il governo olandese, tuttavia, non ha messo su un comitato nè ha offerto linee guida, malgrado la promessa ripetuta dal 1997, di fare così. Ventidue casi dei eutanasia in neonati sono stati segnalati agli uffici degli avvocati del distretto nei Paesi Bassi durante i sette anni scorsi. Recentemente, è stato permesso rivedere questi casi. Essi erano lattanti affetti da forme molto gravi di spina bifida. Nella maggior parte dei casi (17 dei 22), una squadra pluridisciplinare di esperti in spina bifida è stata consultata. Nei cinque casi restanti, almeno altri due esperti medici indipendenti sono stati consultati. I medici hanno basato le loro decisioni sulla presenza di grave sofferenza senza speranza di miglioramento. Le decisioni sono state prese sempre in collaborazione con e approvate da entrambi i genitori. Il procuratore ha usato quattro test di verifica per valutare ogni caso: la presenza di grave e insopportabile sofferenza (???NdT) e di una qualità molto difficile di vita, il consenso parentale, la consultazione con un medico indipendente ed il suo accordo con i medici curanti e tipo di procedura in conformità con il campione medico accettato. La conclusione in tutti e 22 i casi era che le condizioni di pratica corretta sono state soddisfatte. Nessun dei medici è stato perseguito
Ecco il protocollo groningen
I dilemmi per quanto riguarda queste gravi decisioni per nenati con aspettativa di vita scadente e sofferenti , sono molto sentiti in tutto il mondo. Nei Paesi Bassi, la segnalazione obbligatoria con l'aiuto di un protocollo e la valutazione successiva dell'eutanasia in neonati li aiutano a chiarire il processo decisionale. Questo metodo soddisfa la cultura legale e sociale olandese, ma è poco chiaro in che misura sarebbe trasferibile ad altri paesi.
Quando riportato è tratto da lavori pubblicati su NEIM e Pediatrics da Eduard Verhagen
ecco
il protocollo Groningen : cliccare sull'icona immagine per ingrandire
ma e il consenso del più debole?E uno volta che si legalizza l'eutanasia su adulti consenzienti man mano si va oltre..il limite man mano non viene superato? Inoltre chi protegge i bambini dagli abusi?
Dei 200.000 bambini nati nei Paesi Bassi ogni anno, circa 1000 durante il primo anno di vita muoino. Per circa 600 di questi lattanti, la morte è programmata tramite una decisione medica che mette fine alla vita.
e ancora
Steven A. Bondi ha scritto:
"L'autonomia decisionale del paziente è stata sempre alla base per l' eutanasia legale. Sia nei Paesi Bassi che lo stato dell'Oregon, soltanto l'eutanasia volontaria è consentita legalmente: il paziente deve specificamente chiedere di morire. Il protocollo Groningen si impernia non sull'autodeterminazione del paziente ma essenzialmente di una sua attuale e futura sofferenza.Inoltre ci si chiede perchè perchè l'applicazione del protocollo si arresti sulla soglia della scuola materna. Usando la logica degli autori, un protocollo simile potrebbe essere aplicato a un bvambino di 2 anni con affetto da devastante meningiococcemia o di 5 anni in una condizione vegetativa cronica dopo un incidente automobilistico. Si potrebbe pure applicare a un soggetto incapace di comunicare e che non ha espresso un desiderio personale
per quanto riguarda le modalità della sua morte e che si presume soffra molto. La portata ed i limiti di questo nuovo metodo vanno ben valutati sia moralmente che legalmente. L'alleviamento della sofferenza è un obiettivo eccellente ma non basta, eticamente parlando "
"Di fronte a questi argomenti non è consentita una politica da struzzo : non si puo’ girare la testa e tacciare di fondamentalismo quanti dubitano sulla correttezza morale della legislazione di un altro Paese. E, per cortesia, non venitemi a dire che l’Olanda è autonoma e fa quel che vuole, perché anche gli U.S.A. sono autonomi, ma ciò non ci vieta di incalzarli (giustamente) su Guantanamo o sulla stessa pena di morte."da
Neocon italianiCondivido in pieno.
Edited by verbenasapiens - 23/3/2006, 21:37