Il sofà delle muse

Massacro del Circeo, morta la Colasanti

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verbenasapiens
view post Posted on 5/1/2006, 17:27




Sopravvissuta alla strage si è spenta il 30 dicembre dopo una lunga malattia. Le sue ultime parole: «Battiamoci per la verità»


ROMA - Si è spenta in un ospedale romano Donatella Colasanti, la vittima sopravvissuta al massacro del Circeo. Il decesso, come conferma il padre, è avvenuto lo scorso 30 dicembre dopo una lunga malattia.
«Battiamoci per la verità» sono le ultime parole pronunciate dalla donna al suo legale poco prima di morire all'ospedale Regina Elena, dove era entrata alla fine di novembre «per sottoporsi alla chemioterapia», spiega l'avvocato Mauro Cimino. «Donatella - racconta il legale - si era sottoposta a un trattamento chemioterapico da una quindicina di giorni. Non avrebbe nemmeno voluto andare in ospedale: credeva di rimettersi presto. Il suo obiettivo era quello di battersi per la verità. Al ritrovamento del corpo di Andrea Ghira lei non ha mai creduto».

Nonostante la malattia, la donna non aveva mai smesso da 30 anni di chiedere giustizia nei confronti dei suoi tre «aguzzini»: Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira, che il 29 settembre del 1975 avevano invitato e poi sottoposto a violenze e sevizie di ogni tipo per una notte intera in una villetta al Circeo, lei e Maria Rosaria Lopez, che fu uccisa. Donatella Colasanti si finse morta e fu trovata, in fin di vita, il giorno dopo, nel bagagliaio di una Fiat 127, in via Pola a Roma.

Il padre di Donatella parla ora con emozione della figlia scomparsa e annuncia che continuerà la sua battaglia anche dal punto di vista legale: «Donatella ha vissuto il suo dramma come se fosse accaduto ieri. Ha vissuto - dice Mario Colasanti - fino all'ultimo giorno della sua vita come se il massacro del Circeo non fosse accaduto 30 anni fa, ma 24 ore fa».

«Mi dispiace per la Colasanti. È una donna che ha subito molta violenza». Sono invece le parole che Izzo, il massacratore del Circeo, ha pronunciato alla notizia della morte della Colasanti. Testimone della reazione «composta» ma «dispiaciuta» di Izzo, il direttore del carcere di Velletri, dove il massacratore è recluso. Non una lacrima da parte di Izzo. «Non ha pianto ma ha avuto parole di dispiacere. Infatti - spiega il direttore della casa circondariale Giuseppe Makovec - davanti alla tivù ha detto: "Mi dispiace. È una donna che ha subito molta violenza». Poi è calato il silenzio
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...colasanti.shtml
H letto il calvario di questa povera ragazzata massacrata da delle belve disumane( senza offesa per le belve), è morta sola in Ospedale .Dopo la violenza subita in effetti era già morta ma non come la Lopa, di una morte vera e misericordiosa, ma di una morte-vita che la angosciava.Spero che ora sia in pace
 
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