Il sofà delle muse

La melassa italiana, specia quella della sinistra, invischia tutto, e tutto erode come la carie

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verbenasapiens
view post Posted on 13/10/2005, 14:50




Si è parlato molto del caso di Lapo Elkaan, della droga dei ricchi, del loro credersi superdei cui tutto è concesso.E mi ha fatto una certa impressione leggere il coccodrillo adulante e buonista di Colombo..Furio.Viveversa ho trovato ottimo l'articolo di Beppe Servegnini sul corsera di oggi
Eccolo

L'antidoto alla melassa italiana
Beppe Severgnini,
Non c'è solo curiosità morbosa, e l'inconfessabile Schadenfreude (gioia maligna) che accompagna le disgrazie delle celebrità, intorno alla tragedia di Lapo Elkann. C'è anche un potenziale, di cui l'interessato - se lo conosco un po' - forse non sarebbe dispiaciuto: l'occasione di parlare, finalmente, dell'argomento. Di affrontarlo in pubblico, come scriveva ieri Ernesto Galli della Loggia. E di ragionarne in privato, aggiungo io.
Cominciamo così: cocaina, pillole e alcol in quantità industriale sono considerate abitudini - o aspirazioni - normali in molti ambienti, magari come stimolo e condimento del sesso. E chi s'azzarda a dire che è sbagliato, si becca del noioso moralista.
I Cinico-Realisti italiani sono in servizio permanente effettivo. Quello che accade - dicono - va bene in quanto accade. Sbagliato. E' chiaro che in tutto il mondo, da sempre, c'è chi usa droghe pericolose. Ma le "società toniche" reagiscono, almeno con la disapprovazione sociale. In Italia, no. Anzi: non più. E questo disinteresse conformistico finisce per diventare un'ottusità pericolosa.
Sto rileggendo "Meno di zero" di Bret Easton Ellis, che arriva tra pochi giorni a Milano con l'ultimo libro: la descrizione della "gioventù bruciata" di Los Angeles nel 1985 è drammatica, anche se spettacolare. Ma l'America ha avuto il coraggio di raccontarlo, quel modo di vita, e di biasimarlo. Il male non si sconfigge chiamandolo "male"; e il pericolo non si evita gridando "pericolo!". Ma almeno serve a far scattare un segnale d'allarme nella testa di chi ha ancora una testa.
Penso soprattutto alle famiglie con figli adolescenti. Come dicevo, la vicenda triste di Lapo Elkann è un'occasione per ragionare dell'argomento. Un padre non può rientrare in casa, chiedere com'è andata a scuola, spegnere la X-Box del figlio e tenergli una conferenza sulle droghe sintetiche e la cocaina. Può, invece, mostrare un titolo di giornale e commentare la TV. Aggiungendo: ragazzo mio, tra poco sarai solo, là fuori. L'unica difesa saranno il buon senso e la coscienza: e se possiamo aiutarti ad allenarli, tua madre ed io siamo qui.
Dalla società, infatti, non bisogna aspettarsi molto. L'anormale normalità italiana è un silenzioso consenso che maschera incoscienza e fatalismo. Gli "atei devoti" adulano i timonieri della chiesa; i quali, felici di farsi adulare, s'accontentano di chiacchiere e vantaggi, e non chiedono coerenza di comportamenti. C'è una televisione che bombarda i ragazzi di esempi disastrosi. Non è di moda scriverlo, e per questo lo ripeto con più gusto: veline, vallettine, letterine e letteronze sono l'unico, patetico modello che offriamo agli adolescenti. Quello che per generazioni è stato eccitante - la nuova indipendenza, la musica carbonara, le prime nudità - è diventato commerciale e banale. Così ragazze e ragazzi vanno a cercare eccitazione in qualcos'altro. Di solito, più pericoloso.
Pensateci, è così. La melassa italiana ha inghiottito anche la trasgressione. La nazione specializzata in sesso oftalmico sta abbassando l'età. Leggo un'inchiesta del "Messaggero" sulle baby-cubiste che sculettano in slip e reggiseno nelle discoteche di Roma per eccitare i compagni di scuola (e non solo, temo). La sedicenne Lucia - "liceo classico, famiglia ultrabenestante, genitori intellettuali di sinistra, molto noti" - racconta d'averlo fatto per quattro anni; quindi, ha cominciato a dodici. Domanda: dov'erano, i "genitori intellettuali di sinistra, molto noti"? Hanno girato per quattro anni con la scatola del panettone in testa, o hanno studiato per essere tanto incoscienti?
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/
Concordo perfettamente con lui: il buonismo e il perdonismo,peculiarità questa di tanta parte della sinistra specie quella radical chic ,è veramente la melassa che sta invischiando il paese e lo sta distruggendolo come una carie violenta e inarrestabile.E intanto sul Titanic si continua a ballare..tanto ci sarebbero le scialuppe di salvataggio per tutti…o no?
 
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Rachael
view post Posted on 13/10/2005, 17:12




Non é neanche un vero buonismo, perché su troppe realtà girano la testa dall'altra parte...E' solo ipocrisia mirata a portare avanti le loro battaglie contro il diavolo Bush e il diavolo Berlusconi...fino all'altra legislatura tutto sto' buonismo non esisteva (dov'erano i cortei pacifinti?), e il "volemose tutti bene" é solo fra di loro e chi la pensa come loro, altrimenti sono violenti, arroganti e prevaricatori, sempre pronti a linciare un avversario che avesse la disgrazia di mettere un piede in fallo, o semplicemente di pensarla in modo differente.
 
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Ishtar
view post Posted on 14/10/2005, 06:44




Hai ragione, trattasi di buonismo ipocrita e strumentale..nel senso che serve pure per acchiappare voti..Mi sbaglierò ma la gente, il popolo bue sta capendo ed inizia ad essere stufa di questa gente
 
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2 replies since 13/10/2005, 14:50   24 views
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