Fonti governative: «Sette miliziani uccisi».
Ma i morti sarebbro almeno 20
Caucaso: guerriglia attacca Naltchik Scontri a fuoco tra la polizia e un commando di terroristi. Assaltati edifici governativi e l'aeroporto. Paura per una scuola Nalchik
NALTCHIK (RUSSIA) - Offensiva in grande stile della guerriglia a Naltchik, capitale della regione Kabardino-Balkaria, una piccola repubblica islamica che si trova sulle pendici settentrionali del Caucaso, nella Russia meridionale. A 150 chilometri a ovest della capitale cecena, Grozny. Secondo una prima ricostruzione, tutto è incominciato all'alba quando alla periferia della cittadina (300 mila abitanti) le forze di polizia hanno «fermato ed eliminato» un commando di «estremisti religiosi wahabiti», secondo la definizione usata dalle agenzie. Non è ancora chiaro se si tratti di terroristi ceceni. A quel punto altri gruppi di rivoltosi, nel tentativo a quanto pare di liberare alcuni compagni tenuti prigionieri nella centrale di polizia, hanno dato l'assalto al commissariato, da dove si è alzato un fumo di incendio, e simultaneamente ad alcuni edifici amministrativi, comprese le sedi locali dei servizi di sicurezza (Fsb) e del ministero degli Interni.
SCONTRI A FUOCO - E' seguita una violenta sparatoria tra guerriglieri e polizia. Secondo le prime notizie, «sette banditi» sarebbero stati uccisi. Addosso ai miliziani sono stati trovati cinque kalashnikov, una ventina di bombe a mano e grandi quantità di munizioni, segno che si preparavano a partecipare all'attacco scatenato in mattinata. Fonti governative fanno sapere ora che «la situazione è ritornata normale ed è sotto il pieno controllo delle forze di sicurezza». A detta del ministero degli Interni «nessun edificio è stato occupato» ma si contano «morti e feriti» tra i poliziotti mentre non è ancora chiaro se ci siano vittime tra i civili. Le stesse fonti hanno smentito in modo categorico che durante la convulsa guerriglia urbana i ribelli abbiano ad un certo punto occupato una scuola della cittadina. Fonti ospedaliere citate da una radio privata russa parlano complessivamente di almeno una ventina di morti e di quaranta feriti.
ATTACCO ALLA FRONTIERA - In simultanea con gli attacchi a Nalcik i guerriglieri hanno attaccato da varie direzioni anche un posto di confine della Kabardino-Balkaria e hanno ferito una guardia. «Gli assalitori sono stati respinti - ha detto un portavoce delle truppe russe di confine all'agenzia Interfax -. È stato sventato il loro piano di occupare quel posto di frontiera».
SCUOLA NEL MIRINO - Nelle prime convulse ore della mattinata si era infatti diffusa la notizia dell'assalto a una scuola che si trova nelle vicinanze del commissariato e che è stata subito evacuata dalla polizia, nel timore di un sequestro analogo a quello del settembre 2004 di Beslan in Ossezia del nord che provocò la morte di 331 persone. Alcuni insegnanti, contattati dalle agenzie, hanno assicurato che i bambini della scuola di Naltchik sono stati messi in salvo.
EVACUATI QUARTIERI - Il centro della cittadina è pattugliato dalla poliziache a mezzo di altoparlanti ha invitato gli abitanti ad evacuare quattro quartieri, ha dichiarato un responsabile dell'amministrazione regionale. Secondo l'agenzia di stampa russa Interfax, l'attacco dei ribelli si è diretto anche contro l'aeroporto cittadino.
LA REGIONE - Il Kabardino-Balkaria, come altre regioni della Russia meridionale, è teatro da alcuni anni di una radicalizzazione dei movimenti islamici che, collegati al conflitto nella vicina Cecenia, colpiscono le forze dell'ordine e l'esercito. Lunedì scorso in una fabbrica abbandonata di Naltchik, la polizia aveva trovato cinquecento chili di esplosivo, lanciagranate e un migliaio di proiettili.
13 ottobre 2005
da corriere.it