Le anticipazioni della relazione annuale del Parlamento
sulle tossicodipendenze: ragazzini "insospettabili"
Droga, il primo spinello a 11 anni
a 15 il consumo non è occasionale
Disposti a debiti, spaccio e prostituzione per sballare
Tra i giovani aumenta anche l'uso di cocaina e anfetamine
ROMA - Sono ancora bambini, ma a 11 anni hanno il primo contatto con la droga e a 15-16 ne fanno già un uso non più occasionale. Giovani consumatori, soprattutto di cannabinoidi, "insospettabili, che vanno bene a scuola, giocano al calcio. E ragazzine tutte acqua e sapone".
E' quanto emerge da un'anticipazione della relazione annuale 2005 al Parlamento sulle tossicodipendenze, messa a punto dalla Presidenza del Consiglio e che sarà presentata a fine mese.
Dall'indagine, che ha preso in esame 27.392 ragazzi tra i 15 e i 19 anni di età, emerge che la sostanza più utilizzata è l'hashish-marijuana: più tra i maschi (32,7%) che tra le femmine (22,9%). Al secondo posto la cocaina (6,3% maschi e 3% femmine). Poi l'eroina "fumata" (3,5 ragazzi e 2 ragazze), una modalità più soft di consumo, meno invasiva rispetto all'ago e la siringa, ma anche meno riconducibile ai luoghi comuni del 'tossico di strada'. L'ecstasy è assunta dal 3,8% dei maschi e l'1,6 delle femmine.
Dal punto di vista dei luoghi dove "ci si fa", la casa è preferita da chi assume cocaina, mentre chi assume ecstasy preferisce la discoteca. Una curiosità: le donne assumono psicofarmaci tre volte più degli uomini quando stanno in casa. Cocaina è uomo ecstasy è donna. La cocaina è la droga preferita, tra quelle ricreazionali, più dagli uomini (73,5%) che dalle donne (53,3). L'ecstasy è invece preferita dalle donne (23,8%), rispetto agli uomini (19,5%) come pure gli psicofarmaci (12,3% donne contro 3,3% uomini) e le amfetamine (3,7% donne rispetto a 1,6% uomini)
Secondo quanto sottolineato da Andrea Fantoma - direttore generale del dipartimento nazionale per le politiche antidroga della presidenza del consiglio - inoltre, in appena cinque anni, dal 1999 al 2004, si è ridotta notevolmente la media dell'età del primo contatto con le sostanze stupefacenti, passando dai 25-34 anni ai 15-19 anni. E ancora una volta soprattutto fra i giovanissimi, è aumentata l'assunzione della cocaina e delle anfetamine e derivati.
I risultati sono stati resi noti alla presentazione del congresso della Federserd Lazio, che comincia oggi a Roma e si concluderà sabato prossimo. La stessa federazione, ha illustrato un rapporto nazionale che conferma i dati della Presidenza del Consiglio, aggiungendone di altrettanto allarmanti.
In cambio di droga, i giovani consumatori ricorrerebbero, infatti, a sempre più mezzi illeciti, come debiti e spaccio, fino a prestazioni sessuali. E nell'indifferenza generale dei genitori e la maggiore attenzione degli insegnanti, si presentano ai Sert già a 15 anni.
Complice anche un mercato che offrirebbe merce meno cara (eroina e hashish anche a 5 euro) e sostanze sempre più indefinite, continuamente modificate dagli spacciatori in laboratorio. E così la siringa sparisce e tra le novità si afferma la 'catata' (neologismo creato dal napoletano "capocciata"), miscela di cocaina e bicarbonato fumata in una bottiglietta.
Repubblica.itE abbiamo politici che vanno in televisione a dire che fumare uno spinello è come bere un bicchiere di vino.....Capezzone in primis