Depositate oggi le nuove ordinanze sull'omicidio
di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano
Massacro di Ferrazzano, Izzo e Palaia
imputati di omicidio e violenza sessuale
Gli inquirenti: "La vicenda ha un chiaro sfondo maniacale"
I due erano seguiti da quattro mesi, ma senza riscontri
CAMPOBASSO - Le nuove ordinanze di custodia cautelare sul massacro della villetta di Ferrazzano del 28 aprile (imputati Angelo Izzo, Guido Palladino e Luca Palaia) hanno rivelato agghiaccianti sorprese. Angelo Izzo e Luca Palaia sono imputati di omicidio e violenza sessuale su Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, Izzo deve rispondere anche di sequestro di persona.
Le nuove ordinanze sono state depositate questa mattina ed escludono dall'omicidio Guido Palladino, che dovrà invece rispondere di favoreggiamento e concorso in occultamento di cadavere, oltre alla detenzione di armi. Palladino resterà comunque in carcere. Oggi il Tribunale del riesame ha respinto la richiesta di riesame sulle armi, che nei giorni scorsi era stata avanzata dai suoi legali David Brunelli e Federico Liberatore.
"Quello che è reale è uno sfondo sessuale della vicenda, tutto inoltre va accostato alla personalità molto complessa di Izzo", ha dichiarato il capo della Squadra Mobile di Campobasso, Domenico Farinacci. "Sono esclusi - ha poi continuato - moventi di natura economica e legati ad una vendetta". Il capo della squadra mobile ha anche escluso "allo stato attuale" altri casi analoghi di omicidio da parte di Izzo.
Secondo quanto hanno riferito gli investigatori, inoltre, Izzo durante l'interrogatorio delle settimane scorse avrebbe mentito circa i suoi rapporti con le due donne. "Nessun elemento - ha spiegato Farinacci - fa ritenere che ci fosse un rapporto sentimentale tra Izzo e Maria Carmela Linciano e tantomeno tra Izzo e la giovane Valentina.
Angelo Izzo aveva confessato l'omicidio di Maria Carmela Linciano e della figlia quattordicenne della donna, Valentina Maiorano, cadaveri delle quali sono stati rinvenuti nel giardino di una villetta nei pressi di Ferrazzano. L'omicida del Circeo aveva però respinto qualsiasi responsabilità in merito all'accusa di violenza sessuale.
L'autopsia aveva accertato che Valentina Maiorano non è stata violentata, sul suo corpo non erano stati rilevati segni di violenza sessuale. Ma la Procura ha sempre mantenuto invece il più stretto riserbo sul risultato dell'autopsia sul corpo della madre, sul quale non sarebbero stati trovati segni di colpi violenti, ma alcuni ematomi. E' probabile, era stato ipotizzato, che abbia reagito con una energia maggiore rispetto alla figlia davanti a ciò che Izzo aveva in animo di fare.
Da quattro mesi la polizia di Campobasso seguiva i movimenti di Izzo e di Palaia, anche se nulla poteva far pensare a omicidi. "Ci arrivarono dal carcere - ha detto il capo della Mobile Farinacci -informazioni in merito a presunte attività illecite dei due. E sempre in carcere Izzo aveva mostrato forti rancori nei confronti del presidente del Tribunale di Sorveglianza di Campobasso". Dalle sue conversazioni telefoniche, non emerse nulla di significativo.
(31 maggio 2005)
da repubblica.it 
