RIFORMA MORATTI
Mandato da Il Legno Storto
Approvata la riforma Moratti sulla scuola superiore. Frotte di frottoloni reagiscono irati come istrici. Branchi di branzini che si dispongono alla frittura della riforma.
Cosa contestano? It's a mysterious question.
Non vedo punti deboli nella riforma, se non nel mio desiderio di spingere la privatizzazione al massimo, così come dev'essere -e non è- nella fornitura di servizi, mentre chi ci castiga ogni di' con bollette del gas è figlio di una statalizzazione di fatto, vedi ENI etc etc.
Privatizzare almeno le università!Dividere in due branche le medie superiori è rifiutare l'ipocrisia e dare una chance seria a chi non vuole andare all'università ma vuole essere preparato adeguatamente all'inserimento nel mondo del lavoro. Tenere insieme ed equiparare (non come persone!) studenti che si pongono obiettivi e voglie diversi, è solo roba da Unione: una ciofeca.E avanti popolo a fare cortei inutili contro il boh e a favore del bah.
P.S: Ieri sera a Punto e a Capo (la trasmissione sta migliorando), ho finalmente sentito per la prima volta pronunciare le sole parole sa-cro-san-te in tema di scuola (insieme all'illibertà di cui "godono" i bambini, ormai ostaggio continuo di adulti, impossibilitati a stare da soli, fare a botte, imparare a stare da soli...). Quali sono queste parole?
Eccesso di offerta formativa.
Ed erano tutti d'accordo: Barbara Palombelli, la Moratti, Galli della Loggia, Diaconale... a parte i fasciocomunisti... Oggi in prima media ci sono 30 di libri di testo. Ai tempi erano 4 o 5. Venti o trent'anni fa in prima media si studiavano analisi logica e le espressioni numeriche e poco altro. Alle elementari si imparava a leggere e scrivere e far di conto.
Oggi già i neonati sono condannati a studiare 3 lingue: ovvio che poi non conoscano neanche l'italiano.
Oggi fanno ricerche sulla vita dei dinosauri in Australia, ma se vedono un cane si mettono a piangere, e se vedono una mucca la prendono per un toro.
Ieri i ragazzi imparavano da sé a prendersi i libri sui quali formarsi: erano loro a scegliere i romanzi giusti. Oggi in terza elementare si devono sorbire per diktat dell'insegnante l'autobiografia di Karl Marx o di Maurizio Maggiani e i romanzi di Dario Fo o quelli di Eugene Ionesco.
Ieri andavano a scuola a ottobre, e a mezzogiorno erano fuori, facevano la strada da soli e a piedi fin dalle elementari e stavano in cortile a giocare. Oggi timbrano il cartellino per otto ore (40 alla settimana), più compiti e stronzate varie, e mamme e nonni in auto ad aspettarli.
Chiaro che a otto anni hanno in odio il sapere e a 14 si fanno 10 canne al giorno: hanno ragione. Liberalizziamo i ragazzi e gli studi.
Paolo-di-Lautreamont
legnostortoSarebbe interessante informarsi su questa nuova riforma...
Edited by Rachael - 29/5/2005, 18:45
