verbenasapiens |
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| La morte di questa povera ragazza è assurda e dolorosa , tanto più assurda e dolorosa perchè dovuta ad un raptus di follia di un'altra donna, quasi coetanea,incomprensibile, inconsulto, inspiegabilmente foroce, e troppo plateale per essere veramente , freddamente e scientificamente voluto.Oltretutto è di quegli eventi in cui esplode una violenza incontrollata che certo non rientrano nelle casististiche di quella che è definità una ordinaria violenza metropolitana.Ovvio che il fatto abbia colpito emotivamente molto la legge, ma non è di questo che voglio parlare.Voglio parlare della rabbia xenofoba che è esplosa ai funerali di Vanessa contro Marrazzo e Veltroni.Certamente non tutti i presenti hanno inveito contro le autorità ma la rabbia mostrata e le parole pesanti che sono state sibilate contro gli immigrati sono un forte campanello di allarme perchè l'episodio non è avvenuto in quella parte d'Italia che Bossi definisce Padania e che certi leghisti stanno crescendo a pane e xenofia.No l'episodio è accaduto a Roma, nella nostra capitale che è certamente una città multirazziale.E' vero l'onicio è stato efferato e gratuto, ma , come sempre accade non deve essere un evento di cronaca nera a fare da pretesto per far esplodere il proprio odio.Questo è il momento in cui bisogna essere calmi, non cavalcare per motivi di colore politico quanto accaduto per innescare la caccia all'immigrato e aumentare il proprio consenso, condurre indagini serie, capire quello che è accaduto,iniziare un iter giudiziario con fermezza, secondo le regole, giusto e non vendicativo.Anche noi siamo stati e siamo un popolo di emifrati che ha sofferto tanta doiscriminazione.Non dimentichiamolo e non dimentichiamo che in un paese civile certi linciaggi non pagano.Cecchè ne pensi certa gente da noi servono e molto, persone che facciano lasvori che nessun italiano vuol fare, servono soprattutto badanti per gli anziani che non è possibile accudirte bene.E questa gente ha tutto il diritto di lavorare serena, senza essere additata al pubblico biasimo e ludibrio per un raptus di un singolo soggetto.
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