Il sofà delle muse

Anche un liberale al Family day:Perché?

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verbenasapiens
view post Posted on 28/4/2007, 19:42




Molto interessante quest'articolo a firma Raimondo Cubeddu tratto da loccidentale.itl
Innanzitutto, come si legge nell’articolo linkato,Giovanni Orsina ci espone il suo pensiero in cui sottolinea “l’ imprudenza dell’allontanarsi dalla tradizione senza che sia certo che la situazione cui si darà vita sia migliore di quella che si lascia”.E questo è un pensiero che peraltro riflessa il proverbio popolare:Chi lascia la via vecchia per la nuova,sa quello che lascia ma non quello che trova.A ciò si aggiunge che liberalismo non vuol dire rifuggire dal regole che imprigionano l’individuo, bensì dare la massima importanza ai diritti che vengono concepiti come universali, per tutti, ma solo se essi siano vantaggiosi per tutti ,singoli e società, non se sono utili solo ai singoli e di dubbio ausilio alla società.Tra i diritto del soggetto c’è anche quello di fare coppia con chi vuole per un tempo variabile e può scegliere anche una persona dello stesso stesso, se vuole.Per molti questo è un fatto positivo ed indice di libertà e di società evoluta e, quindi, migliore
Ma sappiamo pure che quello che è buono per l’inviduo., non sempre lo è per la società.L’ideale, allora, sarebbe di favorire diritti che sono validi tanto per l’individuo che per la società.Inoltre ci sono i diritti di terzi, che poi sono quelli più deboli e , quindi, più bisognosi di tutele e di essere seguiti ed educati.Lasciamo stare il discorso che il matrimonio è un rimedio alla “concupiscenza”(che oggi sarebbe troppo facilmente sbertucciabile come motivazione), il matrimonio è fondamentale come “ cellula di stabilità e di trasmissione di valori e di cultura”, ergo è un istituto che va garantito(e pure incoraggiato come fa la Chiesa)
E’ indubbio che molti matrimoni sono oggi in crisi e questo dato di fatto ha certamenyte avuto effetti negativi sulla società specie per quanto attiene la perdita attuale di valori forti che sono alla base di tante aberrazioni della nostra società come affermato molto bene di recente da Ernesto Galli Della Loggia e Francesco Alberoni.La crisi della famiglia tradizionale non si risolve, quindi, ideando e sperimentando nuovi tipi di convivenze che, peraltro, legami familiari non sono,né considerando il matrimonio come una gabella troppo esosa imposta dall’alto
Se “pensassimo che una società non abbia il diritto di porre dei limiti alle modalità di rapporti tra individui per il fatto che ne limitano i diritti e la libertà, non si capisce perché dovrebbe imporgli il dovere di pagare le tasse”.”Da sempre il liberalismo, forse sbagliando, ha posto dei limiti all’esercizio della libertà individuale proprio perché a torto o a ragione convinto che un illimitato esercizio della libertà individuale si sarebbe risolto (per una serie di motivi che non possono essere analizzati ora) in un clima di diffusa incertezza sociale circa l’estensione dei diritti medesimi. Ciò che, in pratica, avrebbe finito per renderli tutti incerti.”
A tutt’oggi, all’istituto matrimoniale si accede liberamente, con vantaggi ed inconvenienti, e oggi, nessuno è costretto a sposarsi per convivere dato che la famigerata riprovazione popolare è un ricordo di tempi andati anche se tuttora le solite anime “filantrope” che premono solo per diritti ipotetici, spingono su questo tasto, per dimostrare che i DICO sono qualcosa di estremamente necessario e degni di un paese civile.In realtà se si fa mente locale, queste elucibrazioni del tandem Bindi-Pollastrini non sono non favoriscono la libertà individuale, ma complicano notevolmente le cose essendo un doppione del matrimonio civile e obbligando a catene non meno pesanti del matrimonio, gente che volontariamente convive perché non vuole obblighi di sorta e magari si vuole scegliere diversi patner in tempi brevi.Si sa no che l’innammoramento dura max 36 mesi?Guarda te uno fa una convivenza di trte anni, aspetta di impostare un DICO e l’amato bene che ama la libertà, apre le ali della suddetta e scappa via.Mi immagino i drammi della gelosia ed i particolari in cronaca…nera.
Oltretutto i DICO, a dirte di tutti, sono un obbrobrio:non danno ulteriori libertà e certamente creano creano nuovi problemi..e nuovi e riciclati professionisti in materia che già si stanno fregando le mani per spennare i polli
Oltretutto, nessuno mi leva dalla testa che nel caso di convivenze DICO (mi riferisco anche alla tutela del figlio nato da una convivenza) tanti diritti esistano già e senza carte di mezzo.”I DICO non sono una soluzione a nulla, servono soltanto a produrre complessità ed incertezza. Trasformano un diritto quasi gratuito, come quello di vivere more uxorio con chi si vuole, in uno status costoso proprio perché dà vita a rapporti giuridici complessi per chi lo vive e per coloro i quali (figli, ex coniugi, parenti) hanno una qualche relazione con quanti dovessero decidere di vivere in tale regime ‘matrimoniale’. “
Ergo:a chi giovano?Lo dico io, solo a chi deve far vedere di maltrattare il grande nemico retrogrado che è la Chiesa.Altro è il discorso su DICO per omosessuali.Ma di questo magari ne parlo un’altra volta .o articolo di…. Tratto da da loccidentale.it .Ho scoperto di essere anch’io molto liberale, nonostante certi complimenti dei soliti che non vogliono pensare né ascoltare ragioni.io ho sempre sostenuto che una regolamen tazione delle comvivenze tra coppie eterosessuali
 
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