Il sofà delle muse

Franzoni condannata a 16 anni

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verbenasapiens
view post Posted on 28/4/2007, 15:59




TORINO - Sedici anni ad Annamaria Franzoni, contro i 30 ai quali era stata condannata in primo grado, per l'omicidio del figlio, Samuele Lorenzi. Questa la sentenza emessa - dopo oltre nove ore di camera di consiglio - dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino, presieduta da Romano Pettenati e composta dal giudice a latere Luisella Gallino e da sei giurati popolari, quattro uomini e due donne. In parziale riforma della sentenza impugnata, la Corte ha concesso all'imputata le attenuanti generiche, dichiarate equivalenti alle aggravanti, ma non le ha riconosciuto la seminfermità. Confermate le pene accessorie: interdizione dai pubblici uffici, stato di interdizione legale e decadenza dalla potestà di genitore. La Corte depositerà le motivazioni della sentenza entro 90 giorni.
"Sono disperata". "Sono disperata. Sono innocente e quindi anche solo un anno di carcere sarebbe stata una profonda ingiustizia". Queste le parole di Annamaria Franzoni a chi era in contatto con lei dopo la lettura della sentenza. "Il dispiacere di Annamaria è enorme", ha detto l'avvocato Paola Savio. In aula al momento della lettura della sentenza non c'era nessun componente della famiglia.
La riduzione della pena. La Corte ha concesso alla Franzoni le attenuanti generiche dichiarandole equivalenti all'aggravante contestata, cioè quella di aver ucciso il figlio. In tal modo, la pena base, risultata di 24 anni, è stata ridotta di un terzo perché il processo è stato definito con rito abbreviato. Ai 24 anni ne sono stati sottratti otto e si è pertanto arrivati a determinare la pena in 16 anni.
"Non finisce qua". Savio ha sottolineato che la Corte "ha deciso di confermare la sentenza di condanna riducendo la pena, aspetteremo il deposito delle motivazioni per capire quali sono i punti che hanno portato a questa decisione. Sono convinta dell'innocenza della mia assistita. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, se ci saranno altre cose si valuteranno. Ci sono tre gradi di giudizio. Quindi il processo non finisce qua". "Speriamo in una conclusione in Cassazione di quello che abbiamo iniziato. Credo sia un buon risultato, la voce del presidente mi è sembrata commossa. E' stata una soluzione salomonica... l'inizio del crollo di un castello accusatorio", ha aggiunto l'avvocato Paolo Chicco, titolare dello studio legale dove lavora Savio.
Il Pg: "Non andremo in Cassazione". Il procuratore generale Vittorio Corsi ha annunciato che non ricorrerà in Cassazione: "E' una sentenza giusta - ha detto - in cui si è tenuto conto di un disagio di quella mattina e di quella notte". Per il procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo, la sentenza "conferma la validità del nostro impianto accusatorio, molti hanno parlato di errori nelle indagini ma il nostro impianto probatorio è stato ritenuto valido". "Non ho nulla da dire sull'entità della pena - ha aggiunto - dato che il procuratore generale aveva investito la Corte di questa responsabilità di far subentrare la 'pietas', anche se il comportamento processuale dell'imputata non lo suggeriva. Sono convinta che i giudici non avranno problemi di coscienza per questa sentenza".
Franzoni non andrà in carcere. Tre sono i motivi che giustificano l'arresto: il pericolo di fuga, l'inquinamento delle prove e la pericolosità sociale. Ma tutti sono già stati esclusi dopo la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Aosta, nel luglio del 2004. Ma la scelta del procuratore generale di non impugnare la sentenza obbliga Annamaria Franzoni a ricorrere in Cassazione per evitare di finire in carcere: se non lo facesse la sentenza di secondo grado diverrebbe irrevocabile e quindi si dovrebbe dar corso alla fase di esecuzione della pena. Inoltre la decisione del pg fa scattare un altro istituto giuridico per cui anche in caso di condanna definitiva in Cassazione, la pena non potrà essere più severa di quella decisa oggi. il resto è QUI

 
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