Il sofà delle muse

FORZA ITALIA LA VORREI COSÌ

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verbenasapiens
view post Posted on 3/9/2006, 11:42




Io spero che Berlusconi legga questo articolo gettato giù di furia. Scriverò in modo ruvido e sincero. A me non piace affatto come stanno andando le cose. Non mi piace come ci siamo accodati alla guerra di capitan D'Alema, anche perché già ci accodammo all'altra sua guerra, quella contro la Serbia. I nostri lettori ed elettori sono infuriati e chiedono: dov'è il partito? Dov'è il cosiddetto centrodestra? Che fa e che dice Berlusconi? Io ho risposto su queste colonne (e anche su quelle del New York Times) che sono contrarissimo a questo intervento militare antisraeliano, un ridicolo show muscolare di un'Europa delle steppe e del foie gras che non ha mai saputo badare a se stessa, non disarma Hezbollah e non sbatte la canna della pistola sotto il naso dell'Hitler di Teheran.
Qualcuno dirà: che c'entra tutto questo con il partito? C'entra e come. Punto primo: dobbiamo guidare l'opposizione e dunque far vedere che ci opponiamo non che siamo tanto carini, costruttivi e responsabili. Io sono per una opposizione irresponsabile e distruttiva perché la nostra gente sente puzza di inciucio, anche se non c'è.Secondo: la gente di Forza Italia è furibonda perché nessuno l'ha chiamata in piazza.
Terzo: il presidente di Forza Italia deve rendersi conto che ha inventato il partito, ha inventato il nome e il logo, le bandiere e l'inno, ha inventato uno stile vincente (quando vince), ma non ha inventato il suo elettorato che, come notava Baget Bozzo, non è di centro e non è di destra e dunque non è di centrodestra. E questo Berlusconi lo sa. O noi accettiamo di proporci come una forza rivoluzionaria democratica (dove rivoluzione non vuol dire violenza ma riforme radicali) o siamo cotti. Destra e centro sono già occupati da tribù politiche stanziali, mentre noi di Forza Italia siamo tutti nomadi e tuttavia la pensiamo nello stesso modo: ma è importante ricordarsi che come popolo esistiamo da prima che Forza Italia esistesse, e che però siamo insieme soltanto perché Berlusconi ha creato Forza Italia, casa comune senza la quale avrebbe vinto la lugubre macchina da guerra comunista.
A livello locale il partito è in genere un disastro e credo che su questo poco si possa fare, salvo cacciare i comitati d'affari a calci nel sedere. Molti nostri elettori se ne sono andati, e questo è un fatto da analizzare con animo chirurgico, come è un fatto che siamo e restiamo il primo partito d'Italia, strutturalmente incapaci però di contare nelle grandi scelte anche quando governiamo.
Quanto all'identità, dovremmo schiodarci dal sistema tolemaico della destra e della sinistra: noi siamo futuro, mentre la sinistra è il passato conservatore, ma che sa stare al tavolo da gioco e si porta via il piatto anche quando perde.
Siamo un disastro come comunicazione di massa, in televisione si vedono sempre le stesse facce e non ho alcun ritegno ad indicare me stesso come esempio. La Rai mi ha messo al bando e Mediaset pure. I giornali e televisioni che dovrebbero esserci vicini non hanno mai imparato la lezione di Repubblica quando faceva squadra con Espresso, RaiTre di Angelo Guglielmi e Tg3 di Sandro Curzi.
La struttura del partito va rifatta e lasciamo perdere le idiozie generazionali. A dirigere ci deve andare chi ha idee chiare e distinte, chi ha polso fermo, voce chiara, capacità di convincere e vincere.
Il nostro è un partito di ideali. Il minimo comun moltiplicatore è l'anticomunismo democratico liberale e di sinistra. Ciò che unisce la sinistra italiana è il filocomunismo, non importa in quale salsa.
La questione impronunciabile, l'eredità del comunismo (e del fascismo) spacca ancora l'Italia in due. Noi abbiamo bisogno di dare spazio a gente che sappia interpretare questa alleanza fra gente libera. Io sono ammirato dallo show televisivo che questo governo fa dei propri sbarchi militari. Noi abbiamo difeso la libertà e combattuto il terrorismo con la coda fra le gambe. È stato un errore devastante aver ignorato ciò che il Parlamento della Repubblica italiana ha prodotto attraverso la Commissione Mitrokhin e ora c'è bisogno di uno scossone ideologico, di traumi e di gente che nella schiena abbia un filo di ferro e non di lana.
La minaccia di far fuori il leader dell'opposizione attraverso una legge ad personam per il conflitto di interessi richiede, non soltanto per la persona di Berlusconi, una mobilitazione di massa, visibile sulle piazze. Altrimenti sarà inutile baloccarci con il birignao sulla forma partito e la scialba sociologia delle chiacchiere, perché saremo già spacciati. E invece abbiamo tutti, ma proprio tutti i numeri per vincere e far vedere che la forma del partito è quella di una lancia che butta giù un governo dalla maggioranza taroccata, per riportare gli italiani alle urne, senza mediazioni.
di Paolo Guzzanti da ilgiornale.it
 
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verbenasapiens
view post Posted on 3/9/2006, 19:10




Le cose che afferma Paolo Guzzanti in questo appassionato articolo sono verissime e pienamente condividise dalla parte migliore dell'elettorato di Forza Italia, voglio dire quella parte che non ha votato solo un nuovo soggetto politico ,non servo di logiche partitocratiche che ambisce solo al potere per il potere, ma ha votato una ideologia, del tutto contraria a quella comunista che è ampiamente fallita nei paesi che, per loro sventura, l'hanno messa in pratica.Questa ideologia mette al centro della politica l'uomo che sa fare, l'uomo che merita, che lavora e si impegna sempre per migliorare anche il proprio paese, ma che fa tutto ciò in un ambito liberale ,pur essendo sempre rispettoso dei valori veri del proprio paese che non devono essere nè rinnegati, nè svenduti.E non è vero che chi vuole essere un uomo libero di affermare le sue capacità e di seguire i suoi valori, è un essere egoista che disprezza la solidarietà umana.Perchè tra i valori che abbiamo ci sono pure quelli del rispetto della religione( religione che si fonda su un precetto base: ama il prossimo tuo come te stesso e non su uomini che la regolamentano con usi, costumi, riti, tutti orpelli ma non SOSTANZA) per cui è ovvio che si deve aiutare chi è in difficoltà e veramente ha bisogno, aiutare sia chiaro, non fare carità pelosa.Proprio per supportare meglio le necessità di gente che ha veramente bisogna, non si può venire incontro a tutti, in particolare a quelli, troppi, tanti, che in Italia vogliono vivere da parassiti sfruttando il lavoro degli altri e ridendo pure dei "poveri fessi" che si ammazzano di lavoro.Ogni riferimento a persone e loro vaste clientele che magari sono in politica , in questo prodicchio da 2 lire svalutate, non è puramente casuale.Silvio Berlusconi all'età di circa 70 anni dedica ancora tante ore al lavoro, ha una cultura del lavoro per cui sa a cosa alludo.Tra i vetero e postcomunisti, questa cultura del lavoro, del sacrificio, del rischio in proprio mediamente NON ESISTE e per questo l'Italia ora è in recessione: per forza, ci sono stati DECENNI di amministrazioni allegre, di falsi bilanci, di emissione di titoli pubblici che non valevano nulla, di creazione di posti fittizzi di lavoro , di prepensionamenti di extralusso( lo scandalo dei baby pensionati è durato fino a poco tempio fa!), ovviamente a carico dello Stato che ora ha una amministarzione pubblica pletorica e che teme il rinnovamento, teme persino le idee di un ex sindacalista della CIGL, Ichino, che ha capito dove è il marcio e come bisogna intervenire per asportare il bubbone.Questa gente, i nullafacenti, che tracciano anche il solco nullafacente per figli nullafacenti, ha votato un governo impresentabile, improponibile, rissoso, velleitario, opportunista, vendicativo, senza colpi di genio che sta ridicolizzando l'Italia agli occhi del mondo.E allora Silvio Berlusconi deve fare qualcosa, faccia una capatina nella blogosfera, ma non quella snob e con puzza al naso di stampo radicale-elitario che sta parassitando e soffocando una bella iniziativa come quella di Tocqueville.Ci venga a leggere, venga a leggere la base che ha votato FI non per mero opportunismo, e vedrà che siamo delusi, che vogliamo lui faccia qualcosa.Il fatto di aver dato il là a questa iniziativa
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sul sito circolo della libertà è solo il primo passo ma non basta.Non vogliamo assistere supinamente a certi scempi che porteranno alla distruzione dell'Italia, veda Silvio Berlusconi cosa proporre e soprattutto veda di non fornire appoggi a gente arrogante e senza onore, gente che quando era all'opposizione non gli ha mai regalato nulla, tantomeno il rispetto dovuto ad un premier LIBERAMENTE eletto da persone su cui non è stato praticato il lavaggio del cervello, tecnica persuasiva di cui a sinistra sono veramente esperti, eppure definita sempre o idiota, o in malafede o idiota in malafede.Un classico di cui ridiamo peraltro.
 
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