| Israele lasciato solo da un’Europa vigliacca Davanti alla guerra, la più antica, insieme all’amore, delle attività dell’uomo, è ipocrita e vile strillare, mettere su sceneggiate patetiche, mostrarsi scioccati,invocare la pace. Il vecchio continente non ha le carte in regola per fare la morale a nessuno. Non mi riferisco solo al fatto d’aver partorito due inarrivabili industrie della morte come il nazismo e il comunismo. Non penso solo alla vergogna ed all’orrore di quanti si professano, tuttora, neonazisti o neocomunisti, e magari son perciò finiti in Parlamento. Bombardare, in certi casi, è la sola igiene del mondo. Ed io, ad esempio, volentieri raderei al suolo certi edifici della Sorbona di Parigi, scellerati laboratori di follia omicida. Da lì, è partita la teoresi del fondamentalismo islamico. Da lì, insieme ai filosofemi terzomondisti son venuti fuori i peggiori macellai asiatici ed africani degli ultimi cinquant’anni. Pol Pot ed i suoi più stretti collaboratori furono studenti provetti di codesto ateneo, dove cattivi deliranti maestri francofoni, ovviamente marxisti-leninisti, insegnarono ed insegnano le “soluzioni radicali”, come quella di creare l’homo novus cambogiano, semplicemente trucidando quasi la metà della popolazione. Nessuno ha mai chiesto conto ai professori francesi di Pol Pot, niente, neanche un avviso di garanzia per concorso morale in strage. Da lì, dalla Sorbona, il fuoco dell’antisemitismo, magari sotto forma di antisionismo, secolare vocazione tipicamente francese. E non sarebbe giusto risparmiare il bombardamento ad altre università, italiane, inglesi, scandinave, iberiche, belghe, olandesi, laddove s’inocula la patologia dei diritti incivili, sì, in-civili. Solo in Europa, del resto, esiste ufficialmente un partito politico che ha posto la pedofilia come “ideale”. E già si delineano i partiti con la bandiera della cocaina e dell’eroina. Un recente sondaggio tra i giovani ha eletto come modello ideale di manager moderno nientemeno che il povero Lapo Elkann! Sul conflitto in corso tra Israele ed Hezbollah, invece di pontificare, rammaricarci, deplorare, dovremmo avere il coraggio di raccontare alla gente come stanno veramente le cose. La verità è che lo Stato d’Israele, pochi milioni di figli di Mosé, tosti e coraggiosi, circondati da miliardi di islamici, non ha, nel tempo medio-lungo, nessuna possibilità di sopravvivere, a meno che non si arrivi ad una guerra totale tra mondo giudaico-cristiano e mondo musulmano. La verità è che non c’è possibilità di accordo duraturo e di civile pacifica convivenza. Tale è la speranza degli israeliani, ma la parola “speranza” si soffoca loro in gola, ogni giorno, davanti alla realtà di un avversario che non lotta per i propri diritti, ma per la distruzione dalle fondamenta di tutto ciò che è stella di David. Palestinesi, siriani, iraniani, etc. si sentono chiamati da Dio a cancellare Israele. Punto e basta. Se non si parte da qui, non si capisce niente di quanto accade o si finge di non capire, come fa D’Alema. La vecchia e vigliacca Europa, che non volle morire per Danzica e, poi, per l’Ungheria, ora che è anche l’Europa di Zapatero, Prodi, Chirac non credo che avrà il fegato di rischiare un grammo di sé per Gerusalemme. Il giorno che gli Stati Uniti si ritireranno, tornando all’isolazionismo, Israele cadrà e dopo di lei, giusta nemesi, le università europee diverranno scuole coraniche obbligatorie. di Giancarlo Lehner da ilroma.net Eh già, dagli addosso all'ebreo..e se non è razzismo e nazionalsocialismo da SS questo..(se non si capisse Hitler era un "nazionalsocialista").L'Europa è una federazione di Stati costituita essenzialmente da mercanti meschini ed egoisti, miopi come talpe e oltremodo micragnosi, senza nessuna dignità e nessuna apertura mentale intelligente, con zero politica VERA o alta che dir si voglia.Tutto qui, e hanno pure il coraggio di sputare sull'Amerika
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