C'è una reazione forte da Israele, ma anche un dibattito in Internet su quella che viene definita la prima mossa «oltraggiosa» della sinistra italiana al potere nei confronti del mondo ebraico. È partito tutto da un disegno, una vignetta, che, come la cronaca recente ha dimostrato con la rivolta islamica contro le strisce antiMaometto, può ferire e indignare più di un titolo. Venerdì 12 maggio sull'ultima pagina del quotidiano di Rifondazione Liberazione Apicella ha illustrato la barriera di separazione in Cisgiordania con la scritta: «La fame rende liberi», che richiama «il lavoro rende liberi», posta all'ingresso del lager nazista di Auschwitz dalle SS. Ieri il quotidiano israeliano Yediot Ahronot ha titolato un servizio sul caso-Liberazione «Antisemitismo oltraggioso». Il quotidiano israeliano sottolinea nell'articolo che la vignetta ha indignato l'ambasciatore in Italia Ehud Gol. Si aggiunge che da alcuni deputati della sinistra sono arrivate proteste,ma ci si «meraviglia» del silenzio del presidente della Camera e leader di Rifondazione Fausto Bertinotti.
Ma anche in Italia è partita una dura condanna della vignetta: il portavoce della comunità ebraica di Milano, Yasha Reibman, secondo Yediot Ahronot chiede le dimissioni del direttore di Liberazione, Piero Sansonetti. Informazione Corretta, sito on-line vicino al mondo ebraico, ha preparato una lettera pre-confezionata da inviare al fax della presidenza della Camera, ossia al presidente Fausto Bertinotti: "lei signor presidente della Camera - è scritto nel facsimile - non può rimanere in silenzio di fronte al paragone tra lo Stato di Israele e il Terzo Reich proposto da una vignetta pubblicata da Liberazione, il giornale del suo partito. Il suo silenzio sarebbe complicità, tanto più grave data la sua alta carica istituzionale. Lei ha il dovere - conclude la lettera - di formulare una chiara condanna".
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In linea di massima sono per la libertà di satira, ma in questo caso più che satira é incitazione all'odio razziale più becero e per una questione di onestà Bertinotti dovrebbe condannare il fatto, com'é stato per le vignette sataniche (che "offendevano" i poveri musulmani), ovviamente NON può e/o NON vuole farlo.
A parole, in campagna elettorale (e per non spaventare l'elettorato moderato della sinistra) ha detto di volere due popoli due stati, e si é mostrato favorevole ad Israele, ma era solo una mossa elettorale. La realtà é che il giornale del suo partito da sempre porta avanti una campagna d'odio contro Israele, cosa già di per sé, estremamente discutibile, ma quando questa campagna d'odio NON viene stigmatizzata dal PRESIDENTE DELLA CAMERA ( che dovrebbe rappresentare il popolo italiano e non SOLO la sinistra massimalista), perché é il comune sentire del suo partito, la cosa é vergognosa e imbarazzante anche nei confronti di CHI ci osserva all'estero.
Purtroppo un presidente della camera così sbilanciato a sinistra comincia a dare i suoi "frutti avvelenati" prima l'incontro con l'amico Chavez e adesso questa vergognosa storia della vignetta antisraele.
Orpheus
da
orpheus