Il sofà delle muse

"Io, faccia a faccia, coi killer di mio padre"

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valmont74
view post Posted on 2/5/2006, 19:46




Il delitto nel 1979: Sabina era un'adolescente. "C'era
un doppio livello, l'ordine dell'esecuzione venne dall'alto"
di WANDA VALLI

GENOVA - Le Brigate Rosse hanno ammazzato suo padre, Guido Rossa, operaio del Pci e sindacalista, all'Italsider di Genova, il 24 gennaio 1979. Lei, Sabina, per più di venticinque anni ha taciuto, ha tenuto per sé rabbia e dolore. Poi ha scelto di andare a parlare con i terroristi, per capire, per dare una risposta alla storia di una morte che, per le Br, è stata "un incidente". La scelta di Sabina è diventata un libro "Guido Rossa, mio padre", scritto con il giornalista Giovanni Fasanella.
È un'indagine, durata un anno e mezzo, che apre nuovi, impensabili, scenari, umani e politici. Per provare a capirli, bisogna tornare all'inizio, a quella mattina di gennaio. Sabina Rossa ha 16 anni, esce di casa alle 7 del mattino per andare a scuola. Passa vicino all'auto del padre, ma non vede, chiuso lì dentro, il corpo senza vita di quell'uomo che lei adorava. "Sì, ci capivamo con un'occhiata, io e papà" ricorda adesso, mentre tiene fra le mani fogli di appunti e il libro con la copertina rossa.
Il titolo "Guido Rossa, mio padre", l'ha scelto lei, precisa, mentre ti guarda con gli occhi scuri ereditati da lui. A scuola, Sabina intuisce che è successo qualcosa, ma non vuole capire. È sua madre a dirle "hanno ammazzato papà". Sabina si chiude in se stessa, domanda una cosa, una sola: "Chi è stato?" "Le Brigate Rosse".
Sabina, ai funerali, si ritrova davanti una folla di 250.000 persone che grida "Guido è vivo e lotta insieme a noi", e pensa: allora perché lo hanno lasciato solo? È la stessa domanda che la spingerà a cercare i terroristi. "Per Eleonora, la mia bambina di quattro anni. Adesso vede il nonno in fotografia, sa solo che gli hanno sparato", spiega e poi delinea il ritratto di un padre giovane - Guido Rossa aveva 44 anni quando lo ammazzarono - che adorava i bambini, un padre che è un educatore severo, di rigorosi principi.
A 8 anni Sabina conosce il significato della parola "consumismo", sa già che i giocattoli possono essere pochi. Sono princìpi che restano, commenta "e così io sono un po' seriosa, non un'estroversa, non una burlona, sto attenta prima di parlare".
Suo padre le manca ancora, moltissimo, ma, dice: "In fondo, fino a 16 anni l'ho avuto vicino, è in quell'età che si forma una persona". Lo afferma serena, Sabina Rossa, diventata senatrice dei Ds, dopo dodici anni da insegnante precaria e poi di ruolo. Un'altra decisione maturata a lungo. La rabbia in cui si era isolata, finisce con la scelta di andare a parlare con i brigatisti. "Anche papà, se l'avessero solo ferito, credo si sarebbe confrontato con loro, sarebbe uscito dal ruolo di vittima. Io sono andata al suo posto".
Dopo la sua indagine, Sabina Rossa è convinta di un fatto: "C'erano due livelli nelle Br", e il più alto e segreto, con molti collegamenti di diverso tipo, ha come persona di riferimento proprio Moretti. Che avrebbe ordinato a Dura di uccidere, all'insaputa degli altri. "Ma papà - dice Sabina - non era in guerra con nessuno, quella mattina è uscito di casa con il sacchetto della spazzatura in mano, era solo un operaio". La sua colpa era l'aver segnalato, tre mesi prima, Francesco Berardi, il postino Br dell'Italsider. Lo ha fatto solo "perché serviva una denuncia firmata", le hanno spiegato magistrati e carabinieri, e molti esitavano.
Nel faccia a faccia con i brigatisti, garantisce Sabina Rossa, non ha provato odio, agli incontri è sempre andata da sola, "è stata una prova importante, l'ho superata, ora sono molto più serena, più forte". Significa perdono? Sabina è laica, "ma se è vero che, quando una persona non odia più e riesce a avere una sorta di dialogo, questo equivale a un perdono, allora sì". Suo padre, faceva parte del nucleo del Pci che doveva sorvegliare che cosa accadeva in fabbrica: "Forse sapeva molte più cose di quanto immaginiamo, così l'hanno ammazzato". Lui, operaio, sindacalista, appassionato di montagna. Lui, Guido Rossa, suo padre.
repubblica
non so come dopo questo omicidio, una figlia possa militare in un partito rosso..boh!!
 
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0 replies since 2/5/2006, 19:46   85 views
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