Sulla tornata elettorale del 9 e 10 aprile sono doverose alcune considerazioni. In ordine sparso, così come vengono:
- il centrodestra ha rimontato otto punti di svantaggio e il merito è dell’unico uomo che ci ha creduto veramente, lottando con slancio e generosità: Silvio Berlusconi;
- il centrodestra ha preso più voti dell’unione (+ 350.000 circa al senato, - 25.000 alla camera; fate un po’ voi le somme e le sottrazioni…);
- il Paese è in ginocchio, la gente non arriva a fine mese. CAZZATE;
- in generale, quanto più alta è l’affluenza alle urne, tanto maggiore è la possibilità di un’affermazione del centrodestra;
- passare una anno e mezzo a litigare invece di governare, quello è da COGLIONI;
- non si affida un partito dal 24% a Gianni e Pinotto;
- ora e subito serve il partito unitario del centrodestra, come a sinistra il partito democratico;
- dopo riesame contestate e operazioni previste dalla legge, chi ha la forza di governare governi, altrimenti un governo tecnico che traghetti a nuove elezioni. Ai “vincitori” la scelta;
- opportuno rifornire i senatori dell’unione di massicce dosi di vaccino antinfluenzale. Si annunciano tempi duri in autunno e inverno;
- è possibile che il futuro governo ottenga la fiducia (e Prodi di fiducie se ne intende…) grazie ai voti di Scalfaro, Emilio Colombo e della Rita Levi Montalcini. Roba mai vista;
- Romano Prodi andrebbe preso e defenestrato sedutastante. Con la sola immagine in cui annuncia vittoria con bandiera in mano avrei materiale per la rubrica sabato italiano dei prossimi 15 anni;
- i veri sconfitti sono i Ds e la margherita, uti singuli ;
- Borselli non porta voti, porta sfiga (vedere alleanze passate: con dini nel 96, poi con l’edera di cossiga, i verdi nel 2001 e ora ha fregato gli amici radicali). La rosa infatti, come ha ben detto qualcuno, è appacsita.
Elenco provvisorio, in via di aggiornamento.
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