Il sofà delle muse

TIEPIDO APPLAUSO A PROIEZIONE STAMPA 'IL CAIMANO' DI MORETTI

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Rachael
view post Posted on 23/3/2006, 17:25




Un applauso durato non molto e che ha coinvolto solo una parte della affollata sala del cinema Barberini di Roma, alla conclusione della prima proiezione per la stampa del film di Nanni Moretti 'Il Caimano'.

In sala giornalisti italiani e stranieri, ma anche il consigliere di amministrazione Rai Sandro Curzi e il senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti.

Durante la proiezione diverse scene sono state sottolineate dalle risate convinte del pubblico.

IL FINALE DEL 'CAIMANO' RAGGELA I CRITICI A MILANO
E' scattato un breve applauso al cinema Anteo al termine dell'anteprima milanese dell'attesissimo 'Il Caimano' di Nanni Moretti, la cui proiezione e' stata punteggiata dalle risate del pubblico in sala, tra cui sedeva anche Fabio Fazio, che sabato ospitera' il regista nella sua trasmissione 'Che tempo che fa'. I pochi applausi, secondo i molti critici intervenuti alla proiezione, sono dovute al finale della pellicola definito dai piu' ''Raggelante perche' possibile''. Ambivalenti le reazioni a caldo: ''Mi aspettavo di piu', ci eravamo creati il mito'' da parte di qualcuno, mentre per altri 'Il Caimano' ''e' un film non facile, ma coraggioso e soprattutto necessario''. A dividere gli animi e' soprattutto il ruolo di Berlusconi all'interno della pellicola: ''Non e' liquidabile con una serie di stereotipi contro Berlusconi, perche' - riflette qualcuno - parla soprattutto di una certa mentalita' italiana''. Altri, invece, invitano a ricordare che 'Il Caimano' ''e' un film e non un comizio politico e come tale va considerato. In tanti, comunque, non riescono a dare un giudizio immediato: ''Sono raggelato dal finale - ammette un critico - tanto prevedibile quanto inquietante''.

BERLUSCONI, CAIMANO DI MORETTI? NON LO VEDRO'
''No, assolutamente no''. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde cosi' a chi gli chiede se andra' mai a vedere il nuovo film di Nanni Moretti ''Il Caimano''.

DUE SEQUENZE PER MORETTI NEL 'CAIMANO'
Compare due volte, la prima dopo circa mezz' ora e la seconda nel finale, Nanni Moretti nel suo Caimano', in uscita da domani in circa 400 sale italiane. Moretti e' uno dei tanti possibili attori protagonisti contattati dal produttore Silvio Orlando per un film su Silvio Berlusconi intitolato appunto 'Il caimano'. Nella prima breve sequenza Moretti e' in macchina con produttore e regista (Jasmine Trinca) e, mentre canta 'Lei' di Adamo, rifiuta la proposta di fare il film. Nella lunga sequenza finale invece, dopo che il candidato principale al ruolo, Michele Placido si e' ritirato, Moretti e' nei panni di Silvio Berlusconi durante il processo a suo carico incalzato dalle domande di Anna Bonoaiuto-Ilda Boccassini. E' un Berlusconi che si difende attaccando e che, in un finale particolarmente minaccioso, aizza la gente comune contro i giudici che ''invece di applicare la legge decidono al posto degli elettori''.
Da Ansa
Prevedo un bel flop come il tanto decantato film di Benigni, che hanno visto solo i sinistri
 
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verbenasapiens
view post Posted on 24/3/2006, 22:20




e se sapessi certi sinistri tipo il mammutones come ne parlano bene..ma si può??!!!! laugh.gif
 
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Rachael
view post Posted on 24/3/2006, 22:51




Senza averlo visto? Si vede che sono precognitivi....

Il solo fatto che questo film esca a due settimane dall’elezioni contraddice la tesi di Moretti e della sinistra: in un regime come quello prospettato dal Caimano, il furbo Moretti invece di fare film, sarebbe a concimare qualche prato o in versione "cosanostra" immortalato in un pilone di cemento. (pensa che fortuna non dover sorbirci gli 'sbrodolamenti' di certa gente su Ninnananna Moretti....)

Da buon intellettuale sinistro ha fatto questo film e l’ha distribuito proprio ora, non per nuocere a Berlusconi, ma per incassare quattrini grazie alle imminenti elezioni, e alle polemiche inevitabili che ha suscitato e susciterà, il che tradotto vuol dire clamore, pubblicità, scandalo e come sempre è accaduto, spettatori a frotte. BWP ha fatto storia, fai una porcata, l’ammanti di mistero e gli dai un tocco di finto verismo, voilà il gioco è fatto…il piatto è servito e le tasche dell’idealista Moretti piene di quattrini, si vede che fare girotondi è stancante e non frutta a dovere.
Molto meglio trasformare Berlusconi nella “strega di Blair”

 
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verbenasapiens
view post Posted on 25/3/2006, 21:24




I girotondi non diventino un partitino» Dibattito a Milano con Moretti che sprona la folla: «Siamo nella città del Caimano».

In platea anche il pm Boccassini
Bagno di folla a Milano per Nanni Moretti. Che, al cinema Anteo, affronta il suo primo dibattito pubblico dopo l'uscita del «Caimano»: la discussa pellicola dedicata alla figura di Berlusconi che al primo giorno di programmazione ha già incassato 400mila euro. È in vena Moretti che sprona il pubblico presente, in platea c'è anche il pm Ilda Boccassini: «Continuiamo a parlare, una volta che siamo a Milano, che è la città del Caimano».

GIROTONDI - «Da mesi la stragrande maggioranza dei cittadini ha già deciso chi votare, non credo che ci siano che un 20-25% di indecisi e il mio film non vuole far cambiare idea sul voto», sottolinea ancora il regista romano. Che torna poi sull'esperienza dei girotondi di 4 anni fa. «In politica le fila le tirano sempre i partiti - spiega - ci sono momenti in cui i movimenti autonomi portano alla ribalta temi e valori, ma noi non vogliamo trasformarci nell'ennesimo partitino di cui nessuno sente il bisogno». Dal pubblico ricordano al regista il suo urlo di Piazza Navona ("con questi dirigenti non vinceremo mai!"), constatando che sono rimasti tutti ai loro posti: «È vero - ricorda - ma da allora mi sembra che la sinistra abbia cominciato a vincere. Qualcuno ha anche detto che fu una sferzata salutare. La verità è che molti elettori del centrosinistra erano più avanti dei dirigenti, più reattivi, meno storditi. Penso che sia stata una stagione utile».

LA CDL - Quanto reazioni della maggioranza all'uscita del suo film, Moretti commenta: «Un governo con una maggioranza così netta che ha paura di un film fa un po' tenerezza: hanno il mito del coraggio e hanno paura di tutto. Hanno il mito della forza e sono fragilissimi».
25 marzo 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politic...i/moretti.shtml
In platea pure la boccassini...mah..vedremo gli incassi
 
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Rachael
view post Posted on 25/3/2006, 21:55




Cavaliere, non Caimano:Caro Moretti, ti spiego perché Berlusconi non è l'animale feroce descritto dal tuo film.
Di Giuliano Ferrara

Vorrei prendere da parte Nanni Moretti e spiegargli con simpatia la differenza tra un Caimano e un Cavaliere.
Visto che il suo film parla di Silvio Berlusconi e reca quel titolo volutamente grottesco, e grottesca sarà l'accoglienza ideologica ed elettorale riservatagli dalle folle, accoglienza corale ed esultante, con le file davanti ai cinema, con i critici sdraiati in allegra unanimità, i premi a Cannes dopo la vittoria per celebrare la grande vendetta europea contro l'intruso, visto dunque un trionfo che nessuno tranne l'imprevisto potrà fermare e che sarà celebrato con grazia da Fabio Fazio nel suo delizioso programma radicalchic, il regista non me ne vorrà se provo a fargli una lezioncina politica irrilevante senza avere ancora visto l'opera. Un Caimano in economia e in politica ha alcune caratteristiche precise o dovrebbe averle.
Non basta un uomo molto ricco, che fattura alla grande con il suo business.
Quello è un uomo di successo, un capitalista o un imprenditore che ha avuto fortuna, a certe condizioni un Cavaliere. Per definire invece un animale predatore che incuta paura alla società civile e al potere civile ci vogliono altri elementi.
Bisogna che il riccone eserciti una vera influenza, e sotterranea, sotto pelle, sotto la sua stessa scorza, sul grande giro della finanza, delle banche, dei grandi gruppi industriali.
Il Caimano politico divora nel silenzio, non si espone personalmente, non mette a rischio i suoi possessi, conosce l'arte della eterodirezione, sa far muovere chiunque senza che si ascolti il suo sibilo. Il suo destino si forgia nell'ombra.
Un Caimano politico non zoppica, non grida al tradimento su un palco di Vicenza, non fa comizi, non si presenta alle elezioni vincendole e perdendole, non racconta barzellette, non sorride mai, non si circonda di compagni di scuola e di una ciurma improvvisata, non fa ironia su se stesso, il suo dominio dell'ambiente non è fondato sul suo Ego, per lui la dissimulazione è tutto. Vuole scomparire alla vista e ci riesce, nella sua assenza vituale si realizza la sua capacità di intimorire, anzi di terrorizzare i suoi nemici e attirare oscuramente le sue prede o i potenziali cacciatori.

Non si è mai visto nelle democrazie moderne un Caimano che abbia contro i grandi giornali, le grandi banche, i grandi imprenditori, i grandi intellettuali, i grandi programmi televisivi, i grandi magistrati, un Caimano che debba difendersi a colpi di referendum e altre ordalie sulle sue tv, uno del quale il più ricco dei ricchi possa dire, come fece Giovanni Agnelli a proposito di Berlusconi, «se vince lui vinciamo tutti, se perde lui perde solo lui». Uno così è un Cavaliere, non un Caimano. La legittima sensibilità politica e ideologica di un cineasta di sinistra, uno che ha capito quanto il cinema sia l'arma più forte, e che sa scegliere la data giusta per il lancio del suo film, dovrebbe incontrarsi con una sensibilità narrativa o poetica.

Dovrebbe capire che un Caimano politico, per essere narrativamente credibile, non fa gaffe, non è compagnone, non è il re delle segretarie e il capo amato di un'azienda, non parla la lingua di tutti i giorni, non è costretto alla sbarra in mille processi, non è inseguito tutti i giorni dalla Finanza, dai parrucconi, dalle élite arbitrali di ogni conio, è semmai lui che governa i processi a danno degli altri, lui che tira le fila dei poteri neutri, lui che governa il sistema dal di dentro, che orienta entrate e uscite nella palude del potere fin nel cuore della foresta, lui che scrive la sua stessa storia, ma non in prima persona, non con i rotocalchi elettorali, bensì mobilitando i professionisti della storia scritta, i cantori delle sue divoranti vittorie.

In ogni artista dovrebbe esserci un po' di Sancho Panza, una sana e proverbiale diffidenza verso le allegorie troppo facili, una misura ironica che gli permetta di capire la differenza tra la follia di una missione impossibile e il realismo che suggerisce ai veri potenti, ai veri Caimani, di limitarsi sempre al possibile. Purtroppo il Berlusconi mostruoso immaginato da Moretti non esiste, non esiste il suo sistema di consenso e di disciplina che avvolge gli altri animali nella rete della paura, del rispetto, della reverenza.
Un Caimano politico non si sgola, non ride, non partecipa, non si invita a pranzo e a cena tutte le sere, non è familiare, non è domestico, non è bonario, non si inventa i manifesti 6 x 3, non ha nostalgia degli spot, non vara una nave elettorale per vincere le elezioni, non canta con il posteggiatore napoletano.

Berlusconi è uno splendido animale politico emerso in una democrazia ferita e caotica, dove i Caimani veri hanno spadroneggiato e deciso per la vita e per la morte delle antiche istituzioni, hanno liquidato partiti e tradizioni, hanno traballato sotto la sua sferza ma non si sono mai dati per perduti, lavorando per mandarlo a sbattere alla prima curva, per fargli prendere una musata e sdentarlo alla prima occasione.
Un Caimano che ha contro tutti, che prende applausi dai piccoli contro la smorfia di disprezzo dei grandi, non è appunto un Caimano, è solo un Cavaliere, e di una specie rara, caro Nanni.
Da panorama
Queste cose il caro 'Ninnananna' Moretti le sa benissimo...



 
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verbenasapiens
view post Posted on 26/3/2006, 18:28




eccome se le sa...sick.gif
 
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5 replies since 23/3/2006, 17:25   99 views
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