Il sofà delle muse

Il pericolo rosso si vede dai blog, i compagni monopolizzano la rete

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verbenasapiens
icon4  view post Posted on 18/2/2006, 15:06




Nei blog di sinistra si conferma l’egemonia di una cultura ideologica massimalista ed estremista

La campagna elettorale entra nel vivo. Si fa dura e volano gli stracci. Ignorata dalla politica ufficiale e guardata con diffidenza dalla grande stampa, anche la comunità dei bloggers si divide e combatte la sua battaglia senza esclusione di colpi. Più di molte analisi sociologiche e dei sondaggi (che se sono come quelli presentati da Pagnoncelli a Ballarò sarebbe meglio classificarli come propaganda politica) ciò che emerge dalla galassia telematica riserva qualche utile indicazione. Il primo dato è l’effetto emulazione della tv. Il blogger politicizzato tenta di imitare per via telematica i propri leader di riferimento che vede combattere negli studi dei talk show. La tecnica è la seguente: si va su un blog che sostiene smaccatamente la parte avversa, si individua un post su un argomento particolarmente urticante e controverso, si inserisce un commento polemico e provocatorio per indurre il titolare del blog alla replica. Ci sono quelli che giocano in coppia per incastrare l’avversario con la vecchia tecnica del poliziotto buono e di quello cattivo. Chi ci casca è perduto. Si rischia di passare ore alla tastiera a lanciarsi fiondate virtuali pensando l’uno di essere magari Bertinotti e l’altro Fini. Il risultato è di solito sconfortante, con l’effetto complessivo non di un “Porta a Porta” ma di una sgangherata discussione tra Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Pure che siano, come sono, una piccola minoranza dell’elettorato i bloggers dimostrano che c’è interesse e attenzione per la politica e che segmenti di popolazione sono molto attenti all’informazione, creando addirittura settori e canali paralleli alla stampa ufficiale con punte di non trascurabile brillantezza.
Il secondo punto, forse il più significativo, è che nel campo dei blog di sinistra si conferma l’egemonia di una vena culturale ideologica massimalista ed estremista. In parte ciò è fisiologico in quanto è proprio del mezzo che offre un veicolo di sfogo “di pancia” dei substrati psicologici individuali i quali sovente prevalgono sulla razionalità e sulla riflessione ponderata. La sinistra in abito blog è molto diversa da quella che vinse le elezioni nel 1996. I girotondi, la deriva finto-pacifista e antiamericana venata di un antisionismo con tratti - a volte - antisemiti, la propaganda capillare svolta dai sindacati con scioperi su tutto e per tutto, i vari agit-prop attivi nel mondo della scuola e della università, anni di odio forsennato profuso dalle pagine de l’Unità, de il Manifesto, di Liberazione e Repubblica, dalla fortezza rossa di Rai 3 hanno lasciato un segno profondo. I riformisti alla Polito sono una netta minoranza, soverchiati da una marea montante di mille piccoli Caruso, apprendisti Nanni Moretti, centinaia di Casarini in erba, qualcuno travestito da Pancho Pardi con l’aplomb e la spocchia classica degli “intellettuali” progressisti. Non pochi si proclamano all’inizio “liberali” e “moderati” ma, quasi subito, prevale l’animo rivoluzionario, le nostalgie troskiste la fanno da padrone, le voglie di demonizzare, classificare, esorcizzare e distruggere l’avversario politico visto come immonda escrescenza, coacervo insopportabile d’immoralità e scorrettezza politica assoluta la fanno da padrone. In questo magma non s’intravede, purtroppo, una comune e diffusa visione e strategia per la gestione del futuro del Paese e dell’Europa.
C’è tutto e il contrario di tutto, purché sia “di sinistra” nel senso più leninista possibile. Per il resto, per l’altro non c’è posto ma solo il necessario annichilimento. Questi sono gli elettori che spediranno, molto probabilmente, in Parlamento un gruppo di 50 – 60 deputati di Rifondazione, regaleranno scranni di Palazzo a Diliberto, Pecoraro Scanio, poltrone alla sinistra dei Ds. Un bel pezzo di quest’Unione sembra già essere culturalmente succube dei movimenti antagonisti, tanto da far pensare che abbiamo non un centro-sinistra ma una sinistra –sinistra con un pezzetto di centristi della ex sinistra democristiana. Questa è la punta di lancia telematica del nuovo “pericolo rosso”, pericoloso davvero non perché farà una rivoluzione (anzi sono, in fondo, dei veri conservatori, borghesi e snob) ma perché potrebbe produrre una irreparabile paralisi, lasciando il Paese in un limbo di inconcludente e demagogica politica con l’alibi della partecipazione “dal basso”, utile al non fare nulla tranne che occupare le poltrone ed anche il web.
di Luca Tentellini
http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&a...&id=729&aa=2006
Questo articolo è molto interessante perchè fotografa una realtà con cui si confronta chi cerca di scrivere su un blog opinioni proprie, non figlie di un indottrinamento acritico martellante.L'autore ha dimenticato di citare chi finge di dare un colpo al cerchio e una alla botte, dato che si considera terzista pannelliano( un ossimoro dato che sempre dell'Unione disunita e illiberale fa parte) o una persona al di sopra della parti( ma sempre sinistra fino al midollo).Questa terza varietà di blogger, appena nota una gaffe per esempio di Calderoli, si precipita a scrivere , ovunque può, post a valenza molto alcolica e a ribadire che chi vota CdL o è fesso o è in mala fede. Avendo per giunta il morto in casa dato che, pare, Diliberto e compagnucci più rossi del rosso vogliano candidare nel loro cespuglietto Ferrando per intercettare i voti degli sci-muniti..nel senso che frequentano valli innevate con tanto di sci, da provetti , indomiti,sciatori temerari ,di quelli che non temono le valanghe. E' gente a cui piace frequentare tante Osterie e allora: vinassa , vinassa e fischi de vin...per stare caldi ed essere su di giri, vino rosso ovvio: credo che un Merlo(t) vada benissimo-)))
E taccio di chi, ultragarantista ed ex "ladro socialista" ( definizione dei comagni della parrocchia rossa, non mia sia chiaro) inserisce sul suo blog il solito scontato ed abusato disco in cui una voce con dialetto siciliano dice che chi non approva la droga libera è connivente con la mafia e ne riceve favori in termini elettorali. BENE, BRAVO BIS..che coerenza
ps: ma almeno le orecchie ci guadagnano , perchè la voce precedente metteva brividi per quando era stonata e fuori registro ..voce ..si fa per dire dato che pure con il microfono proprio no ce la fa a gorgheggiare l'aspirante Giorgia de noartri..

Edited by verbenasapiens - 18/2/2006, 15:08
 
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Pontormo
view post Posted on 19/2/2006, 18:40




credo che tutto ciò sia lampante,la cosa comica è vedere come si agitano e come sono privi di ogni senso di autocritica e del ridicolo laugh.gif
 
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verbenasapiens
view post Posted on 20/2/2006, 20:49




concordo wink.gif
 
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povera_mè
view post Posted on 21/2/2006, 19:05




ah pure la blogosfera tongue.gif
 
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verbenasapiens
view post Posted on 22/2/2006, 21:19




alcuni blog sono proprio illegibili e troppo autoreferenziali e pieni si contumelie all'avversario politico.Ci sono certi trogloditi in giro wink.gif
 
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4 replies since 18/2/2006, 15:06   76 views
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