Il sofà delle muse

Per chi vuol leggere su Urss e Gulag

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*Ishtar*
view post Posted on 3/2/2006, 20:48




Tempo fa intervenivo su LS con una breve nota sul tema del Gulag. Ora vorrei rispondere alle richieste dei lettori, che desidererebbero avere una base bibliografica per poter riflettere su questa come su altre importanti questioni storiche con una minima cognizione di causa. Un discorso sul Gulag, l’acronimo (Direzione Generale dei Campi) che ormai designa l’universo concentrazionario sovietico, non può prescindere da un discorso sul sistema che l’ha creato. In generale il discorso viene legato soprattutto al periodo di Stalin, ma l’universo concentrazionario è andato formandosi per tappe successive, con improvvise accelerazioni e intensi sviluppi, lungo tutto il periodo sovietico. E con questo s’intende dall’epoca di Lenin (nel 1921 già si contavano 84 campi) fino all’epoca di Gorbacëv, in cui s’incominciò ad avviarne lo smantellamento. E’ quindi oggetto di riflessione il fatto che nella cultura occidentale il tema del Gulag sia rimasto fondamentalmente marginale, specie se si attua un paragone con lo spazio che nella cultura e nella coscienza collettiva detiene invece il suo fratello germano, il Lager nazista.

Le ragioni di questo sono molte ed è vero, come è stato detto, che non possono essere ricondotte soltanto all’influenza che la sinistra avrebbe esercitato sulla vita culturale e politica di vari paesi occidentali. Si deve infatti considerare che a lungo l’Unione Sovietica è stata un paese chiuso, che pochissime sono le immagini provenienti dal mondo ancor più chiuso ed irraggiungibile (anche geograficamente) del Gulag, che gli archivi sono stati a lungo inaccessibili ed in parte lo sono tuttora. Ma la memorialistica sui Gulag, le opere di denuncia di fuoriusciti da quel mondo chiuso non sono certo mancate dal 1917 al 1991, come non è mancata, comunque, una storiografia seria, che ha posto problemi scottanti all’ordine del giorno.

Semmai si può constatare per molti romanzi o memorie che ad una prima edizione non ne è seguita una seconda: scarso riscontro di pubblico o scarso coraggio degli editori? Forse si tratta del fatto che se la condanna del nazismo è inappellabile, e con essa quella del Lager, non altrettanto si potrebbe dire, secondo alcuni, del comunismo, e quindi del Gulag: come riporta Anne Applebaum l’uno è decisamente “malvagio”, l’altro “deviato” rispetto ad un ideale che s’esita a ripudiare. Ma ormai si può dire che il silenzio è stato senz’altro infranto, anche se il tempo perduto, il ritardo dell’informazione, hanno ormai determinato un effetto “anestetizzante” che neanche nuovi studi o nuove pubblicazioni potranno più di tanto dissolvere. Vorrei comunque fornire una bibliografia sull’Unione Sovietica - con particolare riguardo al periodo staliniano -, e sul Gulag.

Ovviamente bibliografie più complete si possono trovare in varie opere fra quelle citate, ma ho qui evidenziato in neretto una breve serie di volumi che possono fornire una bibliografia sintetica e nella narrativa alcune opere di particolare significato. E' una bibliografia abbastanza vasta, che si presta a percorsi diversi. Ho riportato in neretto le opere che riterrei più adatte, se dovessi suggerire una scala di priorità per la lettura.

di Giulia Lami
nel link sono citati libri interessanti sull'argomento
qui
http://www.legnostorto.it/legnostorto/stat..._2006_6395.aspx
 
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Rachael
view post Posted on 3/2/2006, 21:15




Bisognerebbe regalarli al party-giano Bevtinotti che non perde occasione per difendere il comunismo....oltrettutto un "comunista" con le sue idee i gulag li avrebbe visti dal vivo tongue.gif
 
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*PalladeAthena
view post Posted on 4/2/2006, 20:25




ma credo che lui dirà che non esistono: è tutta pvopapvanda di destva..laugh.gif
 
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2 replies since 3/2/2006, 20:48   120 views
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