Il sofà delle muse

La sinistra si auto censura per non infierire sulla sinistra

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Maximus05
view post Posted on 28/1/2006, 17:02




Quando si dice senso di responsabilità. Neri Marcorè, comico di talento della premiata scuderia progressista, ha detto "stop". Si è pentito. Ha fatto autocritica. Si è ricomposto ed è tornato nei ranghi gramsciani del "credere, obbedire e genuflettersi". Il noto comico marchigiano, dopo la performance di domenica su Rai 3 nella trasmissione «Parla con me» di Serena Dandini, ha confessato ad un quotidiano locale: «Non credo che riproporrò l'imitazione di Fassino. Si tratta di un problema di carattere ideologico. La sinistra non sta attraversando un gran bel momento e di infierire con la satira proprio adesso non è che me la senta tanto». Ed ha aggiunto di aver avuto difficoltà a prendere in giro il leader diessino proprio per affinità ideologica. Ma nessuno, per carità, parli di auto-censura e di comicità militante. Gli intellettuali progressisti grideranno: «Anche questa è libertà». La libertà dei servi. Ma tant'è. In trasmissione, con una gag in coppia con Serena Dandini, Marcorè (noto anche per l'imitazione di Maurizio Gasparri), ha "centrato in pieno" Piero Fassino, per usare un'espressione francamente ridondante del Corriere della Sera. La gag di Marcorè aveva toccato (con colpi di fioretto e non certo di ascia, a dir la verità) la vicenda Unipol e i rapporti tra sinistra e ambienti finanziari. «Non potevamo ignorare tanto materiale a disposizione» hanno commentato gli autori di "Parla con me". Certo che no. Ma la questione ora è chiusa. Tributato quanto basta alla causa dell'equità (siamo quasi in par condicio), la sinistra televisiva militante torna nei ranghi e, per "motivi ideologici", rinuncia alla satira che, in qualche modo, può creare problemi alla sinistra. Siamo o non siamo in campagna elettorale? Eccola qua la differenza tra il Cavaliere e i suoi avversari. Il premier assiste ai continui affondi "satirici" contro di lui a ritmo dirompente e, dopo un po', sbotta e si incazza (i lettori mi passino il termine, ma è esattamente così). Fassinon De Fassinoni corre a fare i complimenti al Marcorè di turno («è un bravissimo imitatore che stimo da anni e le sue gag mi sono piaciute») nella consapevolezza che il comico militante non ripeterà l'errore. È un meccanismo automatico, come quello del cane di Pavlov. Risultato: Fassino appare come il galantuomo di spirito che sorride di fronte alla satira pungente (cronometrata). Berlusconi come il mastino napoletano pronto ad azzannare il comico di turno. Corollario: i progressisti si censurano in nome della libertà (di tifare spudoratamente a sinistra). I berluscones "censurano" per colpire la libertà degli altri. È la quadratura del cerchio. Ma proviamo a pensare cosa sarebbe successo se, a fare una dichiarazione di questo genere, fosse stato un comico di destra. Già me lo vedo il Marcorè in coppia con la Dandini. Avrebbero trattato il malcapitato di turno come un servetto sciocco, pronto ad addentare l'osso del padrone di Arcore. Film già visti. Loro invece no. Sono superiori. Il comico che decide di sospendere le gag contro Fassino per "affinità ideologica", nel filtro mass-mediale, non passa per quello che è: uno spudorato e servile militante. Passa per fine intellettuale fedele a un ideale superiore. Quello della "pagnotta", però.
Roberto Paradisi-Libero
Ma la satira non dovrebbe colpire in modo trasversale e imparziale?
Un comico NON dovrebbe guardare in faccia nessuno, no?
Invece con grande senso di responsabilità i comici militanti si auto censurano, forse perché sanno che con la sinistra c’è poco da scherzare, Forattini docet, non si sa mai che non arrivi fra capo e collo, una bella querela miliardaria…si, sa quando si tratta di Berlusconi è satira, quando si tratta di “alti esponenti diessini” è calunnia. Tanto per non perdere mai la buona usanza di due pesi e die misure.
Comunque, a guardare Fassino in faccia, capisco come mai Marcorè si sia “sentito in colpa”…sono settimane che il poverello, strepita e frigna su giornali e tv, di questo passo fonderà l'associazione "Nessuno tocchi Fassino"...
Orpheus
da
http://orpheus.ilcannocchiale.it/

 
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verbenasapiens
view post Posted on 29/1/2006, 21:21




i soliti....laugh.gif
 
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*PalladeAthena
view post Posted on 30/1/2006, 21:10




Marcorè: la satira? Meglio contro il Polo



Sono di sinistra, prendo in giro il governo. Non applico dentro di me la par condicio dell'imitazione, essere di parte è legittimo»



ROMA — Di Fassino si ride (per ora) una volta sola. Il finto segretario trampoliere non tornerà stasera a Parla con me su Raitre. «Non credo che lo rifarò, è un problema ideologico, la sinistra non attraversa un bel momento, non me la sento di infierire con la satira». Così avrebbe deciso Neri Marcorè secondo il giornale
Libero che ieri riportava il virgolettato. L'attore invece smentisce: «Non ricordo di averlo detto, certo non a loro. La satira si fa a 360 gradi, Unipol era un bel bocconcino, non potevo resistere. E se avrò altri spunti, il mio Fassino rinascerà. Avessi voluto risparmiare i Ds, non l'avrei fatto proprio, nemmeno una volta. E invece non è che ci sono andato leggero. Poi però è chiaro che io sono di sinistra, non lo nascondo, perché dovrei? E quindi c'è più gusto a prendere in giro la destra, pure perché è maggioranza di governo. Non applico dentro di me la par condicio dell'imitazione, essere di parte è legittimo».
Pur di parlare con Marcorè-Fassino era salita su una scala. Ora a Serena Dandini basta meno: «La questione è surreale, non facciamo mica satira a comando, Fassino tornerà quando ci gira, non siamo il Bagaglino con la gente in sala. E lo sketch lo abbiamo persino messo sul nostro dvd che esce a marzo». Invoca un Fassino bis, tris e anche più Maurizio Gasparri che quando era ministro delle Comunicazioni fu pluri- imitato dallo stesso Marcorè: «Che non si è autocensurato non ci credo nemmeno se mi mettono in croce. Li ho sentiti io i commenti dei peones Ds a Montecitorio, l'imitazione non gli è piaciuta per niente. Come espiazione, pretendo che Fassino venga rifatto tante volte quante è toccato a me, che apprezzavo, però. Che poi Marcorè preferisca fare satira sulla destra lo capisco, lui almeno è sincero».
Più critico del ministro, Vauro Senesi: «La satira è come un riflesso di Pavlov, deve prendere per i fondelli chi si trova a tiro, destra o sinistra che sia. Anzi, io che sono comunista, roba arcaica, pensi, sfotto più volentieri quelli di sinistra perché li conosco meglio, sono come me». Per il vignettista del manifesto del resto «noi siamo notoriamente gente che si automartella gli attributi e solo allora si sente bene».
Più morbido Sergio Staino, matita caustica dell'Unità: «Io lo capisco Neri Marcorè. In teoria siamo bipartisan, ma vista l'aggressione continua a cui ci sottopone Berlusconi, che ci tratta da delinquenti abituali, pure io provo un certo imbarazzo a fare satira su Fassino o D'Alema, mi sembra di allinearmi col premier».
Stasera dunque, il Fassino che da lassù non sente e confonde Ricucci con Gucci e Unipol con gol, non parlerà con la Dandini. Ma potrebbe tornare a marzo, par condicio permettendo, quando il programma otterrà la prima serata. In compagnia: Marcorè potrebbe riproporre Casini. O improvvisare uno Zapatero. Uomo avvisato: sta studiando molto Gavino Angius.



Giovanna Cavalli
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettac...9/marcore.shtml
Io credo che, smentita o non smentita , la sostanza di quanto riportato da Libero resta.Questi satiri sinistri non fanno satira ma fanno tv di servizio nel senso che servono, poveri giullari senza vergogna,il padrone anch'esso sinistro.Mi chiedo: a questo punto esiste davvero par condicio?E il Presidente della Repubblica, Ciampi, la fa o no qualche piccola dichiarazione su questa gente allineata e supina che prende di mira solo Il Polo della libertà e lo fa anche nel periodo elettorale?Tanto per la correttezza, dato che alla fine l'agitarsi a senso unico di questi individui potrebbe essere molto controproducente ( Luttazzi e soci ricorderanno): facessero almeno ridere!Certo che questi satiri spiccano per la loro notevolissima intelligenza e capacità di discernimento.E taccio dello straparlare di Staino, capirai che aggressioni subiscono a sinistra.. allora che dovrebbe dire Berlusconi, il delinquente per antonomasia secondo certi sinistri?

 
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2 replies since 28/1/2006, 17:02   79 views
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