Il sofà delle muse

250 anni fa nasceva Mozart

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*Ishtar*
view post Posted on 15/1/2006, 22:45




Il 27 gennaio 1756 nasceva a Salisburgo Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei più grandi geni dell'umanità, un uomo che è lì a dimostrare che la perfezione può essere di questa terra.

In 35 anni di vita compose ciò che di più eccelso può esprimere un musicista; 52 sinfonie, concerti per strumenti solisti tra i quali eccellono quelli per pianoforte, opere teatrali serie e brillanti con l'apporto del librettista Lorenzo Da Ponte, 19 messe, 40 lieder per canto e pianoforte, il famoso Requiem KV 626.

Pur praticando un linguaggio comune a più compositori dell'epoca e accettandone i modelli, li seppe elevare a una classicità che, secondo Goethe, apparve come "il coronamento finale della razionalità e dell'equilibrio dello spirito paragonabile solo a quello che segna il periodo aureo dell'arte greca".

In Austria l'anniversario viene celebrato con grande solennità. Verrà esposto al pubblico lo spartito originale del KV 1, la prima composizione di Mozart.

Dal 21 luglio al 31 agosto, al Festival di Salisburgo, verrà proposta l'intera produzione operistica mozartiana, compresa "Apollo et Hyacintus" composta a soli 11 anni. Il 18 gennaio la stagione lirica del Teatro dell'Opera di Roma verrà inaugurato con un "Don Giovanni" che segnerà il ritorno alla regìa di Franco Zeffirelli.

Sperando che le sezioni culturali dei nostri mass-media diano il giusto rilievo all'anniversario, sottolineo una singolare coincidenza:nnello stessa data – 27 gennaio, anche se 1901– moriva Giuseppe Verdi.

Enrico Maria Lucci.
http://www.legnostorto.it/legnostorto/stat..._2006_5728.aspx
GRANDISSIMO.. smile.gif
 
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Maximus05
view post Posted on 16/1/2006, 19:17




Il diario musicale di Mozart è on line
Un catalogo di 145 opere da ascoltare

L'opera da sfogliare nella sezione Turning The Pages collection


LONDRA - E' l'anno di Mozart nell'era di Internet, e il diario musicale del genio austriaco va on line. La versione digitale del taccuino mozartiano è stata messa in rete dalla British Library, nell'ambito delle celebrazioni per il 250esimo anniversario della nascita del compositore.

Un'occasione unica per gli utenti del web, che possono così apprezzare anche alcune delle composizioni di Mozart raramente eseguite nel corso degli anni. Basta cliccare sulle pagine del diario, per visualizzare i dettagli di 145 opere; con un clic sulle battute d'apertura, invece, è possibile ascoltare le note immortali di molte opere menzionate. Tra queste, una "chicca", "Little March in D": composizione che, a detta della British Library, è stata suonata pochissime volte.

Si potrà quindi navigare nel suono sublime di Mozart, grazie alla versione tecnologica del "Verzeichnuss aller meiner Werke" ("Catalogo di tutti i miei lavori") che Amadeus ha compilato nel periodo che va dal febbraio 1784 fino alla sua morte, nel 1791.

Sulla pagina di sinistra, il genio austriaco ha riportato circa cinque composizioni, con le rispettive date di creazione, insieme al titolo e agli strumenti da usare per l'esecuzione. Non solo: spesso sono annotati anche i nomi dei cantanti che hanno interpretato l'opera, ma anche il luogo di composizione e il nome di chi l'ha commissionata.

A destra si trova invece la notazione musicale vera e propria, con le battute iniziali di ogni composizione: sono stati i musicisti del Royal College of Music ad eseguirle, di modo che i visitatori possano apprezzare le caratteristiche di ogni opera.

On line si possono sfogliare 30 pagine del diario ed ascoltare 75 brani, che introducono alle più importanti opere di Mozart, come Il Flauto Magico o Le Nozze di Figaro. Ma il diario menziona anche quelle meno note (e anzi, proprio qui sta il suo valore), e spazia dalla musica da camera a quella per pianoforte, dalle opere liriche ai concerti.

Il "Catalogo di tutti i miei lavori", però, non è l'unico manoscritto di Amadeus a fare notizia: sabato prossimo, sempre alla British Library, verrà esposto al pubblico per la prima volta un testo recuperato dopo 170 anni.

Il manoscritto, redatto da Mozart all'età di 17 anni, era stato tagliato in due dalla vedova Constanze, dopo la sua morte, al fine di aumentarne il valore. La British Library, che dal 1953 possedeva solo una parte dell'originale, di recente ha acquistato anche la metà mancante, ed è riuscita a ricomporre il manoscritto nella sua interezza. "E' un'opera di grande importanza - ha affermato Chris Banks, direttore delle collezioni musicali alla British Library - che getta luce sull'evoluzione di questo geniale compositore".
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/sp...zartdiario.html

Vedere qui
http://www.bl.uk/onlinegallery/ttp/ttpbooks.html
 
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valmont74
view post Posted on 28/1/2006, 17:40




Vienna s'inaugura la casa museo di Mozart Festa in tutto il mondo per i 250 anni del grande compositore. Clou a Salisburgo, dove nacque e nella capitale austriaca, dove morì

Il giorno tanto atteso da musicofili e non solo è arrivato: il 27 gennaio 1756 nasceva Wolfgang Amadeus Mozart e per i 250 anni del suo più illustre cittadino, l'Austria ha preparato una festa di compleanno senza precedenti. Centro delle celebrazioni per la nascita del genio musicale, oggi festeggiato in tutti i teatri lirici e sale di concerto del mondo, sono Salisburgo, la sua città natale, e Vienna, dove morì. Centinaia e centinaia le manifestazioni organizzate da queste due città durante tutto l'anno mozartiano 2006, migliaia in tutta l'Austria. Ma l'apice è oggi.

A VIENNA LA NUOVA CASA MUSEO - A Vienna, dove il compositore ha vissuto dieci anni della sua breve esistenza, la maratona mozartiana comincia già la mattina con l'inaugurazione del Mozarthaus (Casa di Mozart), casa museo detta anche Figaro Haus perché è qui che il musicista compose le Nozze di Figaro. L'appartamento dove Wolfgang Amadeus e la moglie Constanze abitarono dal 1784 al 1787 rappresenta il cuore del museo, in un palazzo da anni aperto al pubblico ma ora rimesso a nuovo in soli 14 mesi con un investimento totale di otto milioni di euro. La superficie totale della Mozarthaus è di 1.400 metri quadrati dislocati su sei piani. L'appartamento dei Mozart era di quattro stanze grandi, due stanzette e una cucina. Per ricostruire l'arredamento dell'appartamento e la dislocazione degli spazi, gli organizzatori si sono rifatti a alcune lettere scritte dal padre di Mozart Leopold e a un inventario fatto dopo la morte di Mozart dalla moglie e che viene ora esposto nel nuovo museo. Nessuno dei mobili originali del compositore - appassionato di giochi, Mozart possedeva anche un tavolo da biliardo - è tuttavia arrivato ai nostri tempi, ma nel museo vengono presentati alcuni oggetti e mobili del tardo '800, come per esempio un grande orologio d'oro, che suona una melodia di Mozart da lui composta, sembra, proprio per questo oggetto. Particolarmente affascinante la sala dedicata al «Flauto magico», dove il spettatore viene trascinato da un virtuale Papageno nell'incantesimo di una installazione multimediale.

GRANDE MOSTRA A SALISBURGO - Tra gli eventi in in programma oggi ogginella città natale del grande compositore spiccano i due appuntamenti con i filarmonici di Vienna - la cerimona solenne in mattinata e il concerto solenne in serata diretto da Riccardo Muti -, la grande mostra dal titolo «Viva! Mozart», la prima di Idomeneo al Theater an der Wien e la messa per l'incoronazione che dal duomo di Santo Stefano trasmessa da una trentina di emittenti televisive in tutto il mondo. Alle 20 inoltre - ora di nascita di Mozart - a Vienna e Salisburgo le campane di tutte le chiese suoneranno a festa. Sempre a Salisburgo, il cancelliere Wolfgang Schuessel, presidente di turno dell'Ue, non si è fatto scappare l' occasione e ha precettato Mozart per una grande conferenza sull'identità del continente: «The sound of Europe» (il suono dell'Europa) con numerosi premier e ministri dei 25.
IN EUROPA - Nel resto dell'Europa gli eventi più significativi sono tre. A Praga la Filarmonica ceca diretta da Manfred Honek si esibisce in un concerto galà nello stesso teatro dove si tenne la prima mondiale di Don Giovanni. All'Opera di Parigi l'austriaco Michael Haneke presenta un allestimento di Don Giovanni. E alla Staatsoper a Berlino Daniel Barenboim dirige un concerto galà.

TRA BUSINESS E KITSCH - Ma accanto alla miriade di eventi culturali, Mozart è diventato anche il fulcro di una gigantesca macchina commerciale che promette affari colossali e kitsch a non finire (si stima che il marchio Mozart frutti all'Austria introiti per oltre cinque miliardi di euro). Alle tante celebrazioni alte fanno infatti da contrappunto altrettante manifestazioni e iniziative più prosaiche: dalle tradizionali praline dedicate a Mozart a un campionario illimitato di capi di abbigliamento, oggetti di arredo domestico, manifesti, libri, bevande, cocktail, pietanze e persino un set di biberon e un wuerstel. E ancora nuove etichette di birra, vino, acqua minerale, liquori e persino yogurth dedicati al genio. C'è anche un Wurstel Mozart: il macellaio ha avuto l'idea di notte, gli ha dato forma di violino, pesa 450 gr. e l'impasto è di carne di maiale e manzo, con noce moscata e pistacchio. Il gabinetto degli orrori è lungo ma c'è chi giura che Mozart non si rigirerebbe affatto nella tomba: al contrario il discolo di Salisburgo si divertirebbe un mondo a vedere, come nelle sue opere, tanto sacro e profano fianco a fianco.
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La stanza da gioco della Mozarthaus a Vienna. Mozart era appassionato di giochi e possedeva anche un tavolo da biliardo. La dimora è stata rimessa a nuovo per festeggiare i 250 dalla nascita dell'artista
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Una delle camere da letto della Mozarthaus (dal sito ufficiale
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Uno scorcio all'interno della Mozarthaus a Vienna - dal sito ufficiale
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La mostra: nell'area dedicata al mondo musicale mozartiano l'installazione "la morte di Mozart"- dal sito ufficiale
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettac...26/mozart.shtml

Edited by valmont74 - 28/1/2006, 17:44
 
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verbenasapiens
view post Posted on 29/1/2006, 21:22




Un compleanno a suon di Mozart
A 250 anni dalla nascita, in un incontro con i lettori in Sala Montanelli, la musica del compositore e il suo soggiorno milanese


Il 23 gennaio 1770 arrivavano a Milano il giovan Wolfgang Amadeus Mozart e papà Leopold. Erano stati invitati dal conte di Firmian, ministro plenipotenziario austriaco. Nelle biografie dedicate al sommo musicista, il periodo milanese — un anno tondo tondo, sommando le quattro permanenze — è generalmente messo in secondo piano. La qual cosa non è più giustificabile: a Milano Mozart, appena quattordicenne, mise in scena «Mitridate, re di Ponto», la sua prima vera opera lirica; qui scrisse le prime arie ispirate allo stile italiano, dopo aver conosciuto le grandi virtù dei cantanti del Belpaese; qui incontrò un’autorità come Sammartini che lo esaminò; qui cominciò il suo primo quartetto, il KV 80 (in una locanda di Lodi, per la precisione).

Per i 250 anni dalla nascita di Mozart, venerdì 27 gennaio, giorno del suo genetliaco, alle 18.30, alla sala Montanelli del «Corriere della Sera» (via Solferino 26) ci sarà un incontro riservato a 100 lettori (i posti sono già esauriti). Nell’ora e mezza che avremo a disposizione si parlerà del periodo milanese di Wolfgang Amadeus. Si ascolteranno anche sue musiche. Sarà, in altri termini, un incontro per ricordare che quella notte del 23 gennaio 1770, quando cominciò il suo viaggio educativo e formativo in Italia, Mozart con papà Leopold dormirono — come Martin Lutero due secoli e mezzo prima — proprio a pochi passi dalla Sala Montanelli, ovvero nella foresteria dei frati agostiniani di via San Marco (ora vi sorge il liceo Parini). Un piccolo appartamento con il camino che il padre priore metteva a disposizione degli ospiti del conte di Firmian. Si parlerà delle musiche che Mozart eseguì e compose a Milano, dei palazzi che frequentò, delle vie che percorse, degli organi che conobbe, dei cantanti che incontrò, delle curiosità che gli lasciarono un dolce ricordo, come le scorpacciate di frutta o le cene alla tedesca che qui si riuscivano allora a consumare. Mozart insomma ritorna tra noi, passando dalla Sala Montanelli, proprio nel giorno del suo anniversario.

Per l’occasione ci saranno anche due musicisti, padre e figlio. Si tratta di Angelo Teora (primo clarinetto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano) e docente al Conservatorio di Bergamo e di suo figlio Massimiliano, un pianista che ha già vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali. Ha 20 anni e ha debuttato a 16 qui a Milano e ora è stato invitato a Malaga per un concerto diretto da Ceccato. Non faremo l’elenco dei successi familiari, ma di certo Massimiliano Teora ha il curriculum delle giovani promesse e l’occasione dell’incontro su Mozart sarà anche quella per conoscere le sue virtù. Il padre offrirà l’Adagio del «Concerto per clarinetto» K 622, Massimiliano alcuni brani del «Concerto per pianoforte e orchestra» n.23 KV 488. Se le note che verranno eseguite al clarinetto (uno strumento che Mozart scopre a Milano) rappresentano quasi un addio alla vita del compositore, il pianoforte ricorderà alcuni sorrisi. O meglio, quelle musiche che Wolfgang Amadeus sapeva evocare con rara grazia e scendevano poi nell’anima. Direttamente. Non dimenticheremo infine che a Milano il giovane Wolfgang Amadeus ebbe l’opportunità di lavorare con Giuseppe Parini, che gli fece da librettista per la festa teatrale «Ascanio in Alba», composta dal quindicenne Mozart per le «felicissime nozze arciducali» tra il figlio dell’imperatrice Maria Teresa, Ferdinando d’Austria, e Maria Beatrice d’Este.

Fu proprio durante l’esecuzione di questa festa teatrale, andata in scena la prima volta il 17 ottobre 1771, che il musicista tedesco Hasse, dopo averne ascoltate alcune parti, disse senza tentennamenti: «Questo ragazzo ci farà dimenticare tutti». Inoltre, a Milano Mozart si innamorò per la prima volta e sempre qui si consumò la singolare passione per Venanzio Rauzzini, un castrato che cantò per il suo «Lucio Silla» (la terza opera che rappresentò al Teatro Ducale, la cui prima fu il 26 dicembre 1772). Di più: per questo sopranista romano, Mozart scrisse l’«Exultate Jubilate», che ebbe anch’esso la sua prima a Milano, presso i Teatini, nel gennaio 1773. Si può concludere sottolineando che troppa biografia del divino fanciullo è meneghina per dimenticare le influenze, gli incontri, gli studi e anche le contaminazioni che un ambiente colto e illuminista lasciò in lui e nella sua musica.
di Armando Torno
http://www.corriere.it/vivimilano/speciali...27/eventi.shtml
 
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