Il sofà delle muse

Arrivano i "Cinque di Bagdad", ecco la prima 'boy band' irachena

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verbenasapiens
view post Posted on 18/12/2005, 19:49




Il loro unico disco "From now on" riuscì a vendere duemila copie
di GIOVANNI GAGLIARDI


Gli "Unknown to No One": da sinistra Nadeem, Art, Diar, Hassan e Shant
LONDRA - Arrivano i "Take That" di Bagdad. Forse nessuno immaginava che uno degli effetti collaterali della guerra in Iraq fosse l'"invasione" musicale di una boy band che vuole conquistare il pubblico occidentale. I cinque membri di "Unknown to no one" al momento sono ancora sconosciuti, come indica il nome. Ma le cose presto potrebbero cambiare: un manager americano ha portato i 5 ragazzi a Londra dove ha ingaggiato per loro un team di 15 persone fra stilisti, coreografi, allenatori, insegnati di canto e musica.

I ragazzi - scrive il Sunday Times - hanno formato il loro gruppo nel 1999 e hanno a loro attivo nientemeno che una canzone per il compleanno di Saddam Hussein. Spiegano che non sarebbero mai stati trasmessi dalla radio irachena a meno che non avessero cantato per il regime.

Il loro unico disco, "From now on", fra cui figura una canzone in inglese "Hey girl", che certo non doveva piacere molto ai governanti, riuscì a vendere duemila copie. Nel 2003, subito dopo l'invasione Usa, sono stati "scoperti" a Bagdad da un contractor della Carolina del Nord, Larry Underwood, ma problemi burocratici ne hanno ritardato l'arrivo in Occidente.

La loro musica, un mix di pop music e suoni del Medio Oriente, è stata ascoltata ieri sera per la prima volta alla finale del programma televisivo britannico per nuovi talenti "The X factor". Insieme i cinque formano un microcosmo della società irachena: Art Haroutunian, 28 anni, e Shant Garabedian, 27, sono cristiani armeni; Diyar Diler è un curdo sunnita, mentre Nadeem Hamed, 23 e Hassan al-Fallouj, 24, sono sciiti.

"Dite che siamo solo un'altra boy band. Ma quante altre boy band irachene ci sono?", dice Nadeem. "Vogliamo mostrare Bagdad al mondo attraverso i nostri occhi", aggiunge Shant. A scrivere le canzoni è Art, il suo primo pezzo lo ha buttato giù durante il servizio militare in un campo di addestramento. Ma ora Barry Mason, paroliere di Tom Jones, si è offerto di scrivere un brano per loro.

"Per gli Iracheni, questo è il momento di sognare", dicono i ragazzi. E per i cinque di Bagdad il sogno potrebbe essere appena iniziato.

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http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/sp...d/iraqband.html
Anche questa è normalizzazione wink.gif
 
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salvatores
view post Posted on 22/12/2005, 21:43




Ho l'impressione che ceerta gente non li accetterà...diranno che corrompono e costumi...
 
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1 replies since 18/12/2005, 19:49   95 views
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