Il sofà delle muse

Il travaglio dell'arte

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Rachael
view post Posted on 13/1/2009, 19:43




Al Colosseo (luogo simbolo che é sopravvisuto nel tempo a numerose spoliazioni e distruzioni) é in corso una bellissima mostra di capolavori, sessanta in tutto, in bronzo, in marmo, in terracotta, che hanno una particolarità importante sono una selezione delle opere finite in mano a trafficanti e tombaroli o che sono state oggetto di saccheggi ottocenteschi o di moderno traffico clandestino e infine riportate in patria.
Opere bloccate in corso di esportazione illegale, opere rubate e recuperate e, ancora prima, opere salvate grazie a regolamenti all’avanguardia (i tentativi dei Borbone di tutelare le opere d'arte fin dal 1755), non del tutto scontati se una nazione che si proclamava democratica, come la Francia di Napoleone, fece entrare le opere d'arte come bottino nei trattati di pace. Le razzie del “Nappa” sono ancora ben presenti nella memoria storica di noi italiani e in particolare dei toscani, e la Fallaci ne parla anche nel suo romanzo postumo “Un cappello pieno di ciliege” .


Apollo citarista

Ci sono opere importantissime come l'"Apollo Citarista" ( dalla casa del Citarista di Pompei, bronzo di 1,65 cm di altezza), che nella Seconda guerra mondiale è passato da Berlino ad una miniera di sale.
L’insigne statua muliebre della Hestia Giustianiani in marmo (1,99 di altezza) del I-II secolo d.C. finita in mano ad un privato. La dea Roma in veste di Amazzone (2,30) che è un originale augusteo-tiberiano di Ostia Antica. Minerva con elmo e armata con tritone, di terracotta con tracce di colore (sfiora i due metri).
Ma anche la Venere de´ Medici, uno splendido marmo di Antonio Canova, di cui Napoleone si innamorò: fu nascosta a Palermo per sottrarla alle sue brame, ma inutilmente. L´imperatore alla fine pagò una fortuna per portasela via. Nel 1815, però, la statua, tornò finalmente a Firenze, e lì rimase.


La mostra celebra il centenario del primo regolamento di tutela delle opere d'arte approvato nel 1909 e in generale tutte le conquiste compiute nei secoli nel campo della tutela della difesa del patrimonio artistico.
Il titolo è emblematico,"Rovine e rinascite dell'arte in Italia" (fino al 15 febbraio 2009) ed é suddivisa in sei sezioni: dalle origini della tutela all’unità d’Italia, passando per il Novecento, per la propaganda del Ventennio fascista, fino all’evoluzione dei principi di tutela negli anni Ottanta. Vi si può anche apprendere le astuzie dei tombaroli per ricavare più soldi da un singolo pezzo. Hestia Giustiniani
Il caso più affascinante della mostra è forse quello della cosiddetta "Artemide Marciante" (recuperata dai Carabinieri)una statua alta 113 centimetri, in marmo con tracce di colori sulle vesti.Trafugata a Caserta nel 1994 e mandata in Svizzera, dove i trafficanti tentarono di venderla in Giappone e negli Stati Uniti. Ma avevano i Carabinieri alle calcagna e allora commissionarono una copia dell’Artemide ad un artigiano romano di monumenti funebri “abbandonandola” ad Avellino. Gli esperti non ci cascarono e la vera Artemide fu recuperata e portata in Italia. Nella mostra le statue sono tre: la vera, la copia moderna e il calco in gesso per trarre la copia.
C’è poi la “Ballerina di Goethe”, una Ninfa in marmo della fine del I-inizio II secolo d.C offerta allo scrittore che rinunciò con dispiacere all'acquisto, su saggio consiglio della famosa pittrice Angelica Kaufmann che lo mise in guardia sui problemi legati all'esportazione.
Qui si possono leggere uletriori informazioni sul recupero di altre importanti opere d’arte, patrimonio inestimabile della nostra terra e vestigia del nostro illustre passato.
L’Italia è un nazione unica per grandezza, valore, e quantità di opere d’arte. Ogni centro storico delle nostre città è un “museo” a cielo aperto e vederlo deturpato da orde di vandali immigrati o meno, dovrebbe far imbestialire ogni italiano degno di questo nome e memore dei sacrifici che i nostri padri patirono per difendere l’Italia dagli invasori.
Un'ultima nota, mi piace sottolineare a chi legge, l'operato dei Carabinieri anche in questo campo preparati, dediti alla proprio lavoro e capaci, che ha portato al recupero di tanti tesori.
 
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