Il bello di Hollywood si racconta. «Vorrei applausi per il mio cervello»
«Care donne, che noia fare il sex symbol»
George Clooney a «Style»: ho le rughe e ingrasserò di 13 chili Nega di essere una star. Davanti allo specchio, racconta, le rughe sono la prima cosa che nota. È solo per questo - per nasconderle - che preferisce frequentare ambienti dalle luci soffuse. E le donne? Una volta, forse. A suo dire, infatti, sono sempre di meno quelle che lo inseguono per strada. D’accordo: George Clooney è un bugiardo incallito. Ma, a guardar bene, dietro alle sue sparate un po’ di verità c’è: a 44 anni suonati, il più bello di Hollywood si è stufato di essere un sex symbol . E ora cerca applausi per il suo cervello piuttosto che per la sua bella faccia (e forse per qualcos’altro).
«Mi piacerebbe che non si ripetesse quello che è accaduto per Solaris, un ottimo film di cui la gente si ricorda solo i pochi secondi in cui sto con il culo di fuori», dichiara l’attore nell’intervista che apparirà venerdì su Style , il nuovo mensile del Corriere dedicato agli uomini. E così in Good Night, and Good Luck non solo Clooney compare sempre vestito dalla testa ai piedi, ma con gli occhiali e persino un po’ appesantito. Risultato: premio per la miglior sceneggiatura a Venezia (anche quella tutta farina del suo sacco) e discreti incassi al botteghino. Insomma, anche se il bel George non è ancora riuscito nell’impresa (forse disperata) di farsi espellere dalla categoria dei sex symbol , è stato promosso a pieni voti in quella altrettanto ambita degli attori-registi apprezzati anche dai critici più esigenti.
La copertina del primo numero di Style
Certo, che la bellezza all’inizio aiuti ma che alla fine può rivelarsi un’etichetta scomoda le donne lo sanno bene. I divi di casa nostra, anche. Quando Kim Rossi Stuart si lanciava (con esiti ottimi) nei monologhi di Amleto e Macbeth, i teatri erano presi d’assalto da un pubblico di giovani fan eccitate come ad un concerto rock (ora, proprio come Clooney, Stuart sta girando il suo primo film). Alessandro Preziosi ha scelto invece il Re Lear e Pessoa dopo aver stregato migliaia di ragazzine con il serial Elisa di Rivombrosa . Raoul Bova è emigrato oltreoceano (per sfuggire alle ammiratrici?) dove sta girando una fiction.
L’ultimo arrivato nella schiera dei belli d’Italia è Riccardo Scamarcio, protagonista di Tre metri sopra il cielo e Romanzo criminale . La fama di idolo delle teenager può oscurare la bravura? «Non credo - afferma l’attore barese -: che il fascino sia una colpa è uno stereotipo. Speriamo che i critici non ci caschino». Alessio Boni, l’aitante ma soprattutto bravissimo protagonista de La meglio gioventù di Giordana e de La bestia nel cuore della Comencini, applaude all’operazione Clooney: «Film eccellente, con cui ha rotto il cliché del rubacuori».
Come la star americana, prima di affermarsi sul grande schermo Boni ha recitato in una fiction televisiva. «Certo, la tv rischia di omologarti. Clooney è uscito indenne da quattro anni di ER non solo per le sue qualità, ma anche perché ha lavorato sodo. Giordana mi ha scelto proprio dopo avermi visto su RaiUno, in Incantesimo . Venivo da dieci anni di teatro, però ho affrontato la tv come se fosse un palcoscenico. Studiavo come un matto. Ed è servito a qualcosa». La sfida di George per far dimenticare il suo passato da sex symbol sembra solo agli inizi: in Syriana , uno dei suoi prossimi film, lo vedremo con barba e ingrassato di tredici chili. I critici sembrano gradire. Probabilmente, per l’ennesima volta, alla fine conquisterà anche il pubblico femminile.
Fabio Cutri
10 ottobre 2005
corriere.itMa che gigione il nostro bel George..lui non ha tanto glamour solo perchè è bello, ma soprattutto perchè è intrigante, intelligente, autoironico e pure forte e cocciuto..Ditemi voi cosa volete di piu' dalla vita...un brunello di Montalcino lo so..