Jacques Prévert, nato a Neuilly-sur-Seine nel 1900 (morto a Paris nel 1977), ha partecipato marginalmente al movimento surrealista, allontanandosene nel 1930, estraneo alle sue implicazioni politiche e filosofiche. Prévert è poeta sostanzialmente spontaneo e sensibile alle facili suggestioni di un lirismo quotidiano e 'boulevardier', animato da fecondi echi surrealisti. Si è affermato soprattutto come sceneggiatore cinematografico, collaborando con Renoir ("Il delitto di monsieur Lange" 1935), M. Carné ("Jenny" 1936, "Il porto delle nebbie" 1938, "Alba tragica" 1939, "I bambini del paradiso" 1943-45), J. Grémillon, A. Cayatte, P. Grimault, J. Dellanoy, e sviluppando i caratteri tipici del 'realismo poetico' nel cinema francese. E' stato autore di canzoni di successo: Le foglie morte, Barbara. Nel dopoguerra il suo facile e arguto lirismo sentimentale si è affermato presso il largo pubblico con i versi di Parole (Paroles, 1945), Storie (Histories, 1946) con la collaborazione di A. Verdet, Spettacolo (Spectacle, 1951), La pioggia e il bel tempo (La pluie et le beau temps, 1955).
Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Giovanissimo conosce André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, una compagnia teatrale di sinistra.
La sua fama è però dovuta alla produzione poetica, dove Prévert dà libero corso all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti, l'avversità per l'oppressione sociale.
Gli anni dal 1939 al '44 sono caratterizzati da una discreta attività cinematografica, ma nel 1945 riprende l'attività teatrale con la rappresentazione di un balletto cui collabora anche P. Picasso. E' del 1945 la celebre raccolta di poesia 'Parole'. Nel 1947 sposa Janine Tricotet, da cui aveva avuto una figlia, Michèle. Tra il 1951 ed il 1955 escono altre sue raccolte e nel 1955 è pubblicata 'La pioggia e il bel tempo' In quegli anni comincia a dedicarsi ad un'altra attività artistica, quella dei collages, che due anni dopo esporrà alla galleria Maeght e scrive due saggi: 'L'univers de Klee' e 'Joan Mirò'. Nel 1963 pubblica 'Histories et d'autres histories' e nel 1972 esce la raccolta 'Choses et autres' seguita, nel 1976, da 'Arbres'. Morirà a Parigi l'11 aprile 1977 stroncato da un cancro al polmone.
Tra le sue raccolte di versi di maggiore successo, Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie.
Morirà a Parigi l'11 aprile 1977 stroncato da un cancro al polmone.
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