Il sofà delle muse

Justin Chatwin erede di Tom Cruise?

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Perla_di luna
view post Posted on 1/7/2005, 10:42




Chatwin. Sono più fico di Tom Cruise
di Alessandra Venezia

Nel film di Spielberg è il figlio dell’ex Top gun e nella vita il degno erede del suo fascino. Ritratto del 22enne canadese che sta conquistando Hollywood.

Le ragazze del liceo di Palos Verdes, quartiere bene di Los Angeles, se lo mangiano con gli occhi. Agitano i capelli, i grandi cerchi alle orecchie, i fianchi stretti in gonnelline svolazzanti: decise a tutto pur di non passare inosservate.
I ragazzi, invece, lo guardano con ammirazione. Il soggetto di tanta attenzione è Justin Chatwin. L'hanno appena visto in The Chumscrubber, black comedy all'American Beauty (con Jamie Bell, Camilla Belle, Ralph Fiennes e Glenn Close) ambientata nei suburbi californiani, dove l'attore ventiduenne interpreta, per dirla con le sue parole, «uno stupido bastardo che vende droga e malmena i più deboli».

Invitati dalla produttrice del film, Bonnie Curtis, e dal regista Arie Posin, gli studenti fanno domande e scambiano commenti. Vogliono sapere come si diventa una star.
Perché in questa saletta di proiezione di velluto cremisi della Amblin Entertainment, nel cuore degli Universal Studios, sanno tutti che è solo questione di giorni. Quando il 29 giugno arriva sugli schermi americani e italiani La guerra dei mondi, il film fantascientifico di Steven Spielberg basato sul romanzo di H. G. Wells, questo giovane attore arrivato dal Canada in cerca di fortuna finisce sulle copertine di ogni giornale.
E nella «A-list» di tutti gli agenti e produttori che contano. A Hollywood, dove l'iperbole è spesso una regola, si parla già di lui come del nuovo Tom Cruise.
Con la benedizione di quel furbone di Spielberg che, non a caso, ha voluto Justin nel ruolo del figlio della star.

A guardarlo bene, con quegli occhi azzurri intensi e ridenti, il viso bello e regolare, i capelli folti e lucidi, non si può negare una certa rassomiglianza con l'atletico eroe di Top gun. O ancor meglio, come suggerisce Arie Posin, il regista di The Chumscrubber, col Cruise dall'aria scanzonata e provocatoria di Risky Business e di The Color of Money.

«Stavo andando a un appuntamento nell'ufficio della William Morris (una delle talent agency più conosciute di Los Angeles) e Justin era seduto con alcuni ragazzi intorno a un tavolo» racconta il regista. «Non sapevo chi fosse ma non ho avuto un attimo di dubbio: era l'attore che volevo per il ruolo di Billy. Per me lui era già una star».
Per Spielberg la ricerca è stata più impegnativa: «Non riuscivo a trovare nessuno che mi convincesse del tutto per la parte del figlio diciassettenne di Tom» racconta. «Poi ho visto The Chumscrubber e quel ragazzo mi è sembrato ideale: incarna alla perfezione l'adolescente che contraddice il genitore su ogni cosa» spiega sorridendo.
«È il ribelle buono. Finalmente avevo trovato Robbie». «Ho girato veramente un film con Steven Spielberg e Tom Cruise o sto sognando? Ogni tanto mi do un pizzicotto per convincermi che non ho le allucinazioni» racconta Justin con gli occhi sgranati.
«Tra cinque minuti vedrò La guerra dei mondi, qui, in questa sala dove Steven ha proiettato per la prima volta Jurassic Park e Schindler's List...».

Berretto da baseball calcato sulla fronte, maglietta arancione, un fazzoletto nero a pallini legato al polso insieme a una collanina tibetana, jeans e sandali infradito: è l'immagine perfetta per Teen Vogue. Un po' languido, un po' provocatore, assolutamente «cool». Un'esca appetitosa per quei milioni di adolescenti che si identificano con lui, ora che Tom Cruise è un coetaneo dei loro genitori.
Nel film di Spielberg infatti Chatwin è un adolescente irascibile che si trova a passare un weekend col padre proprio quando gli extraterrestri sferrano un attacco apocalittico al nostro pianeta.
«Questo non è E. T., o se lo è, è un E.T. con zanne, occhi da felino e sangue che sprizza dalla bocca. Questo è un film diverso, un horror-fantascienza» spiega l'attore con entusiasmo.
«Sa cosa mi ha detto Steven sul set? “Finalmente giro il film che ho sempre voluto fare”. E io sono nel film a cui lui ha pensato per dieci anni». Continua: «Sono cresciuto con i suoi film: I predatori dell'arca perduta, E.T., Lo squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo. Lui è un fenomeno, ho imparato tutto da lui».

Chatwin è nato a Nanaimo, un villaggio di pescatori della British Columbia dove si arriva solo con il traghetto. Abbandonata l'università per lavorare in tv (è apparso nella miniserie Taken prodotta da Spielberg e presto lo vedremo in Weeds), ha lasciato Vancouver per tentare la sorte a Los Angeles, dove per qualche tempo ha vissuto in un camioncino sulla spiaggia di Venice.
Per lui, innamorato dei grandi spazi, della caccia ai cervi e della pesca alle trote, non è stato facile. «Ho sofferto come tutti della sindrome di adattamento alla vita di Los Angeles».
Il ragazzo, comunque, ha imparato in fretta ad apprezzare il sapore del successo: se il ruolo di Robbie in La guerra dei mondi lo farà conoscere al mondo intero c'è da scommettere che quello di Billy in The Chumscrubber gli conquisterà i favori dei teenager di ogni paese.

Chatwin sembra in una posizione invidiabile: è circondato da una corte di consiglieri doc. Spielberg, per esempio, gli ha imposto un corso di dizione per eliminare l'accento canadese. Tom Cruise invece si è preso a cuore la sua salute esistenziale.
«Mi ha detto che devo essere aperto alle nuove idee, che non devo aver paura di esprimere le mie opinioni, che devo sempre comunicare con la gente» ripete come un mantra.
Ma secondo il regista Arie Posi la forza di Justin è tutta nella sua presenza: «È bello e insolente, pericoloso ma gentile: mi ricorda il Jack Nicholson di tanti anni fa» conclude. Non resta altro che aspettare il prossimo Easy Rider.
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