Il sofà delle muse

Ecco il primo trailer di King Kong, di P Jackson

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Ishtar
view post Posted on 29/6/2005, 15:56




Diretto da P. Jackson è interpretato da Naomi Watts e Adrien Brody Grande cinema:

King Kong, ecco il trailer

Arriva sul web la prima clip ufficiale di uno dei film più attesi della prossima stagione cinematografica

NEW YORK (USA) - E' uno dei film più attesi della prossima stagione. Si tratta di «King Kong» remake del celebre film del 1933 che sarà nei cinema di tutto il mondo il 16 dicembre prossimo. Ma di cui è ora disponibile il primo trailer ufficiale.
IL FILM - King Kong è il nuovo film del celebre regista neozelandese Peter Jackson, che ha diretto la celebre trilogia cinematografica tratta dal «Il signore degli anelli» di J. R. R. Tolkien. La pellicola si riaggancia esplicitamente al primo King Kong, quello del 1933, ambientando la storia, che vede come protagonisti Adrien Brody e Naomi Watts, proprio negli anni '30 e non alla successiva versione del 1976.
LA STORIA - Come nel film originale King Kong, gigantesco gorilla, viene catturato da un regista cinematografico nella misteriosa Isola del teschio, dove si «innamora» della bella attrice Ann Darrow (Naomi Watts), viene portato a New York, ma poi scappa fino al tragico finale in cui perde la vita. Il gorilla verrà digitalmente interpretato da Andy Serkis, l'attore dietro il cui volto si nascondeva Gollum, il geniale personaggio digitale de «Il signore degli anelli».
Marco Letizia
da corriere.it
Il trailer è nel link..cliccatelo
 
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Ishtar
view post Posted on 29/6/2005, 19:43




MOLTO bello, direi che lo stile di Jackson è inconfondibile
 
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lastregacheammalia
view post Posted on 29/6/2005, 20:02




Si molto bello..ma che pauraaaa
 
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verbenasapiens
view post Posted on 30/6/2005, 14:20




Date anche uno sguardo al sito, eccolo

http://www.kingkongmovie.com/


e al trailer del sito

http://www.kingkongmovie.com/ef239524432ba...7/en_large.html

Edited by verbenasapiens - 30/6/2005, 15:24
 
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Rachael
view post Posted on 1/7/2005, 08:29




Ho tentato di vedere il trailer, ma ci mette troppo tempo...quanto al King Kong di Jackson non vedo l'ora di vederlo....
 
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Ishtar
view post Posted on 30/10/2005, 13:31




Rispunta King Kong per fare uscire Hollywood dalla crisi

Silvia Kramar

da New York

Come star del cinema ha un pedigree invidiabile. È apparso come protagonista al fianco di Fay Wray, Jessica Lange, Tarzan e Godzilla; ha lavorato in Usa, Giappone, India e Corea. È apparso su locandine, manifesti, gadget e magliette, acquistati in tutto il mondo. Il suo curriculum lo ha reso indimenticabile per milioni di fan: i biglietti venduti, a milioni, ne hanno fatto un re del box office. Ma King Kong non accenna a un onorevole pensionamento: le rughe, se le ha, non se le è spianate con i lifting ma le nasconde sotto il folto pelame nero, i denti bianchissimi sono ancora tutti suoi, i muscoli sono ancora più tonici e grazie agli effetti speciali che ci ha regalato la saga del Signore degli anelli, anche il ruggito è quello del giovane baritono di un tempo. Così, settantatré anni dopo il debutto a Hollywood, il gorilla più famoso del cinema sta per tornare sugli schermi americani.
Lo farà il 14 dicembre, con una responsabilità, per così dire, disumana: riportare lustro, miliardi e gioia a un cinema statunitense giunto alla fine di un anno disastroso: Hollywood nel 2005 ha perso mezzo miliardo di dollari rispetto al 2004; un drammatico otto per cento in meno che rischia di far chiudere molti posti di lavoro. Le speranze di risalita sono dunque affidate a King Kong, che dopo un lungo riposo, torna nello splendore della nuova versione diretta da Peter Jackson, lo stesso regista che due anni fa aveva fatto incetta di Oscar con la trilogia del Signore degli anelli.
E che per dirigere, riscrivere e produrre la nuova love story del gorilla sull'Empire State Building ha ottenuto un cachet di venti milioni di dollari dalla Universal.
I manager dello studio californiano, che quest'anno ha portato sugli schermi pellicole piuttoste tiepide, riscontrando numerosi insuccessi di pubblico e critica, nei giorni scorsi hanno finalmente visto la versione finale del nuovo King Kong. E sono rimasti a bocca aperta: per la bellezza della popolare favola, che stavolta ha per protagonista Naomi Watts, erede del ruolo che aveva reso famosa, nel 1976, la giovane fotomodella Jessica Lange. Ma anche per via della durata di questo kolossal: King Kong spazia sullo schermo argentato per ben tre ore inserendosi di diritto nel filone degli over 180 (minuti) come Titanic e Il signore degli anelli. Peter Jackson l'ha voluto così: ha convinto la produzione a non accorciarlo assumendosi lui le spese (si dice trentadue milioni di dollari) di quei trenta minuti in più di una pellicola che in sala di montaggio non ha avuto il cuore di tagliare. Adesso l'Universal rischia grosso: King Kong è costato 207 milioni di dollari e, vista la durata, avrà spettacoli meno frequenti e quindi meno spettatori. Senza contare che ultimamente il cinema americano, per evitare il rosso, ha dovuto vendere, in media, nel primo weekend di proiezioni un numero di biglietti equivalente al cinquanta per cento del costo della pellicola: tradotto in dollari, significa che King Kong dovrà vendere più di cento milioni di dollari nei primi due giorni di visione. Riuscirà il gorillone a fare il miracolo? «Il pubblico americano è assetato di qualcosa di straordinariamente bello» ha spiegato al New York Times Marc Schmuger, vice presidente della Universal Pictures: «Queste sono tre ore davvero indimenticabili. La storia d'amore tra King Kong e la bionda Dawn è profonda, bellissima, commovente, e poi non ho mai visto un regista lavorare al livello di Jackson. È un maestro anzi un genio». Così King Kong, nello splendore dei suoi dodici metri, con una testa comandata da un computer che lo rende incredibilmente «umano» torna a interpretare la storia del suo primo film: una favola della bella e la bestia alla quale partecipano anche gli attori Jack Black e Adrien Brody.
Il suo lungo viaggio nei camerini del cinema l'aveva portato, in oltre settant'anni, a interpretare versioni sempre diverse della strana favola: dopo il debutto del 1933, dove uno scienziato depresso andava su un'isola deserta con una bionda assistente per portare il gorilla a New York, King Kong era stato trovato nel 1976 dal barbuto paleontologo Jeff Bridges aggregato a una spedizione petrolifera. Nell'edizione giapponese diretta nel 1962 da Inoshiro Honda era invece stato scoperto dal dottor Tako, nel corso di una spedizione sanitaria sull'isola di Faroui. Nel sequel giapponese del 1967 era diventato un robot usato per dissotterrare del materiale radioattivo. Ora anche nel prossimo Natale King Kong tornerà sul grande schermo: riuscirà col suo urlo tremendo a salvare Hollwyood?

da
ilgiornale.it
Io ho fiducia in Jackson, uno che mette talente, freschezza ed entusiasmo in quello che fa .Il trailer è bellissimo.
Mi chiedo: se Hollywood è in crisi allora le cinematografie di altri paesi sono morte e sotterrate per caso?
 
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petrus33
view post Posted on 3/11/2005, 20:30




King Kong: scimmia digitale, risultato bestiale


di Marco Giovannini
28/10/2005

Con la scimmia in digitale il risultato è bestiale Elaborato al computer, per nulla umanizzato, anzi selvaggio: il 15 dicembre torna il primate innamorato, resuscitato dal regista del «Signore degli Anelli». Che qui lo racconta e per la prima volta mostra le immagini del suo cucciolone feroce.
È entrato nella classifica degli eletti della rivista economica Fortune: ma non per i 3 miliardi di incasso della trilogia Il Signore degli Anelli, né per il compenso astronomico per King Kong, 20 milioni di dollari più percentuale. Nella «lista delle 25 persone di successo più da invidiare» Peter Jackson c'è per ragioni di look: ha perso 30 chili e, grazie alla chirurgia laser, non ha nemmeno più bisogno degli occhiali.
Chi ha in mente il regista sovrappeso e trasandato che nell'armadio aveva solo due camicie azzurre, indossava pantaloni corti militari e appena poteva camminava a piedi nudi come gli hobbit è pregato di spingere il tasto «cancella». Il nuovo Peter Jackson seduto con Panorama nel suo studio di Wellington durante questa intervista esclusiva ha i capelli corti, la barba curata, veste in una sfumatura di beige e verdi (pantaloni lunghi, scarponcini alla moda, polo e pullover), è magro, sembra ringiovanito anche se dovrebbe essere più stanco e stressato di quello vecchio stile.
Mancano solo sei settimane al ritorno dell'«ottava meraviglia del mondo», come nel lontanissimo 1933 fu battezzato Kong, re dei gorilla, e nemmeno Jackson sa quanto sarà lungo il film («Più di due ore e meno di tre»). Ha appena licenziato il musicista Howard Shore (premio Oscar per due dei tre film di Il Signore degli Anelli) rimpiazzandolo con James Newton Howard. Al di là di un'amicizia incrinata, ha comportato dover registrare di nuovo tutte le musiche.
Da quel grande burattinaio che è Jackson ha creato intorno al suo «King Kong» una frenesia e un merchandising globale, dal videogame che permette di intervenire da casa nello svolgimento del film ai francobolli già negli uffici postali neozelandesi: cinque, per un valore complessivo di 6,20 dollari.
Sono dieci anni che lo stakanovista Jackson ha dimenticato il significato della parola vacanze. Da quando, nel 1995, aveva cominciato la preparazione proprio di King Kong. Lo sognava da quando a 9 anni era stato folgorato in tv dall'originale.
Ma all'ultimo momento la Universal si era spaventata e aveva annullato il progetto. Per chiunque altro sarebbe stato la rovina (Jackson aveva investito ogni soldo in uno studio di effetti speciali), per lui diventò una fortuna. Come un giocatore di poker rilanciò al buio: sul piatto Il Signore degli Anelli, la trilogia di romanzi giudicata fra le più importanti del secolo ma da sempre considerata «infilmabile».
Dopo l'incredibile successo (17 Oscar complessivi, tre personali) è stata la Universal a cercarlo e Jackson, che sognava solo un film a basso costo, si è imbarcato nella nuova follia, destinazione Skull Island, l'isola del teschio, il regno di King Kong. A fargli compagnia Naomi Watts (la bella), Jack Black (il regista), Adrien Brody (lo sceneggiatore). La bestia è digitale, ma ad animarla ha contibuito Andy Serkis, l'attore inglese che in Il Signore era stato Gollum.
Quanto è vicino questo «King Kong» a quello che sognava da bambino?
A 12 anni feci a pezzi la pelliccia di mia madre e cominciai a costruire dei modellini, e li ripresi con la tecnica dello stop motion. Quello sì che era un King Kong tradizionale. Questo è tutt'altro, molto influenzato dall'esperienza di Il Signore degli Anelli. La lezione si può riassumere così: più la storia è fantastica, più il film deve essere verosimile. Skull Island l'ho trattata come un luogo geografico e storico, come la Terra di mezzo.
Quindi è differente da quello che stava per girare nel 1995?
Completamente. Quando ho riletto la sceneggiatura mi ha fatto schifo. Era estremamente superficiale, molto hollywoodiana, un po' alla Indiana Jones. Senza considerare che nel frattempo concetti e stile erano stati ripresi in altri film: Jurassic Park, perfino La mummia. Con Fran Walsh e Philippa Boyens, le stesse sceneggiatrici del Signore degli Anelli, abbiamo riscritto ogni riga.

http://www.panorama.it/spettacoli/anteprim...1-A020001033331
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Rachael
view post Posted on 3/11/2005, 21:16




Jackson é veramente un genio. Sono molto curiosa di vdederlo...
 
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valmont74
view post Posted on 4/11/2005, 20:18




Anch'io...non credo che si tratti di un film di plastica ecco wink.gif
 
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petrus33
view post Posted on 5/11/2005, 14:42




CINEMA: PER KING KONG AL VIA UNA CAMPAGNA PLANETARIA

ROMA - Dalla settimana prossima in circa 1.000 sale italiane sara' distribuito un nuovo trailer di 'King Kong', il kolossal che Peter Jackson, il regista della saga del 'Signore degli anelli', ha realizzato ispirandosi al classico del 1933. E' solo l' inizio di un martellante battage pubblicitario organizzato a livello planetario perche' l'uscita del film e' prevista in contemporanea mondiale (o quasi) a meta' dicembre. In particolare 'King Kong' uscira' il 14 dicembre negli Stati Uniti e il 16 in Italia. Ma il 5 dicembre ci sara' una grande prima a New York.

Il nuovo trailer, molto piu' spettacolare di quelli gia' in circolazione perche' lascia intravedere la scena madre della lotta tra King Kong e un terribile T-Rex, uscira' in ben 2.500 sale americane gia' da questo fine settimana.

Girato interamente in studio in Nuova Zelanda, dove e' stata ricostruita tra l' altro la New York del 1933, il nuovo King Kong e' particolarmente ricco di effetti speciali, curati dalla Weta di Peter Jackson, la stessa societa' che si e' occupata degli effetti del Signore degli Anelli. Tra le 500 persone che lavorano alla Weta Digital ci sono ben sette italiani, tutti intorno ai 30 anni. Si e' lavorato molto in particolare sul gorilla, un bestione virtuale di 400 chili alto otto metri, la cui faccia imbronciata troneggia sulle centinaia di poster che stanno per invadere il mondo.

Un 'giocattolo' particolarmente sofisticato: basti pensare che per costruire i suoi occhi ne sono stati creati 30 modelli diversi con un budget di circa 10 milioni di dollari (in Italia ci si sarebbero fatti un paio di film a basso costo).

A dare espressione a Kong e' stato Andy Serkis, la stessa persona che ha reso espressivo Gollum del 'Signore degli anelli': sul suo volto sono stati applicati 128 puntini luminosi collegati col faccione digitalizzato del gorilla.

Intanto per i fans italiani del film e' gia' attivo (da oggi) il sito Fanatic About Kong-the Italian King Kong fansite (www.fanaticaboutkong.com) che sara' un luogo di incontro e di scambio, in attesa dell' arrivo di King Kong nelle sale, e luogo virtuale dove reperire ogni curiosita', novita', retroscena del film di Jackson. Attraverso il sito, la community di appassionati puo' seguire giorno per giorno le news sul film, trovare foto e trailer, conoscere i prodotti legati alla King Kong' s Mania e partecipare ad un grande gioco interattivo che sara' il canale privilegiato per accedere in sala la sera dell' anteprima italiana, in data ancora da definire.

E' previsto che la community di Fanatic About Kong, raggiungera' oltre 150.000 persone; a partire dal 9 novembre ogni settimana - fino alla data dell' anteprima - i visitatori del sito saranno coinvolti in 4 giochi a quiz sulla King Kong' s Mania. Per il 17 novembre e' invece prevista l' uscita italiana del videogame ufficiale legato al film di cui si dicono gia' meraviglie; a realizzarlo e' stato il francese Michel Ancel, scelto dallo stesso Peter Jackson e noto come il creatore di 'Rayman', videogame di enorme successo.

da ansa.it
 
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*PalladeAthena
view post Posted on 13/12/2005, 20:44




Il "kolossal" dell'anno di Peter Jackson esce venerdì in tutto il mondo
Dura oltre 3 ore. La parte centrale si svolge su un'isola simile a quella di Spielberg
"King Kong", il gorilla innamorato
si trasferisce a Jurassic Park
Ma, dopo la cattura, la storia dello scimmione ritorna ai temi struggenti
dell'originale. Il finale è amaro. Applausi non ecumenici dalla critica
di CLAUDIA MORGOGLIONE


ROMA - Primo: lasciate perdere "Il signore degli anelli". Secondo: dimenticate la brevità della pellicola originale, quella degli anni Trenta. Terzo: tenete bene a mente, invece, la lezione del catastrofismo preistorico già esplorato da Steven Spielberg. Perché il super-remake "King Kong" - ovvero il kolossal più atteso della stagione, presentato ieri sera in anteprima alla stampa italiana - mescola insieme una buona dose di ironia, una spruzzata di horror, e soprattutto tanto, tanto "Jurassic Park".

Un cocktail che spiazza, almeno in parte, la platea, anche quella degli addetti ai lavori. Che alla fine regala all'opera di Peter Jackson - già pluripremiato autore della trilogia ispirata a Tolkien - un applauso non proprio ecumenico, anzi leggermente sottotono. Ma adesso la vera prova è quella del botteghino. E non solo in casa nostra: il film esce infatti venerdì in contemporanea mondiale, puntando ai succosi incassi natalizi dell'intero Pianeta.

Nell'attesa, spieghiamo un po' meglio di cosa si tratta. Cominciando col sottolineare la durata: 3 ore e 7 minuti, per una storia che ricalca quella già nota dei primi due "King Kong" (l'originale del 1933, e il remake degli anni Settanta con Jessica Lange protagonista), non sono proprio pochine. Certo, Jackson ci ha già abituati ai tempi lunghi, con la trilogia "Il signore degli anelli"; ma lì la non brevità era giustificata dalla complessità della monumentale opera tolkeniana.

In questo caso, invece, l'autore neozelandese dilata soprattutto la seconda delle tre parti in cui è divisa la storia. Rispettandone, invece, l'ambientazione nella New York post-Depressione. Nel primo segmento della pellicola, facciamo la conoscenza dei protagonisti. A partire dal regista interpretato da Jack Black, che pur di realizzare un film indimenticabile non esita a organizzare un'improbabile spedizione via mare in un'isola ancora non scoperta. Coinvolgendo nell'operazione un'attrice di vaudeuville raccattata letteralmente per strada (Naomi Watts), il commediografo autore della sceneggiatura (Adrien Brody) e l'intero equipaggio della nave.

Eccoci dunque arrivati alla seconda parte, il vero cuore dell'opera di Jackson. Quella in cui i nostri eroi incappano nell'isola maledetta. Habitat sia del supergorilla di otto metri che dà il titolo alla pellicola, sia di un ampio campionario di mostri. Dinosauri, soprattutto: sullo schermo ne vediamo tanti, di ogni tipo e dimensione (nell'originale apparivano giusto in un paio di sequenze). Tanto che in certi momenti lo spettatore ha quasi l'impressione di aver sbagliato luogo, e di trovarsi per magia in Jurassic Park.

Insieme agli animaloni preistorici, ci sono altre presenze inquietanti assenti nel film del 1933, alcune delle quali appaiono in sequenze con spruzzi d'horror: ad esempio, alcuni vermoni che si aprono e che ricordano un po' i mitici Alien; ragni enormi; pipistrelloni giganti; scorpioni cattivissimi. Per non parlare di una tribù di esseri umani primitivi, pronti a compiere sacrifici umani pur di soddisfare re Kong.

Ed è contro questa vasta gamma di specie che l'equipaggio e i passeggeri della nave devono combattere, pur di liberare Naomi Watts dalle grinfie del gorilla. In una serie infinita di battaglie, spettacolarità, inseguimenti e sfoggio di effetti speciali. Solo che nel frattempo lei ha scoperto che lo scimmione non è affatto cattivo, e che anzi si comporta con tenerezza. Perché, come tutti noi spettatori sappiamo, è innamorato. E proprio in molte delle sequenze tra l'attrice e il mostro, oltre che in alcune scene di combattimenti, il film prende toni da commedia. Un modo di alleggerire e di non prendersi molto sul serio; sicuramente lontano dalla tensione epica dei tre "Signore degli anelli".

Diversa invece - struggente, romantica, triste - la terza parte, quella nella sostanza più fedele all'originale. King Kong, fatto prigioniero, viene portato a New York, nel tentativo di utilizzarlo come redditizio fenomeno da baraccone. Lui però si ribella e ritrova l'amata Naomi Watts. In un finale ovviamente amaro: tranne che in casa Disney, è difficile che la Bella e la Bestia possano vivere felici e contenti.

Perfino in un film costato la bellezza di 207 milioni di dollari, sesto in assoluto per onerosità nella storia del cinema. Il record, in questo campo, continua ad appartenere alla "Cleopatra" con Liz Taylor e Richard Burton: col valore del dollaro aggiornato a oggi, ha fatto spendere ai produttori oltre 286 milioni di dollari. In confronto, la faraonicità di Jackson è quasi roba da dilettanti.

http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni/sp...ngkongesce.html
Lo devo vedere assolutamente e poi Jackson è bravissimo tongue.gif
 
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10 replies since 29/6/2005, 15:56   165 views
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