Il sofà delle muse

Costantinos Kavafis, un grande poeta da amare

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Pontormo
view post Posted on 7/6/2005, 15:50




Constantinos Kavafis è uno dei più grandi poeti moderni. Era nato nel 1863 ad Alessandria d'Egitto
" in una casa della via Cherif "- come scrisse in un appunto autobiografico- . La sua famiglia era greca e quando Constantinos era un bambino si trasferì in Inghilterra. Nel '69 morì il padre e dopo alcuni anni di viaggi tra la Francia, Constantinopoli ( l'odierna Istanbul ) e la Grecia Constantinos e l'amatissima madre fecero ritorno nella vivace città egiziana. Fu così che l'adolescente si trovò a vivere in una città di mare, meta di viaggiatori ed emigranti in cerca di fortuna, un felice punto di incontro tra persone di diverse culture. In Europa, in campo poetico, dominavano i decadenti francesi, in Egitto vi era la grandissima e mirabile tradizione della poesia araba e per ragioni familiari Constantinos era vicino anche alla poesia ellenica di Omero, Saffo, Alceo, Anacreonte.
Impiegato per tutta la vita in un ufficio del ministero dei lavori pubblici d'Egitto coltivò quasi segretamente il suo amore per la poesia. In vita editò solo due raccolte, esili numericamente, nel 1904 e nel 1910. Spesso donava le sue poesie agli amici, a volte le raccoglieva in gruppi che rilegava lui stesso o le incollava su quaderni. Morì nel 1933 il giorno del suo compleanno: il 29 aprile. Un caso o un destino che è capitato ad altri, tra cui Raffaello Sanzio e Ingrid Bergman, e in cui il suo traduttore, Nelo Risi, vide quasi un simbolo. Nel '35 una casa editrice di Alessandria pubblicò la sua opera omnia: 150 liriche. In Italia dal '19 erano state pubblicate poche poesie su riviste specialistiche, aveva parlato di lui il pessimo Marinetti e tempo dopo Ungaretti, Montale, Caproni. Alcuni hanno paragonato le liriche del poeta greco a quelle dell' Antologia Palatina, una preziosa raccolta di 3700 epigrammi di poeti dal IV secolo a.C. al VI secolo d. C ( tra i molti vi è anche Platone ). I temi principali della poesia di Constantinos sono il ricordo, la nostalgia, la vita che sfugge, l'amore omosessuale, l'ironia, il disincanto, la morte, la compassione. Al centro delle sue poesie vi sono sempre uomini e donne con i loro sentimenti, i loro dilemmi, la loro umana pietà. La bellezza delle sue liriche è stupefacente, con poche, scarne parole Constantinos sa evocare tutto un mondo tumultuoso
il resto è qui
biografia
 
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Pontormo
view post Posted on 7/6/2005, 15:51






Una delle sue poesie che preferisco

Itaca
-Constantinos Kavafis

Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta il tuo pensiero alto e squisita
è l'emozione che ci tocca il cuore
e il corpo. Nè Lestrigoni o Ciclopi
nè Poseidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro,nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d'estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
madrepore e coralli,ebani e ambre,
voluttuosi aromi d'ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell'Egitto,
a imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna a quell'approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni,che vecchio
tu finalmente attracchi all'isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t'ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera,Itaca non t'ha illuso.
Reduce così saggio,così esperto,
avrai capito che vuol dire un'Itaca.
 
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Rachael
view post Posted on 7/6/2005, 19:10




E se non vuoi la vita che desideri

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

 
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verbenasapiens
view post Posted on 7/6/2005, 19:18




Bel poeta vero?Non inflazionato..speriamo non non copino anche questo
 
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verbenasapiens
view post Posted on 8/6/2005, 20:17




Voci
-Constantinos Kavafis

Ideali amate voci
di coloro che sono morti o come i morti
sono per noi perduti.

A volte ci parlano in sogno
a volte esse vibrano dentro.

E con il suono, per un istante l'eco fa ritorno
della prima poesia di nostra vita -
come lontana nella notte una musica che dilegua.
 
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Maximus05
view post Posted on 9/6/2005, 07:53




Mura
-Constantinos Kavafis

Senza riguardo, senza pudore nè pietà,
m'han fabbricato intorno erte, solide mura.

E ora mi dispero, inerte, qua.
Altro non penso: tutto mi rode questa dura

sorte. Avevo da fare tante cose là fuori.
Ma quando fabbricavano come fui così assente!

Non ho sentito mai nè voci nè rumori.
M'hanno escluso dal mondo inavvertitamente
 
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Rachael
view post Posted on 9/6/2005, 10:07




Candele
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.

Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora il loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
come s'allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.




 
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verbenasapiens
view post Posted on 9/6/2005, 20:38




Brame

Constantinos Kavafis

Corpi belli di morti, che vecchiezza non colse;
li chiusero, con le lacrime, in mausolei preziosi,
con gelsomini ai piedi e al capo rose.
Tali sono le brame che trascorsero
inadempiute, senza voluttuose
notti, senza mattini inadempiuti
 
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Rachael
view post Posted on 10/6/2005, 18:06




Torna

Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo e antiche brame trascorrono nel sangue
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si riaccende.

Torna sovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni...

 
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Maximus05
view post Posted on 15/6/2005, 06:59




Mare mattutino
-Constantinos Kavafis

Fermarmi qui! Mirare anch'io questa natura un poco.
Del mare mattutino e del limpido cielo
smaglianti azzurri e gialla riva: tutto
s'abbella nella grande luce effusa.

Fermarmi qui. Illuso di mirare
ciò che vidi davvero l'attimo che ristetti,
e non le mie fantasime, anche qui,
le memorie, le forme del piacere.
 
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verbenasapiens
view post Posted on 16/6/2005, 06:50




Sulla soglia del caffè

Accanto, dissero qualcosa: attento
mi rivolsi alla soglia del caffè.
E vidi, allora, lo stupendo corpo,
dove di sé faceva maggior prova Amore:
vi plasmava gioiso acconce membra,
innalzava, scolpita, la persona,
con emozione vi plasmava il viso,
del suo tatto lasciando come un arcano senso
sulla fronte, sugli occhi, sulla bocca.
 
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verbenasapiens
view post Posted on 18/6/2005, 16:01






Prima che il tempo li guastasse

Assai si dolsero nell'atto di lasciarsi.
Le circostanze, non loro lo vollero.
I casi della vita fecero che uno
lontano se n'andasse - a New York o in Canadà.
Certo l'amore non era più quello d'un tempo,
poco per voltain loro era scemata l'attrazione.
Separarsi, però, non l'avevano voluto.
Le circostanze agivano.- Forse il destino
s'è rivelato artista, spaiandoli proprio adesso
prima che il fuoco si spegnesse che il Tempo li guastasse.
Immutabilmente saranno l'uno per l'altro
il bel ragazzo di ventiquattro anni.


da leggere
http://www.oliari.com/storia/kavafis.html
 
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valmont74
view post Posted on 20/6/2005, 07:08




Per quanto sta in te
-Constantinos Kavafis

Per quanto sta in te
e se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea
 
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Ishtar
view post Posted on 20/6/2005, 13:08




Giura

Ad ogni poco giura di cominciare una vita migliore.
Ma quando viene, coi consigli suoi, la notte,
e coi suoi compromessi e le lusinghe,
ma quando viene, con la sua forza, la notte
(il corpo anela e cerca), a quell'eguale
fatale gioia, ancora perso, va.

Constantinos Kavafis


 
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salvatores
view post Posted on 21/6/2005, 07:37




Segreti
Da quanto ho fatto, da quanto ho detto
di scoprire non cerchino chi fui.
C’era un ostacolo che mi fermava
tante volte che stavo per parlare.
Di me le azioni meno percettibili
E dei miei scritti quelli più velati –
sarà solo lì che capiranno.
Ma forse tanta pena, tanto sforzo
Per intendere me non mette il conto.
Più tardi – in una società migliore –
certo qualcuno fatto come me
apparirà, farà liberamente.

 
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29 replies since 7/6/2005, 15:50   512 views
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