Il sofà delle muse

Rapita volontaria italiana in Afghanistan, ci risiamo

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Pontormo
view post Posted on 26/5/2005, 07:56




Cantoni, scaduto il nuovo ultimatum Timor Shah risponde al telefono di Clementina: «Non voglio soldi». Il governo afghano: rilascio non a breve


KABUL- È scaduto alle 7 locali di mercoledì (le 4,30 italiane) l'ennesimo ultimatum di Timor Shah, il presunto rapitore di Clementina Cantoni, ma come tutte le altre volte la minaccia risulta essere caduta nel vuoto. Da parte delle autorità non c'è per il momento alcuna notizia ufficiale, ma secondo indiscrezioni i negoziati proseguono regolarmente. Timor Shah, parlando al telefono con un collaboratore afgano di alcuni giornalisti italiani, aveva lanciato ieri un nuovo ultimatum, almeno l'ottavo dal rapimento dell'italiana, sottolineando che le sue richieste sono «quelle iniziali» (lo sviluppo delle scuole coraniche; la sospensione di un programma radiofonico ritenuto «volgare»; la messa al bando degli alcolici e la distruzione delle piantagioni di papavero) e di non aver chiesto alcun riscatto per il rilascio della ragazza. «Il governo afghano non vuole chiudere la questione», ha aggiunto Timor Shah, sottolineando che «agisce seguendo la politica americana».

IL GOVERNO AFGHANO: «RILASCIO NON A BREVE»- «Poche ore prima, all'indomani della fiaccolata a Roma, il governo afghano aveva parlato di tempi lunghi per il rilascio di Clementina Cantoni, in ostaggio ormai otto giorni. Luftullah Mashal, portavoce del ministero dell'Interno afghano, aveva peraltro ribadito ancora una volta la propria fiducia su una positiva conclusione della vicenda; non entro breve termine, ha tuttavia avvertito. «Siamo speranzosi nel fatto che la giovane italiana sarà liberata», ha dichiarato, aggiungendo peraltro: «Ci vuole tempo».

MINACCIA ATTENTATI SUICICI A KABUL - Intanto l'ambasciata italiana ha diramato un'altra allerta ai connazionali per la minaccia di attacchi suicidi a Kabul. L'allarme, valido fino al 29 maggio, è stato lanciato dall'Anso, un'agenzia per la sicurezza che diffonde rapporti quotidiani alle organizzazioni non governative. L'Anso ha invitato tutto il personale delle Ong alla massima cautela. Dal canto suo l'ambasciata italiana ha rinnovato ai connazionali (i civili sono circa 140, ai quali in questo periodo si aggiunge un folto gruppo di giornalisti), un invito ad adottare misure di sicurezza che peraltro erano già state suggerite in passato: dal non uscire dopo l'imbrunire, all'evitare gli spostamenti a piedi, dal non frequentare internet cafè, bar o ristoranti, se non per improcrastinabili esigenze di lavoro, allo spostarsi almeno in due veicoli al di fuori degli orari di punta.
25 maggio 2005
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/...lementina.shtml
 
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Camille
view post Posted on 26/5/2005, 10:15





Care International: «Non capiamo cosa prolunghi questa situazione, perché ci sia ora di fatto uno stallo nelle trattative»
KABUL - Una nuova manifestazione a Kabul alla quale hanno partecipato circa 500 vedove ha chiesto la liberazione di Clementina Cantoni. Nel distretto 8 della capitale afghana, uno dei quartieri periferici e più poveri, Care International (l'agenzia umanitaria per la quale lavora l'italiana rapita dieci giorni fa) ha organizzato una distribuzione di cibo: la razione di un
mese di farina, sale, lenticchie, olio.
Le donne, quasi tutte in burqa, hanno manifestato con il poster con la foto della giovane italiana, affisso ormai in tutta Kabul. «Senza di lei moriremo di fame. È l'unica che ci ha aiutato», , dice una donna. E un'altra: «Liberatela subito. Ha fatto solo del bene al popolo afgano». «È la nostra madre», afferma un bambino. Giovedì dovrebbe cominciare la trasmissione sulle principali tv del Paese di uno spot in cui si sottolinea l'impegno umanitario di Clementina Cantoni: a testimoniare in suo favore saranno donne e bambini.
«Dal rapimento di Clementina sono passati dieci giorni, e sono tantissimi. Ma a noi sembra un'eternità», ha detto Bea Spadacini, addetta stampa di Care International. «Veniamo informati tutti i giorni dalle autorità che conducono la trattativa e seguiamo questa vicenda con crescente apprensione. Non capiamo che cosa prolunghi così tanto questa situazione, perché ci sia ora di fatto uno stallo».
26 maggio 2005

corriere

La mobilitazione delle donne Afgane é la testimonianza di quanto Clementina Cantoni si adoperasse per il loro benessere...una persona di grande umanità e che dovrebbe farci trovare tutti d'accordo sul suo operato, e invece ho avuto modo di leggere le solite insinuazioni velenose su Care che gettavano ombra anche sul lavoro svolto da Clementina...trovo ripugnante che ci sia chi blateri tanto a favore di certi rapiti e ignori e peggio insinui contro altri.
Clementina Cantoni merita tutta la nostra ammirazione e le nostre preghiere affinchè possa tornare dalla sua famiglia.

 
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verbenasapiens
view post Posted on 26/5/2005, 15:07




Certo: è vergognoso che in rete si leggano certe cose che non fanno altro che evidenziare la grettezza di chi le scrive, gente che peraltyro sa fare solo "le pizze a comando"
 
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Ishtar
view post Posted on 28/5/2005, 07:20




Cosa manca a Clementina?

In questi ultimi giorni mi sarei aspettato si parlasse del rapimento della mia corregionale Clementina in Afghanistan: invece, ad oggi ancora niente.
Per inciso, Clementina è un nome che amo. Pensavo che mia zia fosse l’unica ed ultima depositaria di questa tradizione, che bello scoprire che non è sola. Non credo comunque che la nostra Clementina sia così poco “gettonata” per colpa del nome.
Sulle prime pagine dei giornali, nei TG di tutti i canali, nei discorsi in metropolitana, ma soprattutto nelle famigerate piazze, che per lei nessuno proclama di voler riempire, ma allora, mi chiedo, perché? Non è forse così interessante come le Simone? Oppure vuoi vedere che Care International ha meno appeal di Un Ponte Per?
Oppure ancora non ha gli amici giusti, non frequenta i salotti giusti come sanno fare i giornalisti “giusti”?
Perché il nostro grande presidente Ciampi non ha ancora ricevuto (mi pare) i parenti? Perché il suo compagno (o marito, o fidanzato, o amico, o cosa ne so, una persona per lei importante) non è ancora diventato una star mediatica?
Seguo spesso un famoso blog del Corriere della sera e giusto oggi chiedevo perché, nessuno dei maestrini del pensiero corretto che imperversano su quel blog ha ancora speso una virgola per questa donna?
Non è forse anche lei un’Italian, in giro per il mondo a dedicare la propria vita agli altri, tenendo alto il nostro nome e la nostra bandiera?
Cosa manca a Clementina? Qualcuno me lo sa dire?

articolo

già..perchè?E il vate , le petir crillon ne parla nel suo blog-vangelo?
Ah saperlo, saperlo..Però..il qualunquismo impera.. .
 
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verbenasapiens
view post Posted on 29/5/2005, 12:11




Dalla Tolo Tv parla in inglese in mezzo a due armati di mitra

Clementina Cantoni: tv afghana mostra video «Sono Clementina, oggi è il 28 maggio», dice l'italiana rapita, sbagliando però il giorno: parla di domenica invece di sabato

Manifestazione di donne afghane per la liberazione di Clementina Cantini (Afp)
KABUL - Un video in cui appare Clementina Cantoni è stato trasmesso domenica mattina da Tolo Tv, una rete televisiva privata afghana. «Sono Clementina, oggi è il 28 maggio», dice in inglese l'italiana rapita a Kabul lo scorso 16 maggio, sbagliando però il giorno: afferma infatti che è domenica, mentre il 28 maggio era sabato.
Le immagini mostrano la Cantoni avvolta in una veste scura e una sciarpa blu, seduta tra due uomini armati di mitra, puntati contro di lei. I suoi rapitori le fanno ripetere il nome del padre, della madre e del fratello del padre suggerendole i nomi e traducendo in lingua locale. Infine le fanno dire la data, 28 maggio, sbagliando però il giorno. Clementina volge più volte gli occhi verso la sua sinistra, probabilmente verso una persona presente nella stanza che le suggerisce cosa dire.
29 maggio 2005
articolo corsera
 
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Rachael
view post Posted on 29/5/2005, 12:28




Sono molto felice di sapere che Clementina é ancora viva...
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Rachael
view post Posted on 31/5/2005, 21:23




Liberate Clementina - di Deborah Fait

Ma dove sono tutti i pacifisti che manifestavano per le due Simone e per Giuliana Sgrena?
Dove sono finiti? Hanno rapito una ragazza italiana, si chiama Clementina Cantoni.
Lo sapete, pacifisti?
Era in Afghanistan per aiutare le donne e i bambini senza farsi pubblicità. E questo lo sapete, pacifisti?
L'abbiamo vista oggi, spaventata e avvolta nel chador con due mitra puntati alla testa, gli occhi spaventati. Ma non piangeva, lei!
L'abbiamo sentita dire il suo nome, il nome del padre e della madre, col cuore spezzato l'abbiamo vista confondersi sulla data mentre cercava di incontrare lo sguardo dei carcerieri forse per paura di essere punita per questo.
Hanno rapito Clementina Cantoni e in Italia non e' successo niente! Il sindaco di Roma ha pensato solo dopo una settimana di esporre la sua fotografia in Campidoglio.
Hanno rapito Clementina Cantoni!
Mi sentite signori dell'arcobaleno? Pacifisti dei miei stivali? In Italia è stata fatta una manifestazione tirata per i capelli, con quattro gatti, la solita minoranza silenziosa che ha paura di esporsi. Ma la maggioranza casinista, quella che urla, quella che rovescia i cassonetti, che riempie le piazze solo se i rapiti sono tesserati dove e' finita?
Clementina fa parte di un'associazione di aiuti umanitari antica di 40 anni e fondata negli Stati Uniti. Un nome, CARE, cosi' poco eclatante, un nome per il quale non vale la pena di scomodarsi tanto lo fanno le donne afgane, quelle col burka, loro sono là che piangono e si strappano i capelli per questa giovane donna che le aiutava.
Gli italiani lasciano fare, indifferenti.
Del resto c'era da aspettarselo. Quando sono morti i nostri soldati a Nassirya i pacifisti hanno manifestato con le bandiere della resistenza irachena urlando "una , dieci, mille Nassirya". Quando e' stato ucciso Fabrizio Quattrocchi, hanno insinuato che fosse un mercenario.
Poi sono arrivate le due Simone, due eroine, per poter finalmente manifestare come si deve per due amiche del popolo iracheno, due che sono state trattate a cioccolatini e caramelle dagli amici terroristi, due che hanno fatto subito sapere che "dovete andarvene dall'Iraq" .
Infine l'apoteosi raggiunta con Giuliana Sgrena! Mai rapimento fu più seguito, mai rapimento fu più coinvolgente. La Sgrena che piangeva e noi italiani con lei, la Sgrena dietro un cestino pieno di frutta che diceva di essere stata trattata bene e noi italiani abbiamo smesso di piangere.
I telegiornali aprivano direttamente nella sede del Manifesto e puntavano le telecamere sugli occhioni azzurri di Pier e noi italiani abbiamo incominciato a provare un senso di fastidio.
Fiaccolate a non finire, cortei, bandiere, interviste a tutta la famiglia, troppe decisamente, fino alla conclusione tragica e la morte del povero Nicola Calipari che era andato a salvarla.
Per Clementina niente, la famiglia non rilascia interviste e si comporta con grande dignità, chiusa nel proprio dolore, bandiere non se ne vedono, cortei meno ancora, ogni tanto la nomina Ciampi chiamandola "ragazza italiana" forse perché si dimentica il nome. I pacifisti hanno altre cose da fare.
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Per la liberazione di Clementina urlano le donne senza voce, le donne afghane, piangono per lei sotto il burka, firmano per lei appelli con l'impronta del pollice e stanno là, non se ne vanno, dopo tre settimane sono ancora là e ancora piangono.
In Italia niente. Che fare in mezzo a tanta vergognosa indifferenza ?
Posso solo gridare senza voce come le sue amiche afghane :"Liberate Clementina"


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verbenasapiens
view post Posted on 1/6/2005, 07:57




Kabul, trovata la prigione della Cantoni

Trattative per la sua liberazione

di LUCA FAZZO e DANIELE MASTROGIACOMO


SAREBBE stato individuato il covo dove viene tenuta prigioniera Clementina Cantoni, la volontaria italiana di Care rapita 16 giorni fa in Afghanistan. L'intelligence francese ha informato gli italiani che la Cantoni si troverebbe in una casa della periferia sud di Kabul, sorvegliata da cinque carcerieri. La banda che la tiene prigioniera sarebbe composta in tutto da una quindicina di persone, tra cui molte donne.

Timor Shah, intanto, detta le sue condizioni e parla della donna sequestrata. Siamo entrati in possesso del nastro e della trascrizione dell'ultima telefonata che il rapitore ha fatto a Radio Liberty, Azadi, in lingua dari. In una conversazione incredibilmente lunga (10 minuti) per un bandito intercettato, Timor Shah parla in modo allarmante dello stato di salute di Clementina.

"La ragazza non sta bene. Ha continui svenimenti, è disorientata, ha vomitato più volte. Le sue condizioni sono preoccupanti. Non è abituata a vivere come noi ed è logico che ne risenta. Vorremmo chiamare un medico, ma non ne abbiamo la possibilità. Ma non riesco a capire perché il governo afgano non faccia nulla per ottenere il suo rilascio".

Quindi, un appello all'ambasciata italiana: "Chiediamo che risponda alle nostre richieste per rilasciare la ragazza". Il giornalista insiste e chiede quali siano le richieste. E Shah le ribadisce: "Si basano sulla sharia. Stesso trattamento tra scuole coraniche e scuole pubbliche, bando della vendita di alcolici, interruzione il mercoledì sera del programma di intrattenimento musicale su Radio Arman, di Tolo tv. Ma c'è una quarta richiesta, forse la più importante - aggiunge il bandito - E' una richiesta politica che il governo afgano conosce molto bene e che per motivi di opportunità politica non posso ancora rivelare". E' una novità, ma su questo punto il sequestratore non aggiunge nulla.

Non restano che due alternative: è un bluff del bandito per tenere alta la tensione in una fase decisiva della trattativa; si tratta della richiesta del rilascio di detenuti che il governo di Karzai rifiuta di assecondare. Il rischio di innestare una catena di sequestri per far uscire altri prigionieri dalle carceri è una prospettiva che il presidente afgano non si può permettere.

L'obbiettivo di Timor Shah era un ostaggio americano. Forse l'amica canadese di Clementina che al momento del sequestro era appena scesa dall'auto. Si è trovato tra le mani un'italiana. Ma lancia ugualmente il suo affondo: "C'è stata un'altra ragazza italiana, credo si chiami Giuliana (Sgrena, ndr), rapita in Iraq. E c'era un agente dei servizi segreti che, andato a trattare la sua liberazione, è stato ucciso dagli americani. Anche in questo caso, gli Usa non vogliono la liberazione di Clementina e il governo afgano non fa altro che prendere ordini da loro".

Shah non lascia molti margini di trattativa. Spiega di aver rinunciato a uccidere l'ostaggio solo perché glielo hanno chiesto i sette saggi che si sono alternati nel negoziato. Annuncia che non libererà Clementina fino a quando le sue richieste non saranno accolte, che potrà tenerla prigioniera a lungo, che continuerà a sequestrare stranieri perché "ho ottenuto un consenso dagli Ulema".
da repubblica.it
 
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verbenasapiens
view post Posted on 1/6/2005, 08:00




CITAZIONE (Rachael @ 31/5/2005, 22:23)
Liberate Clementina - di Deborah Fait

Ma dove sono tutti i pacifisti che manifestavano per le due Simone e per Giuliana Sgrena?
Dove sono finiti? Hanno rapito una ragazza italiana, si chiama Clementina Cantoni.
Lo sapete, pacifisti?
Era in Afghanistan per aiutare le donne e i bambini senza farsi pubblicità. E questo lo sapete, pacifisti?
L'abbiamo vista oggi, spaventata e avvolta nel chador con due mitra puntati alla testa, gli occhi spaventati. Ma non piangeva, lei!
L'abbiamo sentita dire il suo nome, il nome del padre e della madre, col cuore spezzato l'abbiamo vista confondersi sulla data mentre cercava di incontrare lo sguardo dei carcerieri forse per paura di essere punita per questo.
Hanno rapito Clementina Cantoni e in Italia non e' successo niente! Il sindaco di Roma ha pensato solo dopo una settimana di esporre la sua fotografia in Campidoglio.
Hanno rapito Clementina Cantoni!
Mi sentite signori dell'arcobaleno? Pacifisti dei miei stivali? In Italia è stata fatta una manifestazione tirata per i capelli, con quattro gatti, la solita minoranza silenziosa che ha paura di esporsi. Ma la maggioranza casinista, quella che urla, quella che rovescia i cassonetti, che riempie le piazze solo se i rapiti sono tesserati dove e' finita?
Clementina fa parte di un'associazione di aiuti umanitari antica di 40 anni e fondata negli Stati Uniti. Un nome, CARE, cosi' poco eclatante, un nome per il quale non vale la pena di scomodarsi tanto lo fanno le donne afgane, quelle col burka, loro sono là che piangono e si strappano i capelli per questa giovane donna che le aiutava.
Gli italiani lasciano fare, indifferenti.
Del resto c'era da aspettarselo. Quando sono morti i nostri soldati a Nassirya i pacifisti hanno manifestato con le bandiere della resistenza irachena urlando "una , dieci, mille Nassirya". Quando e' stato ucciso Fabrizio Quattrocchi, hanno insinuato che fosse un mercenario.
Poi sono arrivate le due Simone, due eroine, per poter finalmente manifestare come si deve per due amiche del popolo iracheno, due che sono state trattate a cioccolatini e caramelle dagli amici terroristi, due che hanno fatto subito sapere che "dovete andarvene dall'Iraq" .
Infine l'apoteosi raggiunta con Giuliana Sgrena! Mai rapimento fu più seguito, mai rapimento fu più coinvolgente. La Sgrena che piangeva e noi italiani con lei, la Sgrena dietro un cestino pieno di frutta che diceva di essere stata trattata bene e noi italiani abbiamo smesso di piangere.
I telegiornali aprivano direttamente nella sede del Manifesto e puntavano le telecamere sugli occhioni azzurri di Pier e noi italiani abbiamo incominciato a provare un senso di fastidio.
Fiaccolate a non finire, cortei, bandiere, interviste a tutta la famiglia, troppe decisamente, fino alla conclusione tragica e la morte del povero Nicola Calipari che era andato a salvarla.
Per Clementina niente, la famiglia non rilascia interviste e si comporta con grande dignità, chiusa nel proprio dolore, bandiere non se ne vedono, cortei meno ancora, ogni tanto la nomina Ciampi chiamandola "ragazza italiana" forse perché si dimentica il nome. I pacifisti hanno altre cose da fare.
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Per la liberazione di Clementina urlano le donne senza voce, le donne afghane, piangono per lei sotto il burka, firmano per lei appelli con l'impronta del pollice e stanno là, non se ne vanno, dopo tre settimane sono ancora là e ancora piangono.
In Italia niente. Che fare in mezzo a tanta vergognosa indifferenza ?
Posso solo gridare senza voce come le sue amiche afghane :"Liberate Clementina"


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Che vergogna e leggere certe giustificazioni poi ...Mi chiedo perchè il bene e il male dipenda SOLO per tanti indignati comunisti sempre con il viso volto indietro in modo acritico, dal loro credo politico..Certo che stanno facendo la figura che lo rio compete..sono o non sono quacquaraquà?
 
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Ishtar
view post Posted on 4/6/2005, 19:28




Il video con Placido emoziona gli Afghani

E' stato trasmesso più di una dozzina di volte e i cittadini sono rimasti colpiti dall'iniziativa del «commissario Cattani»

KABUL - Secondo il portavoce del ministero dell'Interno di Kabul, Lutfulah Masha: «C'è stata una straordinaria risposta del pubblico afghano al video-appello per il rilascio di Clementinada parte dell'attore italiano Michele Placido». «Il videotape è stato trasmesso più di una dozzina di volte in tv - ha proseguito il portavoce - e gli afghani sembrano essere emozionati, scossi dal fatto che il «commissario Cattani» si stia rivolgendo direttamente a loro per contribuire alla liberazione di Clementina». Il portavoce del ministero dell'Interno afghano sottolinea che finora «il popolo è stato molto collaborativo e d'aiuto negli sforzi per liberare Clementina».
CENTINAIA DI TELEFONATE - «Abbiamo ricevuto centinaia di chiamate alla linea telefonica dedicata a tutti coloro che ritengono di avere informazioni utili, attivata subito dopo il sequestro - ha spiegato Mashal - e la polizia sta indagando su tutte le segnalazioni ricevute». «Il popolo - ha concluso il portavoce - considera Clementina come "una figlia dell'Afghanistan" e vuole che questa figlia torni rapidamente sana e salva a casa».
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PARLA IL COMMISSARIO CATTANI In un fermo immagine dal Tg1 ecco l'appello di Michele Placido per la liberazione di Clementina Cantoni, andato in onda in Afghanistan. L’attore italiano è molto popolare a Kabul dove ha avuto grande successo con i telefilm della serie «La Piovra», in cui interpreta il personaggio del commissrio Cattani, impegnato contro la mafia. L’appello al rapitore di Clementina inizia infatti così: «Salem aleikum, sono Michele Placido, il commissario Cattani». Il breve filmato è andato in onda sulla tv afgana Tele Tolo, alle 15.30 italiane. «Sono diventato vostro amico, lo sono tuttora - ha detto Placido nel video -. Clementina Cantoni è venuta in Afghanistan per aiutare le vostre donne e i vostri bambini. Per favore aiutateci, aiutateci a liberare Clementina. E' italiana come me e vi vuole bene come vi voglio bene io. Grazie, a presto» (Tg1/Ansa)

articolo corsera

certo che il potere di un volto noto e "apprezzato" è grande..chissà..
 
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Rachael
view post Posted on 4/6/2005, 20:56




Almeno ha rotto il silenzio che circonda Clementina.
Quando rapirono la sgradevole Sgrena, non c'era TG in cui non facevano vedere i genitori affranti e gli occhioni blu del compagno...
Boh e poi dicono che l'informazione è in mano al Berlusca, gli indignato a tempo pieno ma a senso unico
 
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Ishtar
view post Posted on 4/6/2005, 21:21




CITAZIONE (Rachael @ 4/6/2005, 21:56)
Almeno ha rotto il silenzio che circonda Clementina.
Quando rapirono la sgradevole Sgrena, non c'era TG in cui non facevano vedere i genitori affranti e gli occhioni blu del compagno...
Boh e poi dicono che l'informazione è in mano al Berlusca, gli indignato a tempo pieno ma a senso unico

Vuoi forse dire che il VATE Grillo non dice nulla su Clementina?
Non ci posso credere!!!!!Dimmi che non è vero!!!!
 
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Rachael
view post Posted on 5/6/2005, 09:33




Beh, il Vate ha ben altre lotte da portare avanti....che vuoi che gli freghi di Clementina, non scrive sul manfesto e non é militante di Rifondazione....
 
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Rachael
view post Posted on 5/6/2005, 09:34




Ottimismo del governo afgano per il rilascio della volontaria
italiana. Il rapitore ha fatto fallire all'ultimo momento lo scambio
Cantoni tre volte vicina alla libertà
trattative concluse, pronto il piano
dal nostro inviato DANIELE MASTROGIACOMO


Le vedove afgane manifestano per Clementina
KABUL - Per tre volte Clementina Cantoni stava per essere liberata. Ma ogni volta l'accordo tra il negoziatore e il bandito è saltato. Per motivi banali, ma che spiegano il clima che si è creato attorno al sequestro. Timor Shah, l'uomo che ha in mano la volontaria italiana da venti giorni, teme una trappola in fase di rilascio. Persino negli aerei che imboccano il corridoio di atterraggio verso lo scalo internazionale, che passa proprio sul quartiere a sud-est di Kabul dove gli investigatori credono si trovi la prigione con l'ostaggio. Per il bandito sono tutti velivoli spia. Così, ogni volta che il rilascio sembrava imminente, il sequestratore ha posto nuove condizioni.

Le trattative sono concluse da giorni. Manca la fase finale, quella della liberazione. O meglio, dello scambio. Clementina per la madre di Timor Shah. La lettera-appello scritta nei giorni scorsi dalla madre della volontaria italiana sarà resa pubblica domani e consegnata ai destinatari, dice Care, l'associazione di cui fa parte la Cantoni. Su quali siano i destinatari, Care si limita a dire che è diretta "alle mamme", e che dunque la madre di Shah potrebbe non essere l'unica a cui la signora Cantoni si rivolge.

L'appello di Michele Placido pare abbia avuto enorme successo. Si lavora giorno e notte sui dettagli del rilascio, con l'aiuto di cinque saggi che svolgono il ruolo di mediatori. Ci sono due capi tribù della provincia di Logar dove sorge Janan, il villaggio natale del sequestratore. Uno si chiama Naim Kuchi. Un nome noto: ex comandante taliban, è uscito da Guantanamo ed è rientrato in Afghanistan due mesi fa, dove gode di enorme rispetto. Lo affiancano un ulema e l'uomo che tiene sin dai primi giorni i contatti telefonici. Lo chiamano il negoziatore, ma in realtà è un generale: il capo dell'intelligence afgana, Nord Jlili.

Saranno questi cinque a portare a casa Clementina. Il piano è già pronto. Due auto di due capi tribù si dirigeranno verso un punto prestabilito e qui ci sarà lo scambio tra la madre di Timor Shah e l'ostaggio. Saranno loro a fare da garanti. Sono persone che il bandito conosce molto bene. Se scatta una trappola, ha minacciato, le loro famiglie sono morte.

Il governo ha accettato le condizioni poste dal sequestratore: 37 mila dollari, la somma che il rapitore sostiene gli sia stato sottratta durante una perquisizione a casa, il rilascio della madre e di quattro complici accusati del sequestro del cugino di un noto uomo d'affari afgano. Ma il presidente Hamid Karzai ha fretta, vuole chiudere il caso al più presto. Nel sud del paese ci sono scontri e rivolte. Ieri una mina piazzata sul ciglio della strada ha investito in pieno un convoglio militare Usa, due marines sono morti.

Al Qaeda ha fatto recapitare un video all'agenzia afgana Pajhowok in cui si vede Abdul Adi Iraqi, luogotenente di Bin Laden, che lancia uno Stinger, che centra un F 16 Usa, ma non si capisce se sia precipitato. Al Qaeda alza il tiro in vista delle elezioni del 18 settembre. Per questo la soluzione rapida e pacifica del sequestro è diventata una priorità.


repubblica.it
 
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verbenasapiens
view post Posted on 7/6/2005, 07:09




Clementina: ancora contatti con i rapitori
Sarà acceso un falò sulla collina che sovrasta lo stadio di Kabul per tenere viva l'attenzione sul destino della cooperante italiana

KABUL - Sono proseguiti anche lunedì i contatti con i rapitori di Clementina Cantoni, la volontaria italiana sequestrata lo scorso 16 maggio in Afghanistan. «Abbiamo parlato con i rapitori che ci hanno per l’ennesima

Impiegati Onu a Kabul firmano un appello per la liberazione di Clementina Cantoni (Afp)
volta dato assicurazioni sulle buone condizioni di salute di Clementina: l’unica sua vera preoccupazione è di essere un ostaggio». Lo ha reso noto Lutfullah Mashal, portavoce del ministero dell’Interno afghano, che poi ha polemizzato con il ministero degli Esteri di Kabul: «Siamo noi a tenere i contatti con Timor Shah, non il ministero degli Esteri. Abbiamo un canale privilegiato. Lavoriamo per la liberazione di Clementina, per la sua vita. Potrebbe essere libera domani, dopodomani o fra una settimana».
UN FALÒ PER CLEMENTINA - Le autorità afghane hanno deciso di accendere un grande falò sulla collina che sovrasta lo stadio di Kabul per tenere costantemente viva l'attenzione sul destino della cooperante italiana. Lunedì inoltre funzionari Onu e centinaia di vedove afghane hanno sottoscritto una petizione per ottenere la liberazione di Clementina Cantoni.
da corriere.it
 
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34 replies since 16/5/2005, 20:29   267 views
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