Galliani: "Noi non c'entriamo
C'era solo il sistema Juve"
"Da Torino si tenta di alleggerire la posizione bianconera"
VILLASIMIUS (Cagliari) - "Cercano di far passare il concetto secondo cui il sistema Juve e il sistema Milan fossero la stessa cosa. Non è così: c'era solo il sistema Juve, e tutti gli altri erano i danneggiati". Adriano Galliani replica in termini durissimi a un articolo apparso sulla Stampa. E lo fa dal palco del workshop delle aziende sponsor e partner del Milan a Villasimius. Già prima di dare il via ai lavori, il vice presidente rossonero rilascia una breve dichiarazione in cui, pur senza mai nominare né la Juventus né Moggi, parla di un "tentativo proveniente da Torino" di coinvolgere il Milan nello scandalo del calcio con l'intento di rendere meno pesante la situazione del club bianconero.
Nell'articolo della Stampa si dà conto dell'intercettazione di una telefonata tra il collaboratore del Milan addetto agli arbitri, Leonardo Meani, e il direttore sportivo dell'Udinese, prima della partita Udinese-Milan, ultima del campionato 2004-2005, che terminò in parità sull'1-1. L'intercettazione lascerebbe intendere che tra le due società ci sarebbe stato un accordo per concludere la partita su un risultato di parità.
"Non so di che telefonata si tratti - dice in un primo momento Galliani rispondendo a una domanda per la rubrica Studio Sport di Italia 1 - E' evidente e ovvio, e appare chiaro anche a un bambino, che è in atto uno scorretto tentativo proveniente da Torino, attraverso anche i suoi quotidiani politici e sportivi, e avvocati, di coinvolgere il Milan per alleggerire la posizione di chi tutti sappiamo".
Un concetto poi ribadito dal palco del workshop: "In questo momento c'è il tentativo disperato e scorretto di difendersi da parte di qualcuno che cerca di coinvolgere il suo maggior competitor di questi anni. Per fortuna la gente capisce". E qui Galliani pronuncia la sua affermazione più netta: "C'era solo il sistema Juve e tutti gli altri erano i danneggiati. Non ci fanno paura e non ci fermeremo".
Parole che esprimono una decisa volontà da parte del Milan di agire su tutte le vie legali per contrastare questo asserito tentativo di coinvolgimento del club nello scandalo. E confermano che il livello dello scontro tra le due società è sempre più alto.
Galliani poi fa ricorso anche all'ironia: "Leggendo la Stampa questa mattina mi sono messo a ridere. Ho pensato che in questi ultimi dieci anni abbiamo fatto meglio di tutti in Champions League, e che siamo sempre in testa nel ranking europeo, ma abbiamo vinto solo due scudetti. Quindi per quanto ci riguarda il contropotere o non c'era o se c'era non funzionava. La nostra intelligence non funzionava proprio".
Quindi il vice presidente e amministratore delegato rossonero dà ancora più forza alle sue affermazioni circa l'estraneità del Milan sottolineando anche l'imminente ritorno di Silvio Berlusconi alla carica di presidente del Milan. "La società sarà rafforzata dal ritorno del nostro presidente Silvio Berlusconi, che era uscito per via della legge sul conflitto di interessi - afferma Galliani - Il 15 giugno si ricostituisce la coppia Berlusconi presidente-Galliani amministratore delegato". "Il ritorno in campo di Silvio Berlusconi - rimarca l'ad - è la prova provata dell'assoluta tranquillità di questa società e della sua volontà di rafforzarsi e di fare sempre meglio".
Comunque sia, "il momento è difficile per il calcio perché quello che successo ci danneggia". Agli sponsor e ai giornalisti, Galliani offre la certezza che, fatti i processi sportivi ("mi auguro una giustizia sportiva rapida e giusta, e se qualcuno ha sbagliato pagherà") il calcio tornerà in piena vita. "Ha da passà a nuttata, insegna Eduardo De Filippo. Questa storia non andrà avanti all'infinito". Il calcio, dice, ricomincerà già dalla Nazionale, magari con una grande vittoria come dopo lo scandalo scommesse dell' '80. Tutto questo fra 60 giorni, o quelli che saranno, avrà fine, e se il mondo del calcio saprà coglierne gli aspetti positivi ne verrà fuori migliorato".
Problemi con gli sponsor? Tira aria di diffidenza con tutto quello che sta succedendo? Macché. Da una parte Galliani rassicura gli sponsor riguardo l'estraneità del Milan e la sua volontà di essere sempre ad alti livelli (e "il caso Shevchenko non si ripeterà più"), dall'altra mette in chiaro che "nessuno sponsor per quanto ci riguarda è fuggito". E comunque, per Galliani il principio è generale: "Da questa storia usciranno squadre danneggiate, ci saranno contraccolpi per il sistema calcio, ma il calcio continuerà ad esercitare tutta la sua attrattiva. Continua anche adesso: guardate gli ascolti di Italia-Svizzera".
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/s...ni-replica.html