E a proposito di Informazione e malafede
“Parla con me” … vota per noi
Mandato da Elena Siri Lunedì, 26 Settembre 2005, 18:46.
Ci risiamo, il trombone della sinistra ricomincia a suonare e tutto il coro si schiera in prima linea. Sabina Guzzanti ha inaugurato la campagna elettorale della sinistra, ieri sera con la prima puntata dell’ennesima brutta trasmissione: “Parla con me”.
Il pacchetto, confezionato ad arte, mette in gioco tutto il già visto e il già detto dell’ipocrisia della sinistra italiana, fingendo obiettività, varietà di temi, molteplicità di ospiti. In realtà un solo unico credo proposto e ripetuto da tutti, in tutte le salse: votate la sinistra, abbasso Berlusconi.
Sabina Guzzanti non è nuova ad imprese di questo tipo. “Viva Zapatero!” è un documentario presentato niente meno che alla mostra del cinema di Venezia raccogliendo consensi e applausi. Non c’è che dire: quando la vittima di diffamazione e sbeffeggiamenti vari è Berlusconi e il pubblico è rigorosamente vestito con le magliette del Che, il successo è garantito come una legge naturale.
RAI tre si ripresenta, come alle precedenti elezioni, totalmente schierata, senza pudore e senza ritegno. Quattro anni e mezzo di governo non hanno cambiato nulla nelle posizioni esibite e nella propaganda politica di questa rete: stessi discorsi, stessi ospiti, stessa arroganza, stesse bugie.
Il tutto naturalmente condito con belle parole e con buoni sentimenti, e recitato da sorridenti testimonial ricchi e snob, che si commuovono per la fame nel mondo e che sognano un mondo di pace eludendo e sorvolando sui veri problemi del paese.
Serena Dandini ritorna a “Tele Kabul” con la solita musica sviolinata e melensa, con lo stesso zuccherino di battute dementi spacciate per comicità.
La banalità di Vergassola, unita alla ormai smorzata ironia della Banda Osiris, fanno da contorno agli ospiti che si susseguono per testimoniare la fede sinistrorsa fingendo di parlare di musica, di cinema, di letteratura.
Tra gli ospiti della prima serata lo scrittore Michel Cunningham interessato alla promozione del suo nuovo romanzo ma intento soprattutto a screditare Bush, Lorenzo Giovanotti che, schierato a sostegno delle coppie di fatto e sempre molto preoccupato della povertà del terzo mondo, si impegna soprattutto a contestare l’attuale governo, Gherardo Colombo ex magistrato di mani pulite, ecc.
Ma la regina indiscussa dello schermo è lei, Serena Dandini, piena di sé, di ideologia e di luoghi comuni, che, fiera della sua romanità “de Roma”, conduce la faziosa trasmissione con quella cadenza borgatara tanto insopportabile quanto ormai diffusa nella nostra televisione di Stato.
La sinistra ha già vinto, o forse non ha mai perso, in quanto la propaganda diffusa, i ruoli chiavi nei consigli di Amministrazione delle aziende Pubbliche, la scuola, la cultura e l’informazione sono sempre rimasti dalla sua parte. Serena Dandini è (purtroppo) questo: un sorriso smagliante, saccente e beffardo di chi sa la verità e che la vuole spiegare, pronta a segnare gli errori con la penna rossa bacchettando ogni azione di chi usa la penna blu del liberalismo.
“Parla con lei” è l’ultimo esempio di una politica fatta di parole e solo di quelle, ma dette con un sorriso di santo buonismo e ripetute così tante volte da convincere i semplici, gli idioti, i distratti. Cioè i più.
Elena Siri
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