Dalle prodigiose, autentiche dichiarazioni del Tentenna, ecco le perle di un aspirante premier. Un manifesto d’intenti senza tentennamenti.
Caro Piero, se avessi una bacchetta magica mi farei magro, magro, magro e alto. Vorrei essere come te, ma mi tocca accontentarmi di quel che sono..e non è un granchè. Io sono Romano, semplicemente e ti dico che una squadra di grandi giocatori ha bisogno di un capitano che coordini il gioco. Quello sono io. Almeno spero. Io la barca non ce l'ho e anzi, ultimamente, ho anche smontato la bicicletta. Adesso non la so più rimontare, non è che mi daresti una mano tu?
Sono un baby politico: sono giovanissimo, perché ho cominciato solo dieci anni fa. In molti casi non sono riuscito a capire che differenza ci sia tra ciò che ha proposto Rutelli e quello che ho proposto io. Ho analizzato, analizzato, analizzato, ma non sono riuscito a capire. Se qualcuno me lo spiega mi dà anche una mano.
L'inverno finirà presto. Ho deciso io quando, ho già avvisato Lui, di spostare la data. L'incubo di questi mesi finirà. Sai quale sarà il primo atto del mio governo? Riposarmi. Secondo atto, volete il Viagra gratis? Perché no! Anche se non immaginavo che ci fossero problemi così raffinati a Milano. Anche a Bologna abbiamo qualche problemino…ma insomma vedremo che fare. Terzo atto aboliremo le leggi ad personam e pure la personam. Cioè quel Silvio.
Se perde il centrodestra, come mi auguro, il giorno dopo inizia il giudizio universale con le condanne e i gironi infernali. Tutti in miniera li mando. E finalmente ce li leviamo dai maroni, che mi stanno pure antipatici. Perché caro mio non si deve confondere il moderatismo con il non fare nulla perché, se si ragiona in questi termini, allora io sono un grande smoderato.
Lo sai che Berlusconi ha persino messo su una squadra per le barzellette. Se le fa costruire su misura, per raccontarle in pubblico e rendersi simpatico. Io che cosa ho invece? Bertinotti, che se penso al 98 quando fece lo sbaglio storico della sua vita e rovinò la mia, mi viene il magone. E quel Mastella che è un uomo di teatro, un fine contrattualista, con lui sarò clemente...lo vedi che razza di battute sceme mi vengono?
Ho 66 anni, ho avuto tutto dalla vita. Sono stato presidente dell'Iri, del Consiglio, della Commissione Europea e non ho più niente da chiedere, per cui debbo essere radicale: o così o pomì. Il problema non è essere giovani o vecchi, ma essere fessi o no. E a me ogni tanto il sospetto che mi trattino un po’ da pistola mi viene. Quando nel '98 uscii da Palazzo Chigi gli impiegati e i miei collaboratori applaudivano da tutte le finestre. Tutti contenti che me ne andassi erano st’impuniti.
Io voglio raddrizzare l'Italia, mica fare propaganda. Io non governerò in maniera dittatoriale. Ma piuttosto che cambiare direzione esco dalla politica. Mi hanno stressato con i Pacs…e fai come questo e fai come quello, insomma. Che cosa ho in comune con Blair e Zapatero? Due gambe e due braccia. La testa è mia originale e si vede.
Abbiamo un programma di 256 pagine, può anche far sorridere ma intanto è un programma di governo e nella Casa delle Libertà non hanno neanche cominciato a sfogliarlo. Hanno letto la presentazione e stanno ancora ridendo.
E la stampa poi, odio i giornalisti, mi fanno venire l’orticaria. Mi sembra d'essere a un appello universitario, con tutte queste domande piene di dettagli. Ho dovuto fare l’offeso perché non sapevo le risposte. Volevano cuocermi a fuoco lento. O forse anche a fuoco vivo. Ma io sono sceso dal pentolone. La campagna elettorale sará una battaglia all'ultimo respiro. Si vince solo con l'Unità, il Corriere della Sera e anche gli altri se danno una mano è meglio. Quanto ci costerà tutto questo?
Ricordo che quando ero al governo, ogni 3 mesi, con Visco facevamo i conti e c'erano sempre più soldi del previsto. All'inizio ero stupito, ma poi ho capito che i cittadini pagavano regolarmente le imposte perché sapevano che eravamo seri...così mi diceva lui ma ho il sospetto che Vincenzo con la matematica fosse un po’ in difficoltà. Ma è permaloso e mica glielo potevo far notare.
Berlusconi è apparso dappertutto, mancano soltanto le trasmissioni sportive. A me vedrete poco nel bob a tre e nello slittino. Non per altro ma non riesco proprio ad entrarci fisicamente. Ho fatto la maratona, accontentarsi e pedalare.
Cerca di tenere a freno quella raccolta differenziata che chiami Unione perché mi stanno facendo morire. Nel '58, per tre mesi, ho fatto l’emigrante in Germania. Lavoravo nel Baden come muratore e non ero così stressato come ora. Sono anch'io un po' massaia, mi piace andare a fare la spesa e mi sono più volte chiesto perché il prezzo del pane deve essere tre volte quello della pasta. E con quel che consumo io capisci che è un problema serio. Rimanendo in tema adesso ti saluto che è ora di merenda, e allo stomaco non si comanda. Il tuo Romano.
Questo pezzo è stato scritto utilizzando dichiarazioni autentiche del Tentenna, di mio ci ho messo poco. Un comico naturale che si candida a Palazzo Chigi.
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