Il sofà delle muse

Strage a Sharm el Sheikh, ancora giustificheremo queste belve?

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verbenasapiens
icon8  view post Posted on 23/7/2005, 07:28 by: verbenasapiens




Una serie di autobombe nella zona del bazar e degli hotel
sono scoppiate nel giro di un quarto d'ora.

Panico nelle strade
Strage a Sharm el Sheikh
almeno 50 morti e 200 feriti

Azione coordinata compiuta da attentatori suicidi


I soccorsi
SHARM EL SHEIKH (Egitto) - Una serie di autobombe sono esplose in rapida successione nella notte a Sharm el Sheikh. Secondo un bilancio ancora provvisorio ci sono 50 morti e 200 feriti, 120 dei quali sarebbero in condizioni gravi. Tra questi ultimi ci sono degli italiani. Il terrorismo è tornato quindi a colpire l'Egitto, paese arabo moderato, meta ogni anno di centinaia di migliaia di turisti occidentali. E a quanto pare, l'attacco è stato compiuto da kamikaze.

La situazione è stata a lungo molto confusa. Anche il numero esatto delle esplosioni non era certo e variava da tre (secondo il governatore della provincia del Sinai meridionale) a quattro (Al Jazeera) a sette (secondo alcuni testimoni). L'ipotesi più accreditata è quella che le esplosioni siano state tre e che i testimoni siano stati tratti in inganno dagli echi.

Al momento degli attentati, all'una di notte ora locale (mezzanotte in Italia), le strade della città erano affollate. Ci sono state scene di panico, la gente è fuggita terrorizzata per le strade della famosa località balneare del Mar Rosso.

La prima esplosione è avvenuta nel bazar della città vecchia. Il boato è stato avvertito nel raggio di circa un chilometro. Subito dopo è scoppiato un incendio e una nube di fumo si è alzata su Sharm.

Circa 15 minuti più tardi ci sono state altre esplosioni nell'area degli alberghi a Naama Bay. Una al Ghazala Gardens, devastato dalla deflagrazione, un'altra nelle vicinanze del Moevenpick Hotel.

E con il passare delle ore è apparso chiaro che si è trattato di un'azione coordinata compiuta da attentatori suicidi. Diverse testimonianze hanno avvalorato questa tesi almeno per tre esplosioni. Il parlamentare Alà Husnein, che si trovava a Sharm el Sheikh, ha ad esempio raccontato di essere stato testimone di uno degli attentati suicidi. Intervistato dalla tv satellitare Al Jazeera, ha detto di aver visto l'autobomba che è andata a schiantarsi contro il Ghazal Gardens: "Era in movimento quando è esplosa".

E qualche ora dopo le esplosioni gli alberghi della zona hanno fatto sapere di aver annullato tutte le escursioni in programma per sabato e di aver invitato gli ospiti a rimanere nelle loro stanze.

Naama Bay è l'area di Sharm el Sheik a più alta concentrazione di alberghi, in questi giorni affollati di turisti, moltissimi dei quali europei. Nel Golf Hotel, adiacente al Moevenpick, il presidente egiziano Hosni Mubarak ha una casa per le vacanze.

Tutta l'area era molto affollata al momento degli attentati: a quell'ora negozi e bazar sono pieni di gente, soprattutto turisti che scelgono di passeggiare di sera e di notte per trovare un po' di refrigerio dopo una giornata di caldo torrido.

L'ultimo atto terroristico in Egitto risaliva ad aprile quando tre turisti erano rimasti uccisi e altri feriti in due attentati al Cairo. Nell'ottobre scorso fu colpita Taba, località turistica al confine con Israele: persero la vita 34 persone, tra le quali due sorelle italiane, Jessica e Sabrina Rinaudo.

(23 luglio 2005)
da repubblica.it
 
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8 replies since 23/7/2005, 07:28   224 views
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