Il sofà delle muse

E parliamo di terrorismo allora, ragionando, non scrivengo ottusangolate

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verbenasapiens
view post Posted on 11/8/2005, 19:02 by: verbenasapiens




Nelle edicole turche spunta Kaide, la rivista di al Qaida editore(ilfoglio)
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Un nuovo settimanale celebra gli attentati, canta le lodi di Osama, minaccia l’occidente.

Grazie a un colosso della distribuzione

Istanbul. In Turchia è in vendita nelle edicole Kaide, il nuovo settimanale di al Qaida, in cui si inneggia a Osama bin Laden e si esulta per ogni strage islamista.

Nel paese in bilico tra riforme e smentite, con la porta dell’Europa mezza aperta e mezza chiusa, la rivista Tempo ha dato la notizia della novità editoriale ed è subito stata seguita dagli altri media turchi, secondo i quali, dietro il lancio di Kaide, c’è l’Ibda, il Fronte islamico dei cavalieri del grande oriente, una formazione terroristica che vuole imporre al paese la legge islamica e che ha rivendicato gli attentati alle due sinagoghe di Istanbul del 15 novembre 2003. Kaide – che in turco significa “al Qaida” – è diffuso legalmente (almeno per ora) da Yay-Sat, la più grossa compagnia di distribuzione dei giornali, che fa capo al Dogan media group, proprietario di parecchi importanti quotidiani e riviste – tra le qu li anche Tempo – e di canali televisivi come Cnn-Turchia e Kanal D.

Kaide vuole essere il gazzettino ufficiale dei qaidisti. Il titolo dell’articolo dominante, corredato da immagini di vagoni sventrati, si riferisce agli attacchi di Londra che il 7 luglio hanno fatto 56 vittime: “Al Qaida sta liberando il mondo”. In copertina c’è la foto di Salih Mirzabeyoglu, conosciuto anche come “il comandante”, leader dei cavalieri del grande oriente, che passerà il resto dei suoi anni in carcere dopo che i giudici turchi hanno convertito in ergastolo la sua condanna a morte. In quarta di copertina ci sono altre foto di Salih – insieme con quelle di Osama bin Laden, definito “un eroe” – e una sua lugubre profezia del 1996: “Il terrore crudele che oggi colpisce i russi in Russia e i francesi in Francia (si riferisce agli attentati nella metropolitana di Parigi, ndr) presto colpirà gli inglesi in Inghilterra e gli americani in America”.

A sfogliarlo, ci si imbatte in articoli come “I talebani hanno ammazzato seicento Johnnies” (il nomignolo dato ai soldati americani) o “I combattenti del jihad continuano a decapitare!”, in cui si dà fiero annuncio delle ennesime esecuzioni in Afghanistan e Iraq. C’è anche l’editoriale di presentazione, come in ogni corretto lancio editoriale, che individua nella “dominazione” l’obiettivo della rivista e dichiara che l’odio più forte è diretto contro “l’imperialismo cristiano-ebreo-occidentale”. In redazione lavorano persone che dovrebbero scontare pesanti condanne per terrorismo, ma oggi sono in libertà grazie a un’amnistia governativa. Negli uffici di Kaide – che stanno a Kasimpasa, quartiere nel centro della capitale – il direttore Ali Osman Zor ribadisce che Osama bin Laden è un “eroe” e le stragi di Londra “atti di vendetta per Allah”. Il settimanale turco Tempo gli ha chiesto quali fossero le effettive relazioni della rivista con al Qaida. “Anche se le avessimo, vista la legge attualmente in vigore, non potete aspettarvi da noi alcuna dichiarazione. Ma Allah dice nel Corano che tutti i musulmani sono fratelli. Includete pure in questa fratellanza i nostri fratelli di al Qaida, i nostri fratelli di Hamas e tutti i nostri fratelli che stanno con Zarqawi, il leggendario combattente in Iraq. Le nostre anime sono legate ad al Qaida. Non neghiamo questo legame. Siamo onorati da questo legame”. Ma non siete turbati dall’uccisione di persone innocenti? “No, affatto. Non considero innocenti quelli che sono morti a Londra. Perché pagavano le tasse al governo inglese, che è responsabile della morte di migliaia di musulmani”. Questo vuol dire che siete felici degli attacchi di Londra? “Certo che siamo felici”.

Il Foglio 10.8.2005

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23 replies since 14/7/2005, 07:18   129 views
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