Il sofà delle muse

Ipse dixit, il vate Bertinotti parlò, vediamo cosa ha detto

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Maximus05
view post Posted on 31/10/2005, 09:21




Fiaccolata del 3 novembre/Bertinotti: non vado, manca il riferimento alla Palestina(corrieredellasera)


Il segretario di Rifondazione: capisco il sì di Fassino a Ferrara, la causa è giusta. Però serve un passo in più

ATENE - «Difendere lo stato di Israele è sacrosanto e su questo punto non bisogna avere incertezze. Ma, francamente, io parteciperei a una manifestazione con questa parola d’ordine solo se, contestualmente, si scendesse in piazza per la necessità di garantire la costituzione dello stato palestinese». Questo manda a dire Fausto Bertinotti ai leader dei Ds e della Margherita che il prossimo 3 novembre parteciperanno a Roma alla fiaccolata davanti all’ambasciata dell’Iran per rispondere all’attacco del capo del governo di Teheran («Israele deve essere cancellato dalla carta geografica»). Ma, stavolta, il segretario di Rifondazione comunista fa un passo in più: «Dico che se cambia la parola d’ordine, cioè se si elimina l’omissione sulla garanzia dell’esistenza di un stato palestinese, possiamo anche immaginare una nostra partecipazione all’iniziativa lanciata da Giuliano Ferrara. Sì, anche con Ferrara, che è così distante da noi, per difendere due popoli e due stati. Peccato non averci pensato prima, noi della sinistra».
Bertinotti è fresco e reattivo anche dopo la due giorni del congresso di Atene che lo ha confermato presidente della Sinistra europea. Nel palazzo dello sport dell’Amicizia e della Pace, il segretario ha anche ascoltato le parole di Fatua Kader, rappresentante del presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen, e quindi non ha difficoltà a ritagliarsi un ruolo anche in questo campo.

Parte da Piero Fassino che ha garantito la sua partecipazione alla fiaccolata: «La ragione di questa manifestazione è giusta ma accettando l'omissione sullo stato palestinese non si lavora per una vera soluzione del conflitto in Medio Oriente. Non dico che Fassino sbagli ad andare, perché la causa è giusta, ma osservo che potrebbe fare un passo in più».
Sbaglia, dunque, chi pensa che Bertinotti sia insensibile all’attacco lanciato contro Israele dal leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad: «Noi della sinistra avremmo potuto prendere l’iniziativa e trasformare questa occasione per lanciare un messaggio di pace dal nostro Paese». Le invettive partite da Teheran hanno aperto un solco, tanto da far dire al segretario del Prc che gli arroccamenti, da una parte e dall’altra, sono perdenti: «Ci si può muovere anche su iniziativa di Giuliano Ferrara, ma non perché si tratta di una manifestazione bipartisan. Piuttosto perché penso alla forza che potrebbe avere un messaggio di pace che parte da personalità così diverse. Perché davanti al fatto che il capo del governo iraniano dica "bisogna distruggere Israele", noi avremmo dovuto avere la prontezza di dire no, subito e senza incertezze. Avremmo dovuto farlo però per rilanciare l’esigenza del diritto di esistere di due popoli».

Prima di salire sull’aereo per Roma, Bertinotti tenta di rilassarsi un po’ (gli brillano gli occhi quando legge che lo sciopero dei trasporti a Marsiglia è arrivato al 25° giorno consecutivo senza che il prefetto abbia precettato nessuno: «Cose impensabili in Italia...») ma è sempre il Medio Oriente e la fiaccolata del 3 novembre che tengono banco: «Quello che non mi convince di queste manifestazioni è l’unilateralismo. Che si possa di volta in volta dimenticare l’"uno" o l’"altro". E siccome l’"altro" ancora non c’è, secondo me è colpevole una manifestazione che partendo da una cosa giusta, perché la difesa dello stato di Israele è sacrosanta, dimentica l’altra parte del problema». Infine l’aut aut di Riccardo Pacifici, portavoce della Comunità ebraica romana: «Chi non partecipa è nemico di Israele!». Bertinotti allarga le braccia, sospira: «Ecco, dobbiamo abbandonare questa logica del nemico, dell’arroccamento a tutti i costi. Invece, per la pace di due popoli e di due stati, dobbiamo essere capaci di costruire una piattaforma nella quale tutti si possano riconoscere. Anche due persone molto distanti tra loro, come Ferrara e Bertinotti».
da corriere.it
Come volevasi dimostrare... blink.gif
 
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15 replies since 12/7/2005, 06:54   589 views
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