Il sofà delle muse

Il covo di Mascalzone Latino, Onorato che ci sia qui, margarita, tequila , inno et alia

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verbenasapiens
view post Posted on 4/10/2005, 21:06




Trapani - 04-10-2005
Grande rimonta per Mascalzone Latino-Capitalia Team


Grande giornata conclusiva del Louis Vuitton Act 8 per Mascalzone Latino-Capitalia Team: l’equipaggio di Vasco Vascotto e Flavio Favini conclude la fase di match races a Trapani conquistando due vittorie nelle regate contro China Team e Victory Challenge.
Due punti in un giorno e due belle prove, corse con ariette leggere e un cielo terso. Due regate che i Mascalzoni hanno dominato dall’inizio fino all’ultimo metro. Al timone, in entrambe le partenze, Cameron Dunn.

Nel primo volo contro China Team, dopo aver vinto la partenza, i Mascalzoni hanno subito iniziato a controllare, aumentando poi il vantaggio con una progressione costante e hanno infine tagliato il traguardo con un delta di 1 minuto e 22 secondi.

Vento ancora più tenue e instabile per la seconda prova del pomeriggio contro Victory Challenge. Una volta acquistata la leadership, Ita 77 ha girato la prima boa al vento con un confortevole vantaggio che, nel resto della regata, ha sapientemente gestito, tagliando infine il traguardo con un distacco di 44 secondi.


Ecco i commenti di Flavio Favini.

ML: Cameron Dunn in partenza al timone. E poi di nuovo tu per tutta la regata. Una scelta tattica?

FF: “Si, una scelta del team. È come se in una squadra di calcio il primo rigorista non riuscisse più a buttarla dentro. Oggi abbiamo fatto provare a tirare Cameron e ha fatto molto bene. Abbiamo iniziato entrambe le regate con una bella partenza e dopo siamo stati bravi a star davanti”.

ML: Due su due, alla fine avete recuperato un po’ il gap iniziale.

FF: “Abbiamo recuperato un pochino e concluso con una buona giornata, regatando come si doveva”.


ML: Era una giornata con qualche salto di vento….

FF: “Direi una giornata di aria medio-leggera, ma globalmente delle condizioni che abbiamo incontrato a Trapani non ci possiamo lamentare. Abbiamo avuto da poco vento, a medio, a molto forte”.


ML: Adesso sicuramente conoscete meglio Ita 77.

FF: “Credo che la nostra barca prediliga le medie condizioni e soffra un po’ il mare grosso. Noi abbiamo navigato meglio a Malmo, dove anche con vento forte non andavamo male perché c’era sempre acqua liscia. Qua c’era mare grosso e Ita 77 lo soffre di più”.


ML: Un bilancio generale a questo punto….

FF: “Che c’è tantissimo da fare lo sapevamo già… anche senza fare le regate… Peccato per i risultati ottenuti finora e ora speriamo di migliorare nelle regate di flotta. Tutto sommato sono comunque abbastanza incoraggianti: abbiamo visto che lavorando bene possiamo fare bella figura. Abbiamo davanti un anno e mezzo di lavoro e, se saremo bravi a usare bene questo tempo che abbiamo, speriamo di arrivare al livello dei più bravi”.


ML: A parte la grande accoglienza del pubblico siciliano, come tirerete le somme dopo questo Act 8?

FF: “Il bilancio finale non è un granchè perché avevamo fatto meglio sia a Valencia che a Malmo. Qui abbiamo fatto dei miglioramenti in alcuni settori: ad esempio abbiamo manovrato benissimo, migliorando tanto il livello. È cresciuta anche un pochino la velocità con vele migliori e un po’ più di mano. Però non abbiamo fatto delle gran regate: abbiamo perso delle regate che potevamo vincere”.


Classifica generale al termine del Louis Vuitton Act 8:

1 Alinghi: 9 punti

2 Luna Rossa: 9

3 Emirates Team New Zealand: 8 punti

4 BMW Oracle Racing: 8 punti

5 Victory Challenge: 6 punti

6 K-Challenge: 6 punti

7 +39 Challenge: 4 punti

8 Desafio Espanol: 4 punti

9 Mascalzone Latino Capitalia Team: 3 punti

10 Shosholoza: 3 punti

11 United Internet Team Germany: 2 punti

12 China Team: 1 punto


http://www.mascalzonelatino.it/home/dettag...news.jsp?ID=198
 
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*Ishtar*
view post Posted on 13/1/2006, 21:47




Mascalzone, che sorpresa A bordo c’è anche Coutts
Key West, un pezzetto di Florida che si spinge verso sud e conserva ancora qualche casa di legno antica, inizia la settimana velica che apre la stagione delle regate di circuito per monotipi e barche a rating, in tutto duecentoottantasei, dalle piccole Melges 24 ai grandi maxi Ims da 60 piedi (diciotto metri). Ma quello che fa notizia sono in genere i soldi degli armatori e i personaggi a bordo.
Partecipano una decina di italiani soprattutto con i Farr 40 (dodici metri) e gli Swan 45 (quattordici). Tra i Farr colpisce (e fa sognare) soprattutto la coppia formata dall'armatore di Mascalzone Latino Vincenzo Onorato, che sarà al timone oltre che per piacere anche per regolamento, e dall'asso Russell Coutts, il grande assente della Coppa America che sarà invece tattico o meglio «suggeritore». I due cementano e rendono pubblica una vecchia amicizia che negli ultimi mesi ha prodotto alcuni suggerimenti per il team sfidante di Alinghi. Soprattutto l'arrivo della coppia danese Jes Gram Hansen-Rasmus Kostner e del neozelandese Cameron Dunn. I bene informati dicono che nel medio periodo i tra stranieri pupilli di Coutts potrebbero conquistare i ruoli chiave a bordo. Il magico neozelandese li ha voluti a bordo della sua barca per alcune tappe del circuito Swedish Match e ne ha apprezzato le qualità. In effetti il giovane danese ha una certa grinta. La notizia dell'accordo tra Coutts e Onorato circolava anche durante le regate di Trapani. Il resto dell'equipaggio è formato da Matteo Savelli, Davide Scarpa, Andrea Ballico, Daniele Fiaschi Chris Main Massimo Paolacci, Adriano Figone, Monica Rampoldi. Gli altri timonieri armatori italiani in regata saranno Carlo Alberini con Calvi Cameron, Alessandro Barnaba con Fiamma, Dario Ferrari con Madina Milano, Antonio Sodo Migliori con Nerone.
Tra gli Swan 45 corrono Carlo Perrone con Atlantica Racing, Leonardo Ferragamo con Cuor di Leone, Danilo Salsi con Dsk Comifin, Vittorio Codecasa con Jeroboam, Stefano Polti con Mintaka. È possibile che a fare concorrenza a queste due classi dedicate ai timonieri armatori, che dopo anni di vessazioni da parte dei velisti al grido di «stai a terra o la tua barca perde» hanno ripreso il comando dei loro costosi giocattoli, arrivi proprio la nuova barca inventata da Coutts, la RC 44. È un piccolo mostro che va il doppio ed è anche difficile da «guidare», ma su cui ovviamente ci si diverte di più.
Ma a Key West, complici le succose aragoste più costose del mondo, si parlerà molto di Coppa America: le tre barche italiane sono in costruzione, e finora sono stati assegnati numeri velici fino all'89, che vuol dire che in totale le barche della quinta generazione che al momento stanno prendendo forma sono cinque. Le italiane sono Mascalzone Latino, laminato ad Andora da Marine Composites, +39 costruito tra Alfonsine e Palermo e Luna Rossa che è costruita a Nembro vicino Bergamo nel cantiere Persico.
Antonio Vettese

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=56866
 
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16 replies since 24/6/2005, 07:49   297 views
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