Il sofà delle muse

Noi Cannibali e i figli di Medea di Oriana Fallaci

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Rachael
view post Posted on 11/6/2005, 14:40 by: Rachael




Ecco alcuni punti su cui bisogna fare un'attenta riflessione:

1.Signor mio, anziché di masturbazione a quei liceali io avrei parlato di Libertà. Gli avrei ricordato quel che dice Platone quando nel Libro VIII de La Repubblica scrive che dalla libertà degenerata in licenza nasce e si sviluppa una malapianta: la malapianta della tirannia. Infatti qui non si tratta di masturbarsi. Si tratta di spiegare alla gente che la libertà illimitata cioè privata d'ogni freno e d'ogni senso morale non è più Libertà ma licenza. Incoscienza, arbitrio. Si tratta di chiarire che per mantenere la Libertà, proteggere la Libertà, alla libertà bisogna porre limiti col raziocinio e il buon senso. Con l'etica. Si tratta di riconoscere la differenza che passa tra lecito e illecito

Interessante osservazione di Oriana Fallaci, contrapposta al qualunquismo pecoreccio di certi paladini della "libertà" (cioè unicamente quella che gli permette di fare i propri comodi, infischiandonsene delle conseguenze sugli altri), anche se lei non fa il nome del promotore referendario direi che la palma dell'imbecillità in questo caso, va a lui, l'eroe dello sciopero della fame, sempre tondo e abbronzato, come se invece di non mangiare, spendesse il suo tempo in un agriturismo...
Detto doverosamente questo, c'è d'aggiungere che la libertà è veramente un bene, quando non é confusa con la permissività senza freni.
Permettere tutto in nome della libertà personale può causare immensi guasti alla società, perchè la libertà di T. quando non delimitata da etica e buonsenso (virtù molto rare di questi tempi), finisce per ledere la libertà di C.
Un piccolo esempio, T. può fumarsi quanti spinelli vuole, ma poi, se fatto come una pera, prende la macchina e investe C....beh questi ha tutte le ragioni d'incavolarsi, e la legge deve tutelarlo, impedendo nei limiti del possibile che ciò accada, avversando cioè l'uso di droghe e sanzionando T..
Nello specifico in gioco c'è quanto di più sacro ha l'essere umano, cioè la vita.
"Pasticciare" sull'embrione, considerarlo un grumo di cellule, significa non aver rispetto della vita, e men che meno dell'essere umano.
Capisco il problema di chi non può avere figli, ma ricordiamoci che un figlio non è una cosa da possedere a TUTTI i costi, é un essere umano ben distinto da amare, rispettare e accettare nelle sua interezza.
Per ciò che concerne la ricerca, come ho potuto appurare ci sono studi alternativi che tengono conto dell'importanza dell'embrione, e che si svolgono senza derogare a principi morali che dovrebbero essere alla base di ogni società.
Chiediamoci anche fin dove si può spingere la ricerca?
Fin dove siamo disposti ad arrivare?
Fino al punto in cui verranno clonati esseri umani, allevati in batteria, per consentirci la nostra scorta di organi?
A me questa propspettiva fa orrore, eppure non credo sia fantascienza, se si mollano le briglie, l'uomo è capace di tutto, e l'ha già dimostrato.

Edited by Rachael - 11/6/2005, 15:43
 
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