Il sofà delle muse

Dalla parte de bambini, orrori da tutto il mondo, pedofilia in primis

« Older   Newer »
  Share  
Rachael
view post Posted on 10/10/2005, 17:13 by: Rachael




Abbandonati 5 gemellini Il calvario dei 2 sopravvissuti
SIENA Ci vuole un coraggio mica da poco. Non acconsentire il medico curante all'operazione che metterebbe a riparo da morte certa i tuoi figli. Anzi, peggio. Non acconsentire con un escamotage d'ufficio: io, il padre, non li riconosco come tali. E lì restano due creature di appena 600 grammi, in lotta tra la vita e la morte. Gli altri loro tre fratellini non ce l'hanno fatta. E il medico che deve ricorrere alla Procura della Repubblica per avere il nulla osta a procedere. Questa storia inizia a Perugia. C'è un parto plurigemellare che di per sé dovrebbe far notizia per la sensazionalità di certe cose: ben cinque bambini. Nel migliore dei casi sarebbero stati cinque sani marmocchi da allevare tra l'amore equamente dispensato da mamma e papà. E invece qualcosa va storto. Pare che la donna, un po' in là con l'età, fosse ricorsa a qualche pratica medica per aumentare la fertilità. Ci sono voci poi di inseminazione artificiale. Ma non è questo il punto. Le cronache ne hanno parlato: in taluni casi come effetto indesiderato certi procedimenti possono dar luogo all'inconveniente dei parti plurigemellari. Lei, insomma, decide di ricorrere alla pratica medica, il marito pare fosse scettico, alcuni sostengono addirittura contrario. Le ecografie per tenere sott'occhio la gravidanza iniziano a rivelare la verità: cinque figli. Una gravidanza di appena 25 settimane: poi vengono alla luce tre maschi e due femmine, che definire sani è un prendersi in giro. Qualcuno di loro non era ancora completamente formato. La coppia di Perugia - italiani, diciamolo subito non si tratta dell'ennesimo dramma familiare scaricabile addosso ai soliti extracomunitari - decide che in quelle condizioni il gioco non vale la candela. Inizialmente i gemellini vengono separati tra Umbria e Toscana: tre vengono portati d'urgenza nel reparto di terapia intensiva del « Santa Maria delle Scotte » di Siena, gli altri due restano, sempre in terapia intensiva, però nel Policlinico umbro. « L'indice di mortalità in casi di immaturità così evidente - dicono i medici - è troppo elevato: solo il tempo deciderà » . Uno dei cinque muore la notte stessa. Nelle successive settimane muoiono altri due dei quattro restanti. Adesso gli ultimi due gemelli che hanno solo lo Stato italiano come famiglia, grazie appunto al nome che il procuratore si è impegnato a trovare d'ufficio, sono entrambi in condizioni critiche, collegati a macchine che li mantengono in vita, entrambi al « Santa Maria delle Scotte » . I medici sono silenti e si trincerano dietro il possibilismo della professione. Fatto sta che per i due gemellini l'unica svolta, una volta superato il calvario che li ha attesi, sarà quella di trovare una famiglia che li adotti. Questa storia che inizia a Perugia, varca l'Appennino, e arriva fino a Siena è iniziata molte settimane fa. La legge sulla privacy, il buonsenso comune - cioè quei moti di pensiero atti a non scuotere troppo i sentimenti dell'opinione pubblica - e la riservatezza su determinati temi hanno fatto sì che uscisse solo pochi giorni fa. Solo allora ci siamo trovati di fronte ad una storia struggente per pathos e crudele per conclusione: una scia di morti innocenti umiliati nel loro non essere neppure riconoscibili. Tre morti anonime. Tre anime bianche di passaggio su questa terra che manco si è accorta di loro. E che, proprio per questo, non saprà neppure ricordarli col loro nome quando verrà il momento. E in questa storia di nomi non dati è tutto inutile fare nomi e cognomi di genitori, medici e infermieri. Tutto inutile, insomma, puntare l'indice quando manca il soggetto. Restano tre bare bianche, e neanche coccarde rosa o azzurro a distinguere. Restano i vagiti strozzati tra le mura di qualche ospedale. Vagiti muti che si perdono sull'Appennino, sulla via tortuosa che da Perugia porta a Siena. M. Ors.
Libero
Questo succede quando i bambini sono oggetti usa e getta, ops..sono venuti male, "buttiamoli via"
 
Top
30 replies since 26/5/2005, 14:23   659 views
  Share